L’accoglienza turistica ed il mangiar bene sono due qualità che hanno decretato il successo e la notorietà del territorio romagnolo in Italia ed all’estero.
Da quando, oltre mezzo secolo fa circa, si è sviluppato il fenomeno del turismo, da ogni parte del mondo hanno scoperto la Romagna, con le sue spiagge, i suoi tesori artistici ed archeologici, le discoteche e, da qualche anno, i piccoli borghi, i castelli e le vallate dell’entroterra.
Tra i tanti servizi creati nel territorio per rispondere alle necessità chi quanti operano in questi settori, ci sono le varie scuole alberghiere che sfornano ogni anno tanti giovani.
Una di queste è l’I.I.S. “Tonino Guerra” di Cervia, l’Istituto Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera, che dal 1997 fornisce agli operatori turistici romagnoli e non solo, personale qualificato, tanto da vantare il primato di inserire nel mondo del lavoro l’80% circa dei propri corsisti entro poco più di quattro mesi dal diploma.
L’Istituto cervese, diretto dal 2019 dalla prof.ssa Scilla Reali, coadiuvata da due vicepresidi e 130 docenti, segue il modello didattico d’avanguardia, dando grande importanza alla sostenibilità ambientale che mette al centro gli 800 studenti circa che frequentano il “Tonino Guerra”.
“Il nostro Istituto ha adottato per chi frequenta un approccio nord-europeo e scandinavo in particolare – dice la preside Scilla Reali – Sono state infatti create apposite aree relax interne ed esterne, con varie “aule green” e biblioteche dove i ragazzi, ma anche il personale docente e non docente, possono trovare brevi momenti di svago o di aggregazione tra una lezione e l’altra”.
Tanti i progetti in essere
“Il Progetto Wellness finalizzato al benessere generale dell’ambiente e delle persone è stato particolarmente apprezzato da tutta la comunità scolastica – prosegue la prof.ssa Reali –
Anche l’adesione alla rete nazionale denominata Progetto DaDa si ispira alla didattica nord-europeea, che prevede l’utilizzo di aule-laboratorio che gli studenti cambiano ogni ora, dove usufruiscono di una didattica potenziata e dove hanno possibilità di sperimentare e apportare le loro idee”.
L’attenzione al territorio
Particolarmente interessante il progetto creato assieme alla locale Coldiretti per la fornitura delle principali materie prime a km 0; frutta, verdura, salumi, latticini ed altro ancora, arriva da aziende dei dintorni, o comunque del territorio romagnolo; un progetto che vede nell’utilizzo di prodotti di qualità provenienti dal territorio un fattore fondamentale nella formazione degli allievi.
Altra peculiarità dell’Istituto cervese la grande rilevanza che riveste la parte pratica dell’insegnamento, dove il coinvolgimento degli studenti è basilare: oltre ai laboratori didattici dimensionati e la serra idroponica esterna in cui possono “sperimentare” e dove imparano i fondamentali di pasticceria, ristorazione, pizzeria, ma anche informatica e linguistica, storia dell’arte, agli studenti la scuola ha affidato, per esempio, la gestione del bar interno per il servizio di colazioni e piccola ristorazione.
L’impronta “scandinava” della gestione dell’Istituto la si vede anche nel coinvolgimento degli studenti, tramite una loro rappresentanza, in alcune decisioni che li riguardano, un fenomeno non così scontato, ma altamente apprezzato.
Teoria e pratica sul campo
Frequenti sono i servizi di catering cui l’Istituto cervese è chiamato a preparare, alcuni nelle sale convegni all’interno della scuola, altri all’esterno; l’ultimo di questi nei giorni scorsi a Forlì, quando il Presidente della Repubblica Sergio Matterella è intervenuto all’inaugurazione dell’anno scolastico. In queste occasioni, oltre agli aspiranti chef, sono impegnati anche i futuri maitre, camerieri e sommelier, sia maschi che femmine, sotto l’occhio vigile dei loro insegnanti, molti dei quali sono loro stessi ex allievi del “Tonino Guerra”.
Anche nella scelta degli stage cui gli studenti sono chiamati l’Istituto ha le idee chiare, preferendo periodi infra-annuali a quelli di fine corso; in questo senso la collaborazione con gli albergatori e ristoratori locali e le relative associazioni di categoria risulta importante, sia per la loro formazione pratica, sia per quella sociale e personale. Spesso gli stage che i ragazzi affrontano li portano anche in altre zone turistiche d’Italia ed oltrefrontiera, in Germania, Francia, Svezia, in un’ottica di scambi con le realtà turistiche di quei paesi.
Non è raro, nel corso dell’anno scolastico, che la preside Scilla Reali organizzi qualche incontro con personaggi noti del mondo della ristorazione o dell’hotellerie, molto apprezzati dagli 800 studenti delle 35 classi dell’Istituto, il 10% dei quali diversamente abili, seguiti da insegnanti di sostegno, per i quali sono previsti anche appositi progetti scuola-lavoro.
Anche la partecipazione ad eventi e concorsi esterni, sia a Cervia che in altre località, fa parte della mentalità aperta dei dirigenti scolastici dell’Istituto: dal Concorso Internazionale di Enogastronomia e Turismo “L’Oro Bianco di Cervia” al “Basilicata a Tavola”, solo per fare un paio d’esempi, dove singoli allievi e la scuola nel suo complesso hanno riportato ottimi risultati.
Se come tutte le scuole superiori il percorso scolastico quinquennale conduce ad un diploma, il “Tonino Guerra” di Cervia organizza anche un corso serale per adulti, di minor durata, rivolto a quanti vogliano conseguire un titolo di studi superiore in questo settore, ma anche a chi già vi opera e intende approfondirne la conoscenza.