L’ANNATA VITIVINICOLA IN PIEMONTE 2024 IN SINTESI
Quinta regione italiana per produzione, il Piemonte si distingue per l’alta incidenza di vini di qualità a marchio Dop sul totale nazionale: 88% contro una media nazionale del 52%. Inoltre, la reputazione presso il consumatore, secondo una recente survey Nonisma, il Piemonte si configura come la principale regione italiana per la produzione di vini rossi di qualità, la terza per vini rosé, la quarta per gli spumanti e la sesta per i vini bianchi.
Focalizzando l’attenzione sull’export, il Piemonte rappresenta la seconda regione italiana – dopo il Veneto – per valore del vino venduto oltre frontiera, 1,2 miliardi di euro.
Si stima, inoltre, siano oltre 2,25 i milioni gli ettolitri prodotti (+ 5%) contro i 2,06 milioni del 2023. I dati sono ancora provvisori in quanto il termine ultimo per inviare le dichiarazioni di produzione è il 20 dicembre.
Nonostante il lavoro intenso e le difficoltà, il bilancio resta positivo: le uve offrono vini in linea con le tendenze di mercato verso una riduzione del tenore alcolico.
Secondo i tecnici «fondamentale sarà l’approccio in cantina per valorizzare le peculiarità di un’annata difficile ma non priva di potenzialità. Come sempre, il tempo e l’esperienza enologica sapranno restituire espressioni autentiche e sorprendenti di questa vendemmia».
Questa in sintesi l’analisi fatta durante la presentazione de L’Annata Vitivinicola in Piemonte 2024 (al Castello di Grinzane Cavour), l’annuale pubblicazione curata da Vignaioli Piemontesi e Regione Piemonte in cui si analizzano dati tecnici e valutazioni sulla vendemmia appena passata e sull’andamento economico generale del comparto vitivinicolo.
Un lavoro che Vignaioli Piemontesi porta avanti da più di trent’anni, dal 1992, raccogliendo minuziosamente i dati regionali di maturazione delle uve e dell’andamento climatico in varie zone vitivinicole del Piemonte e svolgendo un’attività di coordinamento di tutti i tecnici viticoli e agronomi presenti sul territorio.
Conclusa la parte tecnica, presentata da Federico Spanna (Regione Piemonte), Daniela Tornato e Michele Vigasio (Vignaioli Piemontesi), la parola a Denis Pantini (NOMISMA) che ha presentato performances e posizionamento competitivo dei vini piemontesi nello scenario di mercato. Slide e presentazioni si possono scaricare sul sito www.vignaioli.it.
La giornata si è conclusa con la presentazione del libro del libro Social, PR e media relations del vino – 100 FAQ per il mercato USA, scritto a quattro mani da Stevie Kim e Gino Colangelo che, forti di decenni di esperienza nel marketing del vino italiano, presentano una guida pratica rivolta ai produttori ed esportatori italiani che desiderano comunicare e vendere i propri vini negli Stati Uniti. Il libro, edito da Mamma Jumbo Shrimp e disponibile su Amazon, risponde a 100 domande chiave per navigare il complesso mercato vinicolo statunitense.
Moderatrice è stata Alessandra Biondi Bartolini, direttrice scientifica di Millevigne, la rivista tecnica edita da Vignaioli Piemontesi.
I VINI PIEMONTESI NELLO SCENARIO DI MERCATO
Lo scenario di mercato del vino è cambiato ed è in continua evoluzione: cambiamenti climatici, nuovi approcci al consumo, tensioni geopolitiche a livello internazionale e tanto altro ancora stanno ridisegnando il perimetro di mercato del vino italiano. Denis Pantini, responsabile Nomisma Wine Monitor, ha analizzato le performance dei vini piemontesi, in particolare all’estero.
Il Piemonte, è la seconda regione italiana – dopo il Veneto – per valore dell’export di vino: i primi 9 mesi segnalano un leggero calo a valore (-0,4%), dopo un 2023 che ha visto arretrare le vendite oltre frontiera dei propri vini di quasi il 6%. In questo scenario, crescono i rossi Dop piemontesi di circa l’1% a valore (a fronte di un +4,4% a volume), trainati da un forte recupero del Canada (+49%) e da importanti crescite in Svezia (+14%), Giappone e Stati Uniti (+10% entrambi). Sotto la parità invece l’Asti spumante (-1,7%), trascinato al ribasso da Germania (-9%), Austria (-14%) e Polonia (-20%). Corrono invece le esportazioni in Russia (+51).
Gli impatti sui consumi di vino derivano da cambiamenti strutturali nell’approccio da parte dei consumatori. I principali driver che sembrano guidare gli acquisti di vino in Italia possono essere ricondotti a una maggior attenzione alla sostenibilità, al salutismo e all’interesse per i territori dei vini.
Questo si esplica nell’interesse dei consumatori verso i vini bio, sostenibili, ottenuti da vitigni autoctoni ma soprattutto dai vini a minor gradazione alcolica (quando non dealcolati). Si tratta di trend che trovano riscontro anche in altri mercati mondiali, come negli Stati Uniti dove alla maggior attenzione alla sostenibilità e alla gradazione alcolica, si unisce l’interesse per la mixology, particolarmente apprezzata dalle nuove generazioni.
I DATI DELLA VENDEMMIA 2024
Tra i vigneti del Piemonte, si stima che la produzione di vino abbia avuto un incremento del 5% rispetto al 2023, attestandosi a oltre 2,25 milioni di ettolitri. In Italia la produzione 2024 è stimata a circa 41 milioni di ettolitri (+7% rispetto all’anno prima).
Sulla base delle analisi e valutazioni condotte regolarmente dal servizio tecnico di Vignaioli Piemontesi, l’annata può essere valutata complessivamente come più che discreta. I tecnici assegnano le «otto stelle e mezzo» al Sauvignon Blanc; le «otto stelle» a Brachetto, Pelaverga, Ruché, Chardonnay. Sette stelle e mezzo a Cortese, Erbaluce, Favorita, Moscato, Barbera, Freisa, Nebbiolo, Vespolina, Pinot Nero. Sette stelle a Arneis, Timorasso, Nascetta, Grignolino e Sei e mezzo al Dolcetto. «Il carattere più apprezzabile del 2024 – sostengono i tecnici – potrebbe essere quello delle ‘ridimensionate’ potenze alcoliche anche più in sintonia con le nuove richieste di mercato».
La pubblicazione dell’Annata 2024 è anche scaricabile gratuitamente online andando sul sito www.vignaioli.it
Sono quasi 19 milioni di euro le risorse assegnate dalla Regione Piemonte nell’annualità 2024/2025 alla misura promozione sui mercati dei Paesi terzi dell’OCM Vino per l’internazionalizzazione e l’export delle aziende vitivinicole piemontesi, così ripartite: 7,5 milioni di euro per la misura promozione dei vini sui mercati dei Paesi terzi; 7,6 milioni di euro per la misura ristrutturazione e riconversione dei vigneti; 3,7 milioni di euro per la misura Investimenti.
Sono 3 milioni di euro le risorse assegnate dalla Regione Piemonte per il biennio di transizione 2024 – 2025 a favore della sottomisura 3.2 PSR 2014/2020, a sostegno delle attività di informazione e promozione, svolte da associazioni di produttori nel mercato interno alla UE per la valorizzazione delle produzioni piemontesi rientranti nei regimi di qualità.
Sono 6 milioni di euro le risorse assegnate dalla Regione Piemonte per il 2025 a favore del primo bando dell’Intervento SRG10 promozione dei prodotti di qualità CSR 2023/2027, a sostegno delle attività di valorizzazione delle produzioni piemontesi rientranti nei regimi di qualità svolte dalle associazioni di produttori nel mercato interno alla UE.
La pubblicazione completa è scaricabile gratuitamente online andando sul sito www.vignaioli.it
«L’annata viticola appena conclusa ci ha visti produrre di più, ma non senza grandi difficoltà, – ha affermato Giulio Porzio di Vignaioli Piemontesi – soprattutto nel raggiungere la vendemmia a causa delle piogge abbondanti. Sul fronte della sostenibilità economica, però, il nostro comparto è ancora lontano da una situazione ottimale. I mercati e i consumi stanno cambiando rapidamente, e questo richiede un approccio più veloce e deciso nell’affrontare le problematiche che si presentano. Dobbiamo rivedere le nostre strategie con una visione d’insieme, come una squadra coesa. In questo contesto, il ruolo della Regione diventa cruciale: è necessario che sia protagonista nelle scelte strategiche, promuovendo l’utilizzo dei nostri prodotti e sostenendo i produttori locali. È un momento in cui serve coraggio per credere nel nostro lavoro e scommettere sul futuro della viticoltura piemontese».
A quando “un’ottima annata”? Nessuno è autorizzato a fare previsioni!.