Quella del maiale, in Emilia-Romagna, non è una semplice industria zootecnica, e nemmeno una pur pregevole cultura gastronomica: è una vera e propria religione laica.
Il maiale, la risorsa principe del contadino
Il maiale, sin da tempi lontanissimi, era la garanzia per il contadino di poter tirare avanti per quasi tutto l’anno, almeno fino a quando la stagione non consentiva la ripresa delle semine: i suoi derivati pregiati fungevano come merce di scambio per altri generi di prima necessità, con la maggior parte delle carni si facevano insaccati e strutto da cottura, con le rimanenze altri insaccati, utensili, spazzole e addirittura detergenti.
Torna a Monghidoro la Festa del Maiale
E a questa divina creatura così fondamentale nella nostra tradizione è dedicata la Festa del Maiale di Monghidoro, che il prossimo fine settimana celebrerà la sua 17esima edizione con la consueta lavorazione pubblica delle carni dei maiali, rigorosamente di allevamenti regionali, rinnovando così il patto fra l’uomo e il maiale che da sempre caratterizza la fine della stagione invernale.
La Festa del Maiale si allunga a tutto il weekend
Grande novità di questa edizione, che vede la Festa del Maiale aprirsi a una più vasta dimensione di valorizzazione del territorio, sarà l’estensione della durata a tre giorni durante i quali si discuterà delle risorse turistiche della montagna bolognese.
Dibattendo di cammini storici e trekking in montagna
Quindi venerdì 3 marzo avrà luogo un convegno dedicato ai cammini dell’Appennino e al loro legame con la tradizione enogastronomica con la partecipazione del sindaco Barbara Panzacchi, di Marco Tamarri dell’Unione Comuni Appennino Bolognese, di Stefano Lorenzi di Appennino Slow e dei rappresentanti delle vie storiche, mentre sabato 4 marzo il tema portante sarà quello della salute, con un trekking pomeridiano tra le zone circostanti seguito da un convegno con la presenza del sindaco Panzacchi, di Eugenio Nascetti dell’Associazione Culturale Savena Setta Sambro, di Nicolò Savigni dell’omonima azienda agricola e di Gerardo Astorino dell’AUSL di Bologna, per poi concludersi con un aperitivo a tema nei bar del paese.
La Festa vera e propria: si inizia domenica mattina
Domenica 5 marzo invece, a partire dalle 8.30, si terrà la Festa del Maiale vera e propria. Due squadre di norcini monghidoresi, abbinate alle macellerie locali, più una terza squadra ospite proveniente dal comune di Alto Reno Terme, daranno prova della loro abilità nel lavorare le carni di maiale lungo le strade del paese, rinnovando una tradizione antica qui sull’Appennino bolognese, tramandata di generazione in generazione.
Dal maiale alla tavola
Ed allora via alla produzione di salami, salsicce, costolette, capocolli, coppe, ciccioli cotechini, braciole e tutte le prelibatezze che fanno ricca la tradizione gastronomica montanara. Presso gli stand dei norcini sarà possibile anche degustare genuine specialità a base di carne suina come la gramigna col ragù di salsiccia, fagioli con le cotiche, crescentine farcite, momenti conviviali che culmineranno a metà giornata con il rovesciamento sul tagliere del pentolone delle ossa bollite per invitare il pubblico a comporre da sé a caldo la propria coppa di testa.
Il mercatino dei prodotti tipici
Faranno da contorno alla festa numerosi banchi con tipici prodotti provenienti anche da altre parti d’Italia in un mix di profumi e sapori che porta a Monghidoro numerosi visitatori.
L’antica ricetta della lingua
Tra salumi, formaggi, prodotti del bosco e mieli sarà anche possibile assaggiare la specialità proposta dai giovanissimi gestori del Rifugio Fantorno, la lingua del maiale salmistrata e affumicata con polenta croccante e salsa verde, preparata secondo un’antichissima ricetta locale.
Tanta animazione e momenti di degustazione
Inoltre saranno tantissimi i momenti di degustazione ed intrattenimento a cura dei norcini presenti con il banco e dei tanti esercizi commerciali del paese che parteciperanno attivamente alla festa. Non mancheranno momenti di animazione radiofonica e di musica dal vivo con lo spettacolo dei Country Village con musica e ballo country, mentre tutti i ristoranti del territorio proporranno per l’occasione menu basati sul maiale e sui suoi derivati.
Prezzi calmierati per le carni di maiale
Tutta la carne lavorata quel giorno, infine, potrà essere acquistata a prezzi calmierati e stabiliti in accordo con l’Amministrazione Comunale, organizzatrice della manifestazione, con la collaborazione dei norcini e le macellerie del paese e dell’ufficio di Informazioni Turistiche.