Daniele e Davide Rampello dello studio Rampello & Partners a capo della direzione creativa e artistica dell’evento: « Il mondo della ristorazione è ospitalità, ma anche memoria, tradizione e storia. La sintesi perfetta della vera cultura italiana che va sostenuta e salvaguardata»
Economia e ospitalità. Sono questi i temi al centro della seconda edizione della Giornata della Ristorazione per la Cultura della Ospitalità Italiana, l’appuntamento promosso da Fipe la Federazione italiana Pubblici Esercizi di Confcommercio, con l’importante patrocinio di vari Ministeri.
Dopo il successo dello scorso anno, sono oltre 10.000 le attività, tra ristoranti, trattorie, osterie e pizzerie che hanno manifestato la loro adesione, insieme a 85 associazioni e quasi 1.000 ristoranti italiani all’estero.
Sono livelli di adesione all’iniziativa che rispecchiano la diffusa necessità tra gli operatori del nostro Paese di un confronto aperto e costruttivo sui valori economici, sociali e culturali rappresentati dal settore. La giornata, infatti, ha l’obiettivo di ricordare che la ristorazione italiana, con 54 miliardi di valore aggiunto e 1,4 milioni di occupati, è strategica per le catene del valore, ma è anche uno snodo fondamentale di storia, tradizioni e identità territoriale con una ricchissima offerta che resiste, nonostante l’esplosione del “pluralismo alimentare”, per la sua forte capacità di coniugare il cibo con un identificativo stile di vita italiano.
Giornata della Ristorazione: per rafforzare valore e ruolo della gastronomia italiana
Daniele e Davide Rampello – il primo fondatore e Ceo ed il secondo Direttore Artistico dello studio Rampello & Partners, tra gli ideatori, insieme a Fipe, della Giornata della Ristorazione – raccontano l’anima, gli obiettivi e l’importanza di questo straordinario appuntamento.
Una giornata che accende i riflettori sull’ospitalità italiana, celebrando e salvaguardando la varietà della nostra filiera gastronomica: dalla terra fino alla tavola, valorizzando la diversità culturale di ciascuna regione italiana.
Giornata della Ristorazione ed ospitalità
«L’obiettivo della Giornata della Ristorazione – spiega Davide Rampello – è riuscire a trasmettere tutto il valore aggiunto di memoria e di storia che si cela dietro al concetto di ospitalità e cultura gastronomica italiana. Quando parliamo di tradizione agroalimentare – prosegue Davide Rampello – siamo soliti riferirci alle nonne o alle bisnonne, dimenticandoci che, in realtà, possiamo attingere a un patrimonio storico che ha più di 3.000 anni. Il più importante trattato sull’agricoltura, infatti, è stato steso nel 50 dopo Cristo e da lì si è evoluto, prima nell’Alto Medioevo, poi nel Rinascimento, arrivando fino al ‘700, all’800 e infine ai giorni nostri».
È questo percorso che ha reso e rende la nostra tradizione enogastronomica così articolata e differente, territorio per territorio.
Convivio è il marchio di fabbrica della cultura enogastronomica italiana
«Ed è questo percorso che va sostenuto – – sono sempre parole del direttore creativo si Rampello & Partners – partendo dal campo, fino alla tavola, coinvolgendo tutta la filiera: da chi coltiva, a chi trasforma, fino a chi offre ospitalità, così da creare economia, cultura – nel senso più profondo della parola -, ma soprattutto comunità. È fondamentale, infatti, riuscire a costruire tra i cittadini – e non solo tra gli addetti ai lavori – un sentimento di condivisione delle tradizioni personali, regionali e nazionali, così da salvaguardare e sostenere realmente il concetto di “convivio”, una parola coniata appositamente per rappresentare il momento in cui uomini e donne si siedono attorno ad una tavola per condividere non solo un pasto, ma racconti, storie e l’allegria dello stare insieme. Quel convivio che è il marchio di fabbrica della cultura enogastronomica italiana nel mondo intero».
Carta dei Valori e delle Azioni Condivise
Per evitare che questo immenso patrimonio vada perduto, Rampello & Partners, nel 2021, ha redatto per Fipe la “Carta dei Valori della Risatorazione italiana”, un agile vademecum di principi e finalità comuni, con l’obiettivo di creare una collettività di ristoratori capace di tenere in vita le comunità accoglienti delle singole località, trasformando così taverne, osterie, locande, trattorie, pizzerie, caffè e ristoranti in luoghi in cui raccontare e promuovere il territorio e le sue peculiarità, salvaguardando così il patrimonio culturale italiano.
«L’importanza di questa giornata è duplice – aggiunge il Ceo Daniele Rampello – da una parte c’è l’esigenza di raccontare la cultura dell’ospitalità italiana, dall’altra quella di alzarne il livello qualitativo. I ristoranti rappresentano l’ultimo e importante anello all’interno della filiera agroalimentare e diventano, in questo contesto, veri ambasciatori della produzione italiana».
«Il nostro Paese – conclude Daniele Rampello – vanta una grande cultura culinaria e un’importante industria agroalimentare ed è quindi necessario, adesso più che mai, che i ristoranti siano in grado di raccontare e rappresentare al meglio il comparto produttivo locale e nazionale».
Elenco dei locali aderenti alla Giornata
Per l’elenco dei locali che partecipano all’iniziativa cliccare su Adesioni-Ristoranti.