La Franciacorta è un territorio con una storia antichissima, che solo di recente è stato trasformato con i vigneti che ormai ne dominano il paesaggio; rimangono numerosissime comunque le testimonianze storiche e culturali del suo passato, in particolare monasteri, chiese, abbazie, ville e castelli dell’epoca medioevale e rinascimentale.
Il nome del territorio, Franciacorta”, deriva da “curtes francae”, che in epoca medioevale erano le piccole comunità monastiche che s’insediarono nelle colline attorno al lago, esentate dal pagamento dei dazi e delle gabelle feudali, in quanto i frati erano dediti alla bonifica dei territori assegnati e istruivano i contadini alla coltivazione dei campi.
Franciacorta, una ventina i suoi comuni
I comuni che insistono nella Franciacorta sono una ventina, tutti della provincia di Brescia; tutti hanno elementi architettonici di qualche rilevanza storica, borghi medioevali, antiche dimori, chiese e monasteri, ma soprattutto tutti hanno cantine ed aziende vinicole dove si produce l’omonimo vino conosciuto in tutto il mondo.
Ad Adro c’è la chiesa campestre di Santa Maria in Favento, edificata nel ‘200 ed affrescata nel 1200 e 1500; e la quattrocentesca chiesa di Santa Maria Assuna; interessanti anche il santuario della Madonna della Neve ed il Museo del baco da seta; seicentesco è invece Palazzo Bargnani Dandolo, sede del municipio, con molti arredi e suppellettili dell’epoca.
A Capriolo, oltre alla seicentesca chiesa parrocchiale di San Giorgio ed alla settecentesca Sant’Onofrio sul colle che domina il paese, c’è Palazzo Lantieri de Paratico oggi Palazzo Berlendis, edificato nel XV secolo, con colonne bugnate delle colonne, la volta a crociera e il pavimento in cotto.
Cazzago San Martino si caratterizza principalmente per il castello di Bornato, una fortezza medioevale trasformata in villa rinascimentale, circondato da un parco ottocentesco, vicino al quale sorgono alcune chiese, tra cui quella di Santo Stefano, al cui interno sono conservati affreschi quattro-cinquecenteschi di pregevole fattura.
Corte Franca è un centro importante della Franciacorta, con diverse dimore gentilizie come Palazzo Lana Berlucchi, costituita da due fabbricati cinquecenteschi uniti da un’elegante loggetta; Palazzo Torri, Palazzo Ragnoli e Palazzo Monti della Corte, del ‘400, con elementi architettonici sei e settecenteschi; la chiesa di Sant’Eufemia, invece è anteriore al mille, con varie ed importanti opere d’arte cinquecentesche. Del 1500 invece Villa Fenaroli Lechi di Erbusco, che presenta anche la Pieve Romanica di Santa Maria Maggiore, edificata nel XIII secolo.
A Gussago il trecentesco monastero domenicano della Santissima si staglia sulla cima di un colle, con i suoi merletti e le torrette; Villa Avogadro, in paese, che fu sede della Congiura di Gussago nel XV secolo, è circondata da stupendi giardini all’inglese e all’italiana, mentre la medievale chiesa di Santa Maria di Piè del Dosso, contiene all’interno un bellissimo “ambone”, una balaustra marmorea dell’VIII secolo, rara testimonianza della storia longobarda in queste terre.
Franciacorta, porta meridionale del lago d’Iseo e della Valcamonica
Iseo è invece placidamente adagiata sulla sponda orientale del lago; un bel paese turistico caratterizzato dalle stradine strette, le case colorate, la passeggiata lungo lago; nel piccolo borgo c’è la Pieve di Sant’Andrea, presente probabilmente fin dal VI secolo ma ricostruita nelle sue forme attuali nel 1100; alla sua destra si trova il mausoleo trecentesco di Giacomo Oldofredi, signore d’Iseo.
In paese ci sono anche il Castello Oldofredi, edificato probabilmente a cavallo del millennio come parte di un sistema difensivo più ampio, e il Castello del Carmagnola, così chiamato così perché fu dato da Venezia al conte di Carmagnola nel 1429, in cambio dei servizi resi alla Serenissima, caratterizzato da un’elegante loggia e alcuni affreschi esterni.
Anche a Passirano c’è un castello millenario, differente dagli altri della zona in quanto è un tipico esempio di ricetto, un recinto fortificato che si erge tra i prati e i vigneti; accanto al castello c’è anche Villa Fassati, un’elegante residenza di campagna del ‘500.
Rovato è un altro centro importante della Franciacorta, dove si trova il cinquecentesco Castello Quistini, progettato come villa di campagna ma dotato di difese, con cinque torrioni agli angoli; è famoso per ospitare un bellissimo roseto dove vengono coltivate e vendute centinaia di varietà di rose.
Sempre a Rovato vi sono alcuni edifici religiosi antichi, come la chiesetta di San Michele, costruita alla fine del IX secolo su una piazzola druidica chiamata “castello delle streghe”; la cinquecentesca chiesa di Santa Maria Assunta, che ha subito un restauro neoclassico nell’800 ed il trecentesco Santuario di Santo Stefano.
Altri luoghi turistici importanti della Franciacorta sono il monastero di San Pietro in Lamosa, a Provaglio, dal quale si può godere una vista sulle antiche “Torbiere del Sebino”, il convento dell’Annunciata a Rovato, sulle pendici orientali del Monte Orfano e l’abbazia olivetana di San Nicola a Rodengo Saiano, fondata nel X secolo, che ospita un laboratorio per il restauro dei libri antichi.
Le aziende vitivinicole della Franciacorta
Ma la Franciacorta, più che per le vestigia del passato, pur imponenti, maestose e cariche di storia, si caratterizza oggi per le sue aziende vitivinicole, i suoi lunghi filari di vigne, i cascinali delle sue colline percorse da vecchi sentieri e carrarecce ed il suo inconfondibile vino.
Il vino Franciacorta è stato il primo vino italiano prodotto esclusivamente con il metodo della rifermentazione in bottiglia, secondo il metodo classico, ad avere ottenuto quasi vent’anni fa la Docg.
Le cantine storiche, diventate oggi moderne cattedrali di tecnologia enologica, producono le diverse tipologie di Franciacorta: Millesimato, Rosé, Satèn, Riserva, ma anche Curtefranca doc Bianco e Rosso e Sebino Igt, i vini fermi della Franciacorta.
Il territorio è noto anche per la sua produzione di grappa, fatta con le vinacce di Pinot e Chardonnay, classiche o aromatizzate con bacche, frutti di bosco o miele.
Tra i prodotti della gastronomia franciacortina troviamo il Lardo aromatizzato al Cortefranca, un salume da affettare crudo o da utilizzare in cucina, ottenuto dalla spalla di suino pesante; la Ret, un salume di grandi dimensioni di sola carne di coscia, macinata a punta di coltello, impastata con salvia, rosmarino, aglio spezie e vino bianco di Franciacorta e insaccato nella vescica o nello stomaco del maiale ed infine la Luganega di Monte Isola, un insaccato di carne stagionato e affumicato.