Nel cuore di Torino, in piazza Castello angolo via Viotti, una targa ricorda il luogo dove nel 1786 sorgeva la bottega del liquorista Merendazzo in cui Antonio Benedetto Carpano cominciò a vendere il vermouth. La bevanda – che miscelava moscato bianco, alcol, zucchero, erbe e spezie – nei decenni successivi “molto contribuì alla fama e al prestigio di Torino nel mondo”, come ricorda la targa commemorativa. Subito apprezzato dai membri della corte, il vermouth o vèrmut divenne nell’Ottocento un vero e proprio rito che poi si trasformò nel simbolo del bel vivere italiano: l’aperitivo. Da allora viene prodotto e gustato in tutto il mondo ed è uno dei principali ingredienti di cocktail famosi come il Milano-Torino, l’Americano, il Negroni, il Martini Dry e il Manhattan.
Meno noto il fatto che l’inventore del vino aromatizzato simbolo del Piemonte sia nativo di Bioglio, un piccolo comune poco a nord di Biella e che Salussola, un’altra località della stessa provincia, abbia dato i natali a Giovanni Vialardi, il cuoco di Casa Savoia che con i suoi libri – “Trattato di cucina, Pasticceria moderna, Credenza e relativa Confettureria” e poi “Cucina borghese semplice ed economica” – diede sistematicità alle ricette dell’area piemontese, valdostana, nizzarda, genovese e sarda. Preparazioni poi non confinate solo nell’area nord-occidentale italiana, ma molto utilizzate a corte, anche dopo il trasferimento della capitale a Roma.
Saranno proprio Biella e il suo territorio, Aglié, Caluso e Torino le località dove, da quest’oggi, giovedì 13 a domenica 16 aprile, è in programma Vèrmuth, la rassegna enogastronomica diffusa che ripercorre l’itinerario ideale seguito dai due protagonisti della liquoristica e della cucina del Settecento e Ottocento per muoversi dalla provincia all’allora capitale del regno. Il festival propone una trentina di esperienze tra cui una masterclass nel Castello di Agliè, due itinerari nel centro storico di Torino, una miscelazione d’autore a Caluso in compagnia della chef Mariangela Susigan del ristorante Gardenia, pranzi e cene gourmet a Biella e sulle montagne biellesi.
Gli appuntamenti nel Biellese, le degustazioni e i tour a piedi
Nel Biellese, l’Oasi Zegna, nata dalla lungimiranza di Ermenegildo Zegna che già negli anni ’30 acquistò i terreni sovrastanti il lanificio per mettere a dimora oltre cinquecentomila conifere. La grande area naturale, diventata oggi una sorta di parco naturale ad accesso libero di circa cento chilometri quadrati, attraversato da una spettacolare strada panoramica, è protagonista di molte iniziative. Un “pensiero verde” che continua a ispirare le successive generazioni della famiglia e ben si concilia con l’appuntamento del Santuario della Brughiera (Valdilana), dove è in programma una passeggiata per imparare a riconoscere le erbe selvatiche commestibili, alcune delle quali entrano nella preparazione del vermouth.
Fra gli incontri, da segnalare la masterclass condotta da Fulvio Piccinino, autore del libro “Il Vermouth di Torino” e uno dei maggiori esperti italiani di liquoristica e mixology, che si tiene sabato 15 aprile (ore 15) presso il Castello Ducale di Aglié (To) e prevede una visita guidata alle cucine storiche e un assaggio di Carlo Alberto Vermouth, Carpano Vermouth, Cocchi Vermouth, Del Professore Vermouth, Ducale Vermouth, Moncraver Vermouth ai Mirtilli.
Per chi desidera scoprire i luoghi storici dove è nato il vermouth, sono ideali i due tour a piedi nel centro storico di Torino con aperitivo finale. Venerdì 14 aprile (dalle 18.30 alle 20) si cammina con le Guide Bogianen all’ora dell’aperitivo ascoltando racconti sulle origini del liquore torinese e approfondendo la conoscenza dei personaggi legati a questa lunga storia, dalle vicende di Benedetto Carpano al successo di Cora, altro marchio storico, soffermandosi nelle botteghe e nei locali storici e ammirando i palazzi di rappresentanza delle grandi aziende. Sabato 15 aprile (dalle 15 alle 17.30) durante la passeggiata il vermouth incontra il cacao e il cioccolato: storie e curiosità dei due prodotti-simbolo di Torino con tappa in cioccolaterie e botteghe storiche per scoprire e assaggiare le ricette di grandi artigiani che hanno ideato innovativi abbinamenti con soste da A. Giordano, Stratta e Guido Castagna.
di Dario Bragaglia by Gambero Rosso