Nel mondo della gelateria italiana e internazionale Sergio Dondoli è considerato un’autentica icona: i suoi baffi, gli accessori dall’onnipresente colore viola e quel refrain ge-la-to sillabato davanti a ogni telecamera con l’inconfondibile cadenza toscana fanno di lui un personaggio unico nel suo genere.
Adesso la sua storia è al centro del volume “Io, Sergio Dondoli” (ed. Il Forchettiere), a cura di Marco Gemelli e con foto di Luca Managlia, arricchito dall’introduzione della giornalista Eleonora Cozzella e dalla prefazione della studiosa Luciana Polliotti.
Un viaggio autobiografico che svela il lato più intimo e meno conosciuto di Sergio Dondoli, in cui il noto gelatiere di San Gimignano, vicepresidente della Coppa del Mondo di gelateria, racconta se stesso, il suo percorso umano e professionale, gli incontri che hanno cambiato la sua vita e la città che l’ha ospitato.
Ma soprattutto un percorso che riunisce e presenta i suoi 16 gusti di gelato più apprezzati, che nel corso degli anni ha ideato e fatto assaggiare a migliaia di persone, incluse tre casate reali, capi di governo, premi Nobel e i volti più noti del jet-set mondiale.
Non un ricettario con grammature e procedimenti, quindi, bensì un racconto della genesi e delle peculiarità dei gusti da lui inventati, da quello dedicato a Michelle Obama alla Crema di Santa Fina, fino alle versioni “dondoliane” di gusti mainstream come cheesecake o cookies.
Ogni giorno la gelateria di Sergio Dondoli in piazza della Cisterna viene presa d’assalto da residenti e turisti provenienti da ogni parte del mondo e con lui hanno collaborato alcuni tra i più apprezzati chef stellati del panorama italiano, da Gaetano Trovato a Valeria Piccini.
Il libro ne passa in rassegna dodici provenienti da tutta Italia, dando loro la parola per raccontare Sergio dal proprio punto di vista. Accanto ad essi, colleghi e amici storici come Giancarlo Timballo e Sergio Colalucci, personaggi come Dario Cecchini o Simone Fracassi e addetti ai lavori come l’editore Franco Cesare Puglisi e la gelatiera Cinzia Otri.
Le pagine di “Io, Sergio Dondoli” raccontano così storie di amicizie, legami e scoperte con un comune denominatore: il gelato e la ricerca costante della massima qualità.