Se il Friularo fosse un attore di Hollywood, probabilmente sarebbe Malcolm McDowell: attore bravissimo ma che non ha mai vinto un premio, per certi versi imprigionato nel ruolo del cattivo di turno tanto lo interpreta bene, ma sconosciuto ai più. Se il Friularo fosse un calciatore, probabilmente sarebbe Pierpaolo Bisoli o Dario Hubner: grande faticatore, anche realizzatore indefesso, ma mai salito agli allori della gloria.
Il Friularo: un grande vino poco conosciuto
E invece il Friularo è un vitigno a bacca rossa, motore e cuore della DOC e della DOCG di Bagnoli, dove Bagnoli sta per Bagnoli di Sopra, minuscolo comune in provincia di PadovaPadova che si stende in quel lembo di pianura incastonato tra Monselice e l’inizio della laguna veneta.
Le terre da Friularo? Ottime terre da vino
Un territorio particolarmente fortunato dal punto di vista enologico dal momento che, mentre a fine ottocento i produttori dei Colli Euganei lottavano contro la fillossera, venne prescelto per ospitare i vitigni migliori allo scopo di preservarli dal flagello giallo.
Il Friularo, vino dei contadini di un tempo
E di questi vitigni il Friularo è certamente il meno conosciuto, magari un po’ scontroso, ma sicuramente anche il più caratteristico, quello da cui scaturiva il vino che andava sulle tavole dei contadini: questo devono avere pensato nella famiglia Bertazzo quando nel 1982 decisero di convertire l’azienda agricola fondata nel 1840 dal patriarca Domenico, noto anche come “il capo”, in impresa vitivinicola dando vita alla Cantina Bertazzo 1840https://bertazzo1840.wine/, settanta ettari di vigneto che producono annualmente circa 150mila bottiglie.
Il ventaglio dell’enologia veneta
Certo, con tutti i vitigni migliori a disposizione, non mancano nella produzione Bertazzo i grandi classici del Veneto enologico, dal Prosecco allo Chardonnay, dal Pinot Grigio al Merlot, dal Cabernet al Sauvignon Blanc, dal Pinot Nero al Moscato, e sono tutti adeguatamente valorizzati nelle diverse referenze della Cantina.
Un vitigno di grande versatilità
Ma il protagonista assoluto oggi è lui, il Friularo, lontano parente del Raboso del Piave, agevolato in questo percorso di riscoperta dopo anni di oblio anche dalla sua grande versatilità, che lo rende adatto anche alla vinificazione in bianco e addirittura alla spumantizzazione.
La Famiglia Bertazzo: quattro generazioni dedite al vino
Oggi, Anno Domini 2024, al timone della Cantina Bertazzo 1840 c’è il figlio del fondatore Nazzareno, Silvano, il quale con i figli Giacomo e Nicolò ha già coinvolto in azienda la quarta generazione della famiglia, affidando nel contempo le redini della cantina a una giovane e promettente enologa, Erica Cesarato.
La Linea Premium
E i risultati non si sono fatti attendere, grazie per l’appunto alle caratteristiche di versatilità del Friularo: prima due interessanti uvaggi come il Rosso Bagnoli DOC “Rosso dell’Imperatore” e il Bianco Bagnoli DOC “Bianco dei Santi”, dove il Friularo conferisce carattere e peculiarità all’ensemble dei classici vitigni internazionali – Chardonnay e Sauvignon per il bianco e Merlot e Cabernet per il rosso – poi le due grandi novità del momento.
Le due novità: il Friularo Riserva e lo spumante metodo classico
Innanzitutto il Friularo di Bagnoli DOCG Riserva, per la cui realizzazione le uve vengono precedentemente sottoposte a un periodo di appassimento in fruttaio, secondo una tecnica simile a quella impiegata in Valpolicella per l’Amarone, per poi trascorrere due anni in barrique e uno in bottiglia, rosso di grande corpo da degustare con arrosti e carni alla griglia, formaggi di lunga maturazione, oppure con piatti tipici della tradizione patavina come i bigoli alla lepre o il pollo in umido.
E poi, a riprova di quante cose si possono fare con il Raboso, il Bianco Bagnoli DOC Spumante Metodo Classico Pas Dosé “La Vetta”, che dopo sei mesi di barrique e trenta passati sui lieviti è un’eccellente bollicina, oltre che da aperitivo, anche per abbinamenti con crostaceiostaceicrostacei freschi, magari servito in sontuoso accostamento a una catalana di astice, oppure, nelle stagioni appropriate, con i tipici fritti della laguna veneta, le “moleche” in primavera e in autunno e le “schie” in autunno e inverno.
Le altre linee di Cantina Bertazzo 1840
Tutte queste etichette fanno parte della Linea Premium, punta di diamante della Cantina Bertazzo 1840, ma l’azienda propone anche altre due gamme, ossia Vezzù, la linea dei vitigni internazionali della regione proposti in purezza come Cabernet IGT, Merlot IGT, Moscato IGT, Chardonnay IGT, Sauvignon IGT e Pinot Grigio IGT, e la linea del Prosecco DOC Millesimato, nelle due versioni Brut ed Extra Dry.
Il Friularo simbolo di una cultura attenta alla qualità
Tutte referenze di altissima qualità, tutte prodotte con la medesima cura e la stessa attenzione che ci avrebbe messo il patriarca Domenico nel 1840, perché quando un “capo” capisce il valore di una terra, allora quella terra deve nascondere veramente un tesoro, e questo tesoro sono i vini di territorio che oggi Cantina Bertazzo 1840 produce con la stessa passione di una volta.