Vacanze italiane anche per il 2021, è quanto emerge dalla consueta indagine sul turismo enogastronomico condotta da TheFork, piattaforma leader per la prenotazione del ristorante online a livello globale.
Le prenotazioni estive sembrano promettere bene anche in base ai primissimi dati sui booking raccolti e la percentuale di utenti stranieri che prenotano attraverso TheFork in Italia con uno scontrino medio tra i 20 e i 30 euro è già cresciuta in questo inizio estate, in particolare l’anno scorso l’Italia è stata la meta “gastronomica” preferita dei turisti tedeschi e di molti utenti italiani che sono rimasti nel Belpaese per le vacanze.
Vacanze al mare e in appartamento
L’87% dei rispondenti ha dichiarato che partirà per le vacanze e di questi ben il 90% resterà nel Belpaese. La top 10 delle regioni più scelte comprende Sicilia (14%), Puglia (13%), Toscana (10%), Sardegna (10%), Trentino-Alto Adige (7%), Emilia Romagna (6%), Liguria (5%), Calabria (5%), Campania (4,6%), Marche (4,5%); prevale quindi ancora una volta il mare come destinazione preferita (66%) con un 11% di preferenza per la montagna, rappresentata principalmente dal Trentino-Alto Adige.
Il 17% dei rispondenti invece opterà per un mix tra destinazioni di mare, di montagna e città d’arte, c’è anche però chi ha deciso di uscire dai confini nazionali: il 33% di coloro che partiranno per le vacanze si spingerà fuori dall’Europa mentre tra i paesi continentali preferiti troviamo al primo posto la Grecia (25%), seguita da Spagna (20%) e Francia (15%). Il south-working perde terreno rispetto al 2020: quest’anno si andrà in ferie mediamente due settimane e il 91% dei rispondenti dichiara che si tratterà di vacanze a tutti gli effetti, prediligendo il totale relax (35%) o un mix tra enogastronomia, viaggio on the road e riposo (33%).
Per quanto riguarda la tipologia di alloggio, il 44% degli intervistati sceglie la casa, il 27% l’hotel, il 12% il Bed & Breakfast e appena il 6% i villaggi vacanze; si partirà principalmente in famiglia (40%), in coppia (39%) e con gli amici (12%). Resta stabile il budget per le vacanze degli intervistati (65%) – il 78% inoltre dichiara che non utilizzerà il Bonus Vacanze e un 10% non partirà per le vacanze quest’anno; di questi il 41% è trattenuto da impegni personali, il 27% da ridotte facoltà economiche dovute alla crisi sanitaria e il 23% preferirà partire in periodi di bassa stagione.
Al ristorante? Sì, con prenotazione
Per il 76% degli intervistati la prenotazione del ristorante è diventata più importante che in passato, a causa della capacità limitata e delle restrizioni; la maggioranza (40%) prenoterà un giorno prima, il 34% poche ore prima e il 17% addirittura almeno 3 giorni prima; per quanto riguarda le spese, il 65% degli intervistati dichiara che il proprio budget per il ristorante è rimasto stabile rispetto al periodo pre-COVID. La spesa media a persona per il ristorante a pranzo sarà di circa 20€ mentre per la cena si attesta a 30€ e il requisito principale per la scelta del ristorante – che sia in vacanza o in città – rimane la qualità del cibo (51%), ma contano anche la disponibilità di posti all’aperto (18%) e il prezzo (17%).
Il 70% di chi passerà l’estate in città prevede di andare a pranzo al ristorante una volta a settimana, il 16% due e il 7% tre volte a settimana; per la cena aumentano le percentuali per due e tre volte a settimana, rispettivamente 24% e 11%.
Impatto del COVID-19 sui consumi estivi
Dopo oltre un anno di stress pandemico, la tipologia di vacanza preferita sarà quella a tutto relax (35%) e con un occhio di riguardo per la sicurezza; il 78% è infatti d’accordo con l’utilizzo del Green Pass in vacanza e anche prenotare un tavolo diventa più importante che in passato (76% degli intervistati) a causa delle restrizioni, infatti il 40% prenoterà almeno un giorno prima per assicurarsi un posto che rispetti tutte le regole del caso, il 60% dei rispondenti inoltre si dichiara non disposto a rientrare dalle ferie per la seconda dose del vaccino.
La crisi sanitaria ha inciso anche a livello economico, sebbene pochi dichiarino di voler ricorrere al bonus vacanze (78% dei rispondenti ha dichiarato che non lo richiederà). Il 10% dei rispondenti al questionario di TheFork ha dichiarato che non partirà quest’anno; quasi il 30% deve questa decisione a ridotte facoltà economiche e risparmi, il 5,3% ha paura del virus e il 2% teme di perdere il lavoro con la fine del blocco dei licenziamenti e preferisce evitare spese superflue.