C’è un pappagallo che è atterrato sul green. E’ il pappagallo d’oro che per oltre 100 anni ha fatto da insegna davanti allo storico ristorante di piazza della Mercanzia, pietra miliare della ristorazione petroniana, e che ora, da inizio 2023, campeggia nuovamente orgoglioso e felice nella nuova sede del Golf Club Bologna a Monte San Pietro.
Il Pappagallo atterra sul green
Si compie così con successo, dopo il trasloco forzato dalla sede storica, il peregrinare del Pappagallo, che approda nel più antico e prestigioso circolo golfistico del bolognese, a due passi dal campo da golf – appunto il green per gli aficionados – per portare tutta la propria classe e tradizione non solo a beneficio e godimento dei soci del Club ma anche – e questa è stata la condicio sine qua non dei titolari Elisabetta Valenti e Michele Pettinicchio – per la primissima volta dal 1953, anno della sua fondazione, anche a clienti esterni.
La classe del Pappagallo nel circolo golf più antico
Ecco quindi che dopo l’apertura della Bottega del Pappagallo in via Marconi, cui presto si aggiungeranno i locali dell’ex-bar attiguo così da poter allestire un piccolo dehors, i fasti del Pappagallo proseguono in una nuova location, probabilmente inusuale per chi era abituato alle architetture medievali del centro storico ma che garantisce, grazie ai suoi ampi spazi, particolarmente fruibili nella bella stagione, e allo spettacoloso panorama che si gode dai pendii, un contesto all’altezza della nomea del locale.
Il successo della nuova gestione del Golf Club
Merito della nuova gestione del Golf Club Bologna, ai cui vertici da poco più di un anno lo storico presidente Filippo Sassoli de Bianchi ha ceduto il passo all’imprenditore Lorenzo Vanzetto, il quale da subito si è fortemente impegnato per coinvolgere una realtà di prestigio nella gestione del ristorante del circolo, percorso che lo ha portato a incontrarsi fruttuosamente con il Pappagallo e i suoi titolari, ai quali è stata assegnata anche la gestione dello spazio piscina, che potenzialmente sarà aperto ai non soci nelle giornate infrasettimanali, mentre ai clienti esterni del ristorante sarà offerta l’opportunità, previa disponibilità, di godere di una lezione di prova di golf.
Una proposta culinaria fra creatività e grandi classici
A curare la proposta culinaria del Ristorante Al Pappagallo sul Green saranno, come sempre, Marcello Leoni e Federico Gasbarro, autori di una carta nella quale, secondo buona abitudine, coesisteranno i classici della cucina bolognese, con riproposizioni intelligenti delle ricette del fondatore Vittorio Zurla, con piatti di impronta più creativa, mentre la carta dei vini, sapientemente orientata sulle etichette del territorio ma con una bella presenza anche di aziende italiane ed estere, sarà amministrata da un altro “reduce” della Mercanzia, il sommelier Filippo Gaddoni.
Dal tortellino in brodo all’ombrina agli agrumi
Ecco quindi che accanto agli immortali capisaldi quali la galantina con giardiniera, la spuma di mortadella, i pluripremiati tortellini, le lasagne goccia d’oro, le tagliatelle al ragù o al culatello, la cotoletta petroniana con friggione al Campari, la suprema di faraona Margaret Rose e le scaloppe di fegato d’oca al Passito di Romagna con pan brioche, sarà possibile degustare piatti più complessi e stuzzicanti, anche a base di pesce, come porro brasato con burro alle mandorle, pane alla liquirizia e chantilly al fior di sale, sformato di zucca con mostarda mantovana e ravioli di faraona arrosto, zuppa di porro con baccalà mantecato con ravioli di patate e tartufo nero, maccheroncini al torchio con canocchie e ombrina marinata agli agrumi con rocher di robiola, ma anche, altra novità, scelti tagli di manzo cotti alla brace, mentre i dolci della tradizione, latte in piedi, zuppa inglese e tiramisù scomposto regalano al palato un gran finale goloso.
Sapori che stuzzicano ed entusiasmano
Ecco allora che il baccalà mantecato su pan brioche tostato ben si accoppia con l’olio EVO di olive taggiasche e col sapore pungente della vellutata di porri, la delicatezza della carne di manzo cruda battuta al coltello viene esaltata dalla panna acida e dalle uova di salmone, il tortello di brasato e ricotta profumata al limone si contrappunta efficacemente grazie ai funghi marinati e grigliati e all’essenza di cavolo nero, la piccola pasticcera – spumini alla liquirizia, sfogliatine, cantucci – si lascia ben guatare in attesa del caffè.
Le prossime sfide del Pappagallo
Prossima tappa? Nella mente vulcanica dei titolari il Pappagallo, anche se sul Green, è atteso da nuove, imminenti, entusiasmanti sfide: serate a tema, aperitivi sulla panoramica terrazza, sempre nel segno della qualità e della classe, in attesa, ben detto, che nel centro storico di Bologna salti fuori una location degna del lignaggio del locale. Perché, lo abbiamo già detto e lo ripetiamo, nessuno tarpa le ali a un Pappagallo. Nemmeno sul Green.