Terra di salami è l’Italia, salami intesi non come persone poco sveglie ma letteralmente come insaccati di carne – suina e non – macinata, con l’aggiunta di lardelli, aromi, spezie, droghe e altro ancora a seconda della tradizione.
I salami sono tanti, milioni di milioni
Non c’è zona d’Italia che non abbia i suoi salami tradizionali, con differenze anche macroscopiche tra una tipologia e l’altra: possono essere di grande o piccola pezzatura, venire aromatizzati con tanto aglio o peperoncino oppure semplicemente con qualche grano di pepe, possono essere di sola carne suina o allargare la propria composizione a carni bovine, equine, di selvaggina, addirittura d’oca.
La finalissima dei migliori salami italiani
E ai salami d’Italia, a questa bellissima diversità diffusa, sarà ancora una volta dedicata la finale del Campionato Italiano del Salame, la competizione, giunta ormai alla 17esima edizione, organizzata dall’Accademia delle 5T e che per il terzo anno consecutivo si svolgerà, sabato 5 e domenica 6 ottobre, all’agriturismo della Fattoria Zivieri.
La Fattoria Zivieri nuovamente sede della competizione
Un luogo ormai iconico per la manifestazione, vista e considerata la passione che la famiglia Zivieri – pionieri della macelleria d’eccellenza – mette nella realizzazione dei propri salumi e l’eccelsa qualità di questi ultimi, apprezzati e rinomati da intenditori e appassionati, dalla mortadella realizzata con le apparecchiature un tempo appartenenti al Salumificio Pasquini & Brusiani al prosciutto crudo stagionato ai diversi insaccati cotti e crudi.
Sei categorie in gara
Associazione culturale senza scopo di lucro costituita da aziende e operatori impegnati nella produzione, vendita e somministrazione di prodotti agroalimentari fortemente legati al territorio e alla tradizione, l’Accademia come ogni anno ha selezionato più di 50 prodotti, di oltre una trentina di produttori, in competizione su sei categorie: salami di suino rosa o misto, salami di suino nero, salami di quinto quarto, salami non di solo suino, ‘nduja e per la prima volta ventricina del Vastese.
La promozione dell’eccellenza
La due giorni ha l’obiettivo, da un lato, di promuovere l’eccellenza e la tipicità di una filiera, quella agroalimentare, strategica per l’intero sistema paese, dall’altro incentivare una spesa consapevole da parte anche dei consumatori più giovani: in giuria, infatti, siederanno, tra gli altri, alcuni studenti degli Istituti alberghieri del territorio.
I salami di suino rosa e nero
La prima giornata sarà dedicata ai salami di suino rosa o misto e a quelli di suino nero. Per la prima categoria saranno in gara il Ciauscolo di Cingoli di Macelleria Sandroni, la Corallina di Re Norcino, la Filzetta di Macelleria Ostinelli,la Finocchiona di Macelleria Sergio Falaschi,il Giarolino di Macelleria Ennio Mutti, il Giarolino di Terre di Sarizzola, il Cianta di La Nuova Valle, la Mortadella di Montignoso di Macelleria Massimo Bacci, la Mortandela affumicata della Val di Non di Dal Massimo Goloso, la Salsiccia passita di Macelleria Massimo Bacci, la Pancetta salamata di Macelleria Tommaso Caprini, il Pasturello di Azienda Agricola Ivano Pigazzi, il Romoletto di Macelleria Palombini, il Salame di Agriturismo La Fraterna, il Salame affumicato di Salumi Molinari, il Salame alle nocciole di Agrisalumeria Luiset, il Salame della rosa di Agrisalumeria Luiset, il Salame delle Grigne di Azienda Agricola Ivano Pigazzi, il Salame di Varzi di Salumificio Angelo Dedomenici, il Salame lardellato di Macelleria Sandroni Gianni, il Salame nobile del Giarolo di Cascina Giambolino, il Salame nobile del Giarolo di Macelleria Ennio Mutti, il Salamut di Salumi Molinari, la Salsiccia al coriandolo di Macelleria Scherzerino, la Salsiccia al finocchietto di Salumi Giannelli, la Salsiccia di Monte San Biagio di Salumi Grufà, la Salsiccia piccante di Salumificio Santa Barbara, la Salsiccia secca di Macelleria Ciotoli, il Salsicciotto di maiale frentano di Azienda Agricola Le Tre Casette, la Schiacciata di Salumi Racciatti, la Soppressata di Salumificio Santa Barbara, la Soppressata di Macelleria La Nostrana, la Soppressa di Azienda Agricola Pierluigi De Meneghi, la Soppressa di Macelleria Garbin, la Soppressa di Azienda Agricola Signorato, la Soppressa all’Amarone di Macelleria Tommaso Caprini e lo Sprusciat di Agriturismo Aia Verde.
Per quanto riguarda il maiale nero invece la competizione vedrà in lizza il Campagnolo di Re Norcino, il Salame di maiale nero di Dal Massimo Goloso, il Salame gentile di Mora romagnola di Macelleria Massimo Zivieri, il Salsicciotto alle erbe di Azienda Agricola Le Tre Casette, la Soppressata di maiale nero di Macelleria Ferdinando Sacco, la Salsiccia di Monte San Biagio di Macelleria Mattei e la Zazicchia di Fattoria Lauretti.
Le categorie speciali: quinto quarto, ‘nduja e ventricina
Domenica 6 ottobre sarà invece il turno delle altre categorie: per il miglior salame di quinto quarto si affronteranno il Fegatino di Passamonti Clotilde, il Salame Sangiorgese di Salumificio Enzo Ioppolo, la Salsiccia di fegato di Macelleria Ferdinando Sacco e la Salsiccia d’poc di Masserie Masella, mentre tra i salami non di solo suino correranno la Pitina di Azienda Agricola Borgo Titol, il Salame di cervo di Macelleria Massimo Zivieri, il Salame di cervo di Salumi Molinari, il Salamino di puro manzo di Antica Porta e la Salsiccia di bovino e suino di Macelleria Ferdinando Sacco.
A contendersi da ultimo lo scettro di migliore ‘nduja troveremo le produzioni dell’Artigiano della ‘Nduja di Spilinga, della Macelleria Ferdinando Sacco, del Salumificio Santa Barbara e del Salumificio Varca. Infine per la prima volta verrà assegnato un premio anche alla migliore ventricina abruzzese o molisana, categoria per la quale correranno la ventricina biologica di Verde Bios, campionessa assoluta della scorsa edizione, la ventricina del Vastese di Salumi di Fiore e la ventricina del Vastese di Salumi Racciatti.
Come partecipare e come entrare in giuria
Chiunque desiderasse assistere ad una gara a colpi di sapori autentici, magari assaggiando qualche fetta di buoni prodotti genuini, non può certamente mancare a questo appuntamento: l’ingresso è gratuito e contemporaneamente il ristorante è a disposizione a pagamento e su prenotazione, mentre chi desiderasse fare parte della giuria può candidarsi scrivendo una mail all’indirizzo prenotazioni@fattoriazivieri.it. Basta solo non fare la figura dei salami.