Quanti sono i sapori d’Italia? Una domanda per rispondere alla quale probabilmente non basterebbe una sola vita, perché la nostra nazione è quanto di più variegato e molteplice si possa pensare in termini enogastronomici: ogni città, ogni comune, ogni borgo, vanta almeno una specialità tipica o una propria variante di eccellenze note e conosciute in tutto il mondo.
I sapori d’Italia, un tesoro inesauribile
E per chi non dispone di nove vite come i gatti per poter assaggiare tutto, non mancherà l’occasione per godere di una panoramica esauriente di questi sapori, capace di fornire un quadro d’insieme di quanto l’Italia sia veramente la patria del buon mangiare e del buon bere.
Ritorna CiBò, il Festival dei sapori d’Italia
L’occasione si chiama CIBÒ. So Good! – Festival dei Sapori d’Italia, la “food immersion” più attesa della stagione enogastronomica, quest’anno dedicata ai Borghi più Belli d’Italia, inestimabile patrimonio turistico e socio-culturale del nostro Paese, ai Prodotti De.Co., elementi d’identità gastronomica per le politiche di marketing territoriale e alla Ciclovia Appenninica, 3mila chilometri di sostenibilità ambientale e mobilità slow dalla Liguria alla Sicilia, che dopo il successo delle precedenti edizioni torna a Bologna, nella splendida cornice di Palazzo Re Enzo dal 21 al 23 aprile 2023.
Tre giorni di passione culinaria
Tre giorni di passione culinaria, cultura e assaggi di cibo per buongustai e food traveller in un percorso stuzzicante di cooking show, degustazioni, meeting e percorsi sensoriali, che si snoderanno tra le Isole del Gusto con i loro irresistibili prodotti tipici locali: al visitatore la scelta se concentrare le proprie attenzioni su A Tavola coi Sapori, viaggio tra i sapori del territorio con il Tagliere dei Sapori, sulla Bologna Food Court, originale omaggio alla grande tradizione gastronomica bolognese, o sulla Gin Lounge, occasione imperdibile per conoscere da vicino uno dei distillati più amati e più versatili al mondo.
Senza dimenticare le Degustazioni Guidate, foriere di nuove esperienze sensoriali, Agorà Eventi, cartellone di appuntamenti da non perdere con l’attualità, la cultura del territorio e le tradizioni a tavola, e Story Cooking, programma di performance culinarie tenute da cuochi e food blogger.
Tema portante i borghi più belli d’Italia
Tema portante di questa edizione 2023 saranno i borghi più belli d’Italia, un’opportunità per andare alla scoperta di luoghi che rappresentano il cuore e la culla della millenaria civiltà italica. Un inestimabile patrimonio, arricchito da una moderna offerta di turismo sostenibile, tradizioni culinarie e natura incontaminata.
La centralità dell’enogastronomia e dei prodotti tipici per la valorizzazione e lo sviluppo delle economie territoriali è sempre più rilevante, così come il valore delle tipicità locali è ormai ampiamente dimostrato da dati e fatti reali, come l’avvicinamento di nuove generazioni ai mestieri della tradizione nell’ottica di contrastare la piaga dello spopolamento dei piccoli centri. In quest’ottica, il Festival dei Sapori d’Italia rappresenta un’opportunità unica per evidenziare al meglio il legame forte fra prodotto e territorio.
I protagonisti in cucina
Tra gli chef protagonisti dei cooking show e delle degustazioni ci saranno Lucia Antonelli, la regina del tortellino, Maria Pia Vitali dell’Hotel Corte Antica di Gaggio Montano, Flavia Valentini, l’inventrice degli imbutini De.Co di Ozzano, Riccardo Ronchi del pasta-corner che il Pastificio Di Martino mantiene all’interno di FICO, Mario Ferrara del Ristorante Scaccomatto, il pasticcere gluten free Francesco Favorito, Ivo Corsini, il fornaio di Porretta Terme, Rino Duca del Ristorante Il Grano di Pepe di Ravarino, Francesco Elmi della Pasticceria Regina di Quadri e il giovane Francesco Orsi, miglior allievo della Federazione Italiana Cuochi per il 2023.
Il mercato dei sapori d’Italia
Una visita al Festival dei Sapori d’Italia 2023 non può però non includere una puntata al Mercato dei Sapori, la rassegna ideale per vedere, annusare, gustare e acquistare un’ampia selezione delle migliori produzioni agro-alimentari italiane. Saranno ventitré gli espositori provenienti da ogni parte d’Italia con le loro eccellenze di nicchia, dalle specialità calabresi – olio, formaggi, peperoncino, ‘nduja – di Ama Calabro allo zabaione di Simonetta della distilleria Zeltico, dalla pasta fresca di Sapori in Forma all’olio EVO del Frantoio Palmadori, dell’Azienda Agricola Bova e del Frantoio Valsanterno, dalla birra artigianale del Birrificio dei Perugini e di Radical Brewery alla piada fritta di Piadina Snack, dai salumi e formaggi toscani di Nonno Lancia ai latticini del Caseificio Valsamoggia, dal miele di Amaroni (Catanzaro) alla crescia marchigiana di La Bolla, dal Prosecco di Valdobbiadene DOCG di Joiel ai funghi e tartufi di San Severino Lucano (Potenza), dalle specialità monferrine del Consorzio di Cocconato alla Pera dell’Emilia-Romagna IGP, dai latticini di bufala di Ella Il Casolare allo Zafferano dell’Aquila DOP della Cooperativa Navelli, dalla Nocciola Tonda Gentile del Piemonte IGP e i suoi derivati di Cuor di Nocciola alla Cipolla di Medicina al Parmigiano-Reggiano dell’Appennino valorizzato dal Consorzio Terre di Montagna.
L’universo goloso delle De.Co
Tra le protagoniste della kermesse ci saranno anche le De.Co, le Denominazioni Comunali, cui sarà riservato l’intero spazio della Sala Re Enzo: un elemento importante, sia come espressione identitaria per un territorio, sia come fattore strategico per le politiche di marketing territoriale. Ogni località italiana possiede infatti delle proprie specialità agricole o alimentari, che, nel loro insieme, compongono l’incomparabile mosaico della biodiversità gastronomica italiana: uno dei cardini del turismo e dell’export nazionale.
Il Comune di Bologna, primo in Italia, ha deciso di estendere la propria politica di valorizzazione delle De.Co. a tutti i comuni dell’area metropolitana: il Festival dei Sapori d’Italia rappresenterà quindi il palcoscenico ideale per esibire e qualificare queste tipicità del territorio come l’Imbutino di Ozzano dell’Emilia, il Carciofo violetto di San Luca, la Mela Rosa Romana dell’Appennino, la Ricciola di Imola, l’Olio EVO dei Colli di Bologna, il Garganello di Imola, il Tortellino di Bologna, la Brazadela tonda di Crevalcore, il Ragù bolognese, lo Strichetto bolognese, le Tagliatella al ragù bolognese, il Tagliere dei Salsamentari, l’Albicocca Reale di Imola, il Merletto con tecnica Aemilia
Ars e la Castagnella Castiglionese.
Turismo sostenibile e sapori sulla Ciclovia
Non mancherà nemmeno uno sguardo sul turismo sostenibile, emblema del quale sarà la Ciclovia Appenninica, un itinerario lungo oltre 3.000 km che si snoda dalla Liguria fino alle Sicilia. Un appuntamento importante per parlare di sostenibilità ambientale e mobilità intelligente e contribuire allo sviluppo e alla promozione di comportamenti e abitudini sostenibili; obiettivi che hanno a che fare sia con l’ecologia e l’ambiente, sia con la qualità della vita delle persone. In primo piano il Turismo Slow per stimolare a provare un’esperienza turistica in chiave di valorizzazione del territorio appenninico, delle sue tipicità, dei suoi luoghi e delle tradizioni.
Una kermesse a ingresso libero
CIBÒ. So Good! – Festival dei Sapori d’Italia, manifestazione a ingresso rigorosamente libero, si conferma un grande contenitore, ideato per confrontare e arricchire le proprie esperienze attorno al poliedrico “pianeta cibo” e portare alla ribalta i migliori frutti della tradizione gastronomica italiana, da sempre espressioni di quel “mangiare bene” che ci viene universalmente riconosciuto a livello mondiale.