E’ il massimo. Il massimo della carne di qualità. Il massimo dei salumi e degli insaccati. Il massimo degli chef coinvolti. Il massimo della memoria per una persona scomparsa troppo presto che al concetto di eccellenza ha dato un contributo unico e irripetibile. Il massimo della vita.
Zivieri al Massimo, la kermesse della carne d’eccellenza
E’ Zivieri al Massimo, il consueto festival gastronomico organizzato dalla famiglia Zivieri, e ormai giunto alla 14esima edizione, per celebrare la memoria di Massimo, il fratello grande, pioniere della macelleria gourmet, selezionatore di carni bovine di Fassona Piemontese e suine di Cinta Senese, deceduto prematuramente all’età di 37 anni nel 2009.
Un appuntamento ogni anno sempre al Massimo
L’appuntamento è per domenica 1° settembre, come al solito la prima del mese, alla Fattoria Zivieri, l’agriturismo che la famiglia ha realizzato a Lagune di Sasso Marconi e nel quale, oltre all’eredità spirituale di Massimo, rimangono i ricordi bellissimi di mamma Adua e papà Graziano, scomparsi durante la pandemia di COVID, e di Fabrizio, il fratello minore, morto a fine 2023 a causa di una grave malattia.
Formula che vince non si cambia
La formula rimane quella consueta: dal sito Internet ci si può iscrivere alla manifestazione e scegliere il proprio menu, ciascuno composto da tre piatti ognuno realizzato da un diverso chef con l’ausilio delle apparecchiature fornite dalla famiglia Guizzardi dell’Accademia dei Signori del Barbecue.
Poi, una volta alla Fattoria, coupon alla mano, si potrà passare agli stand occupati dai relativi chef e ritirare la propria portata, con un calice di vino in abbinamento, da consumare alla propria postazione.
I menu tra cui scegliere
Ecco i menu tra cui è possibile scegliere e i relativi autori. Menu Blu: crescia con pulled di cinghiale, verdura in giardiniera, salsa all’uovo e frutti rossi (Edoardo Grassi, Madìa – Cucina e Natura, Valsamoggia) e braciola di pollo morbida e croccante con bietole e cipolle caramellate (Francesco Manograsso, Il Grifone, Varignana).
Menu Giallo: prosciutto cotto Zivieri con verza bianca, salsa Ponzu e shisho (Igles Corelli) e zuppa di fagioli cannellini con salsiccia Filiera Zivieri al BBQ e finocchietto (Fabio Fiore, Quanto Basta, Bologna).
Menu Verde: panino morbido al BBQ con reale di Fassona Piemontese brasata, cavolo viola alla senape antica e pesche noci (Massimo Bena, Trattoria da Massimino, Pianoro) e pancia di maiale alla brace laccata al miele salato con maionese acida di latte e lattughino affumicato (Riccardo Forapani, Ristorante Cavallino, Maranello).
Menu Bordeaux: pizza fritta con salame rosa (Matteo Aloe, Berberè, Bologna) e cotoletta di cinghiale con prosciutto crudo Filiera Zivieri e crema di Parmigiano-Reggiano 70 mesi (Fattoria Zivieri, Sasso Marconi).
Per tutti quanti, alla fine, conclusione golosa con il gelato alla mela Rosa Romana di Alberto Bettini e Giacomo Orlandi della Trattoria da Amerigo di Savigno.
I vini in abbinamento
In abbinamento i sapidi vini di Fattorie Vallona, Palazzona di Maggio, Palazzo di Varignana, Haderburg, Tremonti, Fattoria Moretto, Botti e Cantine Paololeo. Non mancherà ovviamente il consueto accompagnamento musicale curato dal maestro Fio Zanotti con la sua band.
Ancora 46 posti liberi: il massimo della vita
Il costo di ciascun menu è di 30 euro tutto incluso. Chi volesse partecipare faccia bene ad affrettarsi, rimangono ancora 46 posti liberi prima del tutto esaurito. E arrivare tardi sarebbe veramente il massimo. Della sfortuna.