Ancora una volta il vulcanico Luca Gardini ha voluto sorprendere i suoi ospiti ed amici, portando nel suo ristorante Casa di Mare a Forlì, di fronte al complesso museale San Domenico, gli straordinari vini dell’azienda agricola Velenosi di Ascoli Piceno.
L’istrionico sommelier forlivese ha spiegato ai commensali intervenuti il perché abbia voluto nel suo locale i vini di questa azienda; bianchi come il Falerio, il Pecorino, la Passerina, lo Chardonnay e il Verdicchio, e rossi come il Cabernet Sauvignon, il Montepulciano d’Abruzzo, il Petit Verdot, il Lacrima e il Pinot Nero.
Vini, ha detto Gardini, che sembrano ricambiare nel bicchiere l’amore che le donne e gli uomini di quest’azienda marchigiana ci mettono per farlo, riuscendo ad ottenere prodotti di altissimo livello.
Angela Velenosi non si è fatta pregare nell’illustrare il frutto del suo lavoro di cui va particolarmente fiera; la “Signora italiana del vino”, come viene definita da tanti del settore enologico nazionale ed estero, ha voluto raccontare la sua storia familiare intrecciata a quella aziendale, giovane rispetto ad altre realtà, con soli 34 anni di vita, trascorsi tra difficoltà che avrebbero scoraggiato molti ma che hanno invece fortificato questa donna nelle sue convinzioni.
Velenosi, difficoltà iniziali e successi attuali
Partita dalla piccola azienda familiare dello suocero, a frutteto e allevamento ovini e bovini, è entrata nel mondo agricolo ed ha imparato in fretta, trasformando l’azienda in uno straordinario vigneto, acquistando ettari su ettari impiantando nuove vigne, talvolta con vigneti autoctoni che in una quindicina d’anni hanno raggiunto punte d’eccellenza e meritato premi importanti.
Angela Velenosi ha imparato anche a “trattare” alla pari con i “maschi” del settore, portando la sua azienda ed i suoi vini in tutto il mondo, soprattutto nel settore della ristorazione e dell’hotellerie; è recente l’ingresso nella GDO con alcune etichette.
Con 25 milioni di bottiglie prodotte ogni anno, il 70% delle quali si perde per il mondo in 53 paesi, la Velenosi di Ascoli Piceno è una conferma della qualità del nostro vino, un eccellente esempio del Made in Italy enologico e delle capacità produttive e commerciali dei nostri imprenditori del settore.
L’azienda, che oltre ad una trentina di etichette di vino produce anche olio extravergine d’oliva, si trova nel territorio di Ascoli Piceno, a pochi chilometri dalla costa adriatica ed i suoi vini risentono delle brezze marine che ne intensificano i profumi e gli aromi che si sprigionano intensi nei calici.
Velenosi, vini prestigiosi per piatti gourmet
Nel corso del pranzo a Casa di Mare, con Luca Gardini quale anfitrione, i bianchi Passerina, Pecorino, Chardonnay ed un delicato Rosè hanno accompagnato un antipasto fatto da una mozzarella in carrozza secondo il gusto dello chef della Casa, una panzanella di mare e il “norimaki di molo con zucchine allo scapece e soia”.
La degustazione dei bianchi è proseguita anche con il “gazpacho con crudo di cappasanta e rabarbaro, millefoglie di alici al forno ai tre pomodori e gelato all’aglio nero, cozze, patate e maionese, seguiti da strozzapreti con tartare di scampi ed erbe di campo”.
I vini rossi Montepulciano d’Abruzzo, Merlot, Rosso Piceno e Lacrima sono stati serviti in accompagnamento al “cappone di maiale con verdure di stagione” esaltandone il gusto ed anche l’ottimo lavoro dei giovani chef di Casa di Mare che hanno voluto chiudere con una spuma al cioccolato con gelato al wasabi ed il rosè Velenosi.