La Vastedda cu sammucu, o “Vastedda ‘nfigghiulata” è una focaccia farcita tipica del paese di Troina, in provincia di Enna; è un piatto tipico della campagna locale con una tradizione antica; veniva infatti preparata esclusivamente in primavera, in coincidenza con la fioritura del sambuco in Sicilia.
Tradizionalmente veniva preparato in occasione della “Festa di San Silvestro”, patrono della città, facendola così diventare un piatto devozionale della religiosità popolare troinese.
Il sambuco è un alberello che cresce spontaneo nei luoghi freschi o viene coltivato nei terreni fertili, i cui fiori bianchi e molto profumati sono impiegati, appunto, per aromatizzare ed insaporire questa tipica focaccia ed entra spesso anche in altre ricette particolari.
Oggi la “Vastedda cu sammucu” viene preparato tutto l’anno utilizzando i fiori secchi di sambuco, oltre agli altri ortaggi di stagione.
La focaccia ha una crosta esterna croccante ed all’interno due strati di pasta che racchiudono una farcitura di tuma fresca tagliata a fette, salame affettato, dadini di pancetta soffritta e fiori di sambuco in abbondanza per aromatizzarla ed insaporirla.
Lo spessore della Vastedda è di circa 4-5 centimetri; la sua forma tradizionale è circolare ma oggigiorno viene fatta anche rettangolare a seconda della teglia utilizzata per cuocerla.
Vastedda cu sammucu, nome di origine forse francese
L’origine del nome sembra derivi dal francese e, come il prodotto, è tramandata fin dal periodo medievale, quando la lavorazione della carne di maiale, animale allevato per lo più allo stato brado, era particolarmente frequente nelle campagne.
La Vastedda cu sammucu è un prodotto esclusivo della cucina troinese, al punto che gli abitanti dei paesi vicini, pur conoscendola, non riescono quasi mai a prepararla come quella tipica dei forni, dei ristoratori o delle case di Troina.
Ogni anno nel piccolo centro dell’ennese a questo suo prelibato prodotto viene anche dedicata una frequentatissima Sagra, durante le celebrazioni del patrono San Silvestro.