Tra gli appuntamenti dell’ultina edizione di Marca a Bologna non poteva mancare la sesta edizione dell’Osservatorio Packaging del Largo Consumo realizzato da Nomisma: un importante strumento che studia il tema del packaging dal punto di vista della sostenibilità ambientale e propone analisi e misurazioni per valutare il suo ruolo nel definire e guidare le scelte di acquisto dei consumatori e le strategie di business degli operatori di settore. L’edizione 2025 della ricerca indaga il valore del pack non solo per i consumatori, coinvolgendo oltre 1.000 responsabili di acquisto, ma anche per otto tra i principali retailer attivi in Italia.
In un contesto di consumo ancora prudente (l’88% degli intervistati acquista prodotti e servizi in promozione, il 77% rinuncia a quelli superflui e il 75% preferisce prodotti più convenienti), l’Osservatorio evidenzia come per gli italiani il cibo oggi rappresenti un caleidoscopio di valori. “Non solo nutrimento della società – ha spiegato Valentina Quaglietti, Head of customer observatories Nomisma –, ma anche convivialità, piacere, strumento di prevenzione e benessere ed occasione per attuare scelte sostenibili. Non stupisce dunque che le azioni di ‘sostenibilità quotidiana’ praticate dagli italiani includano anche stili alimentari green (38%) e che gli acquisti food siano uno degli aspetti a cui gli italiani prestano maggiore in fatto di sostenibilità (79%)”.
Le scelte di chiave green
La riduzione degli sprechi alimentari, la preferenza per prodotti locali, con packaging sostenibili o sfusi sono solo alcune delle scelte alimentari adottate con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale delle proprie scelte. Una visione olistica del cibo che continuerà anche nell’anno appena iniziato e di cui i retailer sono ben consci.
Salutismo, risparmio e sostenibilità sono i tre driver di acquisto che, secondo le insegne coinvolte, si rafforzeranno maggiormente nel 2025. I retailer considerano importante, quando non fondamentale, offrire prodotti Mdd con caratteristiche healthy e green (sia in risposta ai bisogni dei consumatori sia come scelta affine ai valori dell’insegna) seppure nella consapevolezza di una spiccata e sempre più diffusa ricerca di risparmio e convenienza tra i consumatori.
I requisiti dei prodotti salutari
Dato il ruolo sempre più centrale dei prodotti legati alla sfera del benessere e della sostenibilità, l’Osservatorio Packaging di Nomisma si è interrogato su quali siano le caratteristiche distintive di questi prodotti. Per gli italiani, un prodotto alimentare è salutare quando poco processato (46%), senza additivi, coloranti (34%), senza zuccheri aggiunti (34%), con pochi o senza grassi (32%). Nella definizione di un prodotto salutare sono rilevanti anche gli aspetti di origine delle materie prima e della filiera. Per essere riconosciuto come sostenibile un prodotto alimentare deve invece avere un packaging sostenibile (46%), essere locale o a km zero (43%) e realizzato con ridotte emissioni di CO2 (42%).
Il packaging rappresenta dunque un elemento sentinella, l’aspetto che più di altri incide sulla percezione del consumatore di avere a che fare con un prodotto alimentare sostenibile. Per i responsabili di acquisto food un packaging è sostenibile quando completamente riciclabile (51%), senza overpackaging (43%), con materie prime derivanti da fonti rinnovabili (40%) o realizzato con ridotte emissioni di CO2 (35%).
Per più di un italiano su cinque la presenza di una confezione da fonti rinnovabili (23%), completamente riciclabile (23%) o senza overpackaging (21%) ha rappresentato uno dei principali driver di scelta dei prodotti alimentari. Gli intervistati segnalano anche caratteristiche attinenti a risparmio e giusto prezzo (prodotti con buon rapporto qualità prezzo 40% o in sconto/promozione 37%), presenza ridotta di alcuni ingredienti (senza zuccheri aggiunti 36% o pochi grassi 25%) o metodi di produzione e origine delle materie prime (made in Italy 32%, locale 30% o non eccessivamente processato 24%). Un packaging sostenibile riveste dunque un ruolo importante nel definire i nuovi modelli di acquisto food. Tanto che non di rado, a parità di altre caratteristiche, i consumatori preferiscono acquistare prodotti con green pack rispetto agli equivalenti con confezioni senza caratteristiche di sostenibilità.
Pack sostenibile, ma a che costo?
L’Osservatorio Nomisma mette anche in luce come la ricerca di confezioni a ridotto impatto ambientale diventi ancora più marcata nei prodotti healthy e sostenibili. “Infatti – ha detto Quaglietti – il 73% dei consumatori ritiene importante o fondamentale avere un packaging a elevato profilo di sostenibilità quando acquista prodotti salutari. Percentuale che sale al 76% quando si tratta di cibo sostenibile”. Per i retailer l’offerta di prodotti Mdd con packaging sostenibili risulta dunque fondamentale, sia per un corretto posizionamento dell’impegno dell’insegna sui temi della sostenibilità nel percepito del consumatore sia per ottemperare ai cambiamenti normativi. “Tutte le insegne che hanno partecipato all’Osservatorio 2025 hanno infatti avviato un percorso verso l’offerta di packaging a elevato profilo di sostenibilità, anche se più della metà indica che è ancora in fase di avanzamento”, ha sottolineato Quaglietti.
A ciò va peraltro aggiunto che la strada verso gli obiettivi prefissati risulta ancora complessa, soprattutto a causa di alcuni ostacoli: tra i più rilevanti, sono citati gli elevati costi delle materie prime, l’incertezza legata alla normativa (un tema che impatta sulle scelte dei pack da adottare, ma anche sulle difficoltà nel confrontarsi con un quadro legislativo chiaro) e la reperibilità delle materie prime.
Il costo del packaging sostenibile non è un tema irrilevante neanche per i consumatori. È vero che i responsabili di acquisto pongono senza dubbio una forte attenzione al pack dei prodotti alimentari che mettono nel carrello, cambiando talvolta le loro preferenze di acquisto. Tuttavia, l’Osservatorio rileva una resistenza ad accettare un surplus di spesa per avere un pack sostenibile, seppure con eccezioni legate alle caratteristiche salutari o sostenibili dei prodotti acquistati.