Per la Romagna il turismo rappresenta la più importante voce di bilancio ed i romagnoli non si sentono affatto rassegnati a perdere questa stagione 2020 a causa della pandemia.
Cervia, in provincia di Ravenna, propaggine meridionale del Parco Nazionale del Delta del Po, ha deciso di modificare il proprio aspetto dopo il flagello Covid-19 e dotarsi di una nuova gestione degli spazi pubblici per far diventare la città più bella e sicura.
Questa estate negozi e ristoranti usciranno e abbelliranno le strade per garantire il massimo della sicurezza ai turisti che, si spera, torneranno numerosi.
Per le aree individuate dal Comune basterà la semplice comunicazione, in accordo con le Associazioni di Categoria, mentre per le aree al di fuori di quelle individuate sarà riservato dall’Ente pubblico un percorso veloce, cercando di dare in breve tempo una risposta ai propri cittadini.
Soddisfatto il Sindaco della città salinara romagnola Massimo Medri, il quale ha ribadito: “un lavoro che ci ha impegnato duramente in queste settimane, per via di diversi cavilli burocratici, ma che finalmente siamo riusciti ad approvare oggi, con il benestare dell’intera Giunta Comunale. Una possibilità per tutti gli operatori per lavorare in sicurezza e garantire il benessere degli avventori, cercando di mantenere il numero dei coperti o favorendo l’attesa fuori dai negozi. Sarà una Cervia diversa, e sarà ancora più bella perchè unità nello spirito. Abbiamo vissuto momenti difficili, ma siamo pronti a questa nuova estate e questa nuova delibera è un nuovo passo avanti per tutta la città.”
Le nuove modalità e i criteri per la concessione
1. concessione in tutte le aree disponibili già individuate al fine di destinarle alle occupazioni di tavolini, sedie, ombrelloni, pedane e altre strutture di arredo temporanee.
2. sospensione del pagamento della tassa fino al 31.10.2020 salvo ulteriori agevolazioni disposte dall’amministrazione comunale anche sulla base della normativa nazionale di esenzione totale per le nuove occupazioni.
3. Due procedure amministrative snelle: per gli ampliamenti di occupazioni di suolo pubblico da parte di pubblici esercizi già autorizzate, in corso o negli anni precedenti, il limite massimo della superficie autorizzabile è pari al 50% di quella già destinata alla somministrazione sia essa in proprietà, in uso da terzi o in regime di concessione di suolo pubblico anche in anni precedenti, ubicata nella zona davanti al locale, esclusivamente dedicata a sedie, tavolini, ombrelloni e arredi; procedura semplificata con una comunicazione al SUAP da parte dell’interessato attraverso il portale Acceso Unitario, la stessa sarà poi oggetto di verifica da parte degli uffici preposti sia attività economiche che della viabilità; negli altri casi sarà necessaria istanza con un tempo massimo di autorizzazione di 5 giorni lavorativi al fine di verificare eventuali conflitti con altri con le proprietà confinanti;
4. Un rinnovato rapporto fiduciario pubblico privato che si fonda sulla comunicazione presuppone che in tutti i casi una volta installate le strutture temporanee, saranno attivati monitoraggi e controlli da parte degli uffici competenti; resta salva l’applicazione della procedura prevista dalla normativa nazionale in corso di emanazione.
5. Speciali provvedimenti necessari per le nuove/ampliate concessioni di suolo pubblico, dando mandato agli uffici competenti di dare corso a tale indirizzo;
6. restano ferme e inderogabili tutte le disposizioni vigenti in ambito di sicurezza e l’incolumità pubblica, sia afferenti la sicurezza stradale sia di ordine pubblico.
Anche se con molto ritardo, in Romagna si riparte.