Rosate, spumeggianti e dedicate ad una donna: sembrano create apposta per la Festa della Donna le effervescenti bollicine del Caterina Rosè, piccolo e meditato capolavoro enoico di Podere Casanova di Montepulciano, anche se questa produzione va ben oltre la tradizione dell’8 marzo.
In effetti, sono sì un omaggio alla donna, con l’invito però, da parte della cantina di Isodoro Rebatto e Susanna Ponzin, a festeggiarla non solo l’8 marzo, ma tutto l’anno, perché in ogni momento dell’anno ci può essere l’occasione, grande o piccola, per farlo.
Un vino etereo ed elegante
Di un incantevole colore rosa corallo, perlage fine ed elegante, il Caterina Rosè porta in sé la struttura forte e decisa della bacca rossa del Sangiovese, che lo compone all’80% e viene ingentilita da un 20% di Chardonnay, Grechetto e Verdello.
A renderlo etereo e bevibilissimo sono le bollicine ottenute con il Metodo Charmat. Versato nel calice, sprigiona una sottile e delicata nuance di sentori floreali, ad iniziare da delicate note di petalo rosa, e fruttati, come litchi e piccoli frutti rossi.
Al palato risulta fresco, setoso, elegante, armonico e di buona persistenza. Il suo nome echeggia a Caterina, affascinante dama amata perdutamente da Giacomo Casanova, a cui è intitolato – per affinità elettiva – il Podere: veneti come lui, anche Isodoro Rebatto e Susanna Ponzin, sono infatti approdati a Montepulciano e ne sono stati irrimediabilmente ammaliati, proprio come accadde tre secoli fa al poliedrico e intrigante personaggio.
Il Caterina Rosè è un vino ideale da regalare ad un’amica o da sorseggiare fra amiche per un aperitivo, o ancora, da gustare a tutto pasto per accompagnare primi piatti e risotti, formaggi freschi e leggeri, carni bianche, uova, insalate.