Al Museo del Bijou di Palazzo Morando a Casalmaggiore, in provincia di Cremona, arriva una nuova, speciale, edizione di Gioielli di Gusto.
In esposizione Costume Moda Immagine di Milano nel 2015 in occasione di Expo dedicato al tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. La verrà inaugurata il 12 aprile e resterà aperta fino al 28 settembre 2025.
“Racconti fantastici tra ornamenti golosi” celebra quest’anno il decennale nel suggestivo spazio che conserva, racconta e valorizza un secolo di storia del costume e della moda dell’intero settore.
La mostra è un prezioso punto di incontro fra i mondi del “bijou” e quello del cibo, proponendo un’accurata selezione di favolosi pezzi d’autore da indossare per una riflessione sia seria, sia surreale e fantastica, sul rapporto tra jewelry e food.
“Gioielli di Gusto” è un evento promosso dal Comune di Casalmaggiore e dal Museo del Bijou, grazie al significativo contributo di Alimentis, Azienda specializzata nelle forniture per la ristorazione di alta gamma, ambassador dell’arte gourmet italiana.
Le delizie della tavola, nella loro espressione di ricchezza, prosperità e benessere, ripercorrono la storia del gioiello, dagli ornamenti antichi a quelli contemporanei in infinite creazioni griffate.
Uva, melograni, ananas, fragole, frumento, baccelli di pisello, funghi, pomodori, pasta, pesci, granchi, uova e selvaggina… senza dimenticare il mood “drink”, suggerito in maniera più o meno sfiziosa da anelli da cocktail e oggetti maschili come i gemelli da polso.
È da questo originalissimo concept che ha preso forma la mostra ideata e realizzata da Mara Cappelletti nel 2015 con il prezioso contributo delle curatrici Maria Canella (sezione Fashion), Mariateresa Chirico e Anty Pansera (sezione Contemporary) e impreziosita dagli allestimenti di Alejandro Ruiz, geniale designer di fama internazionale che ha saputo creare uno scenario poetico e delicato, composto di origami.
Gioielli di Gusto, dieci anni di storia
A distanza di dieci anni dalla sua “prima”, Gioielli di Gusto si presenta dunque al Museo del Bijou di Casalmaggiore in una nuova ulteriore veste, orientata sì al bijou storico e fashion, ma con nuove incursioni nel prestigioso ambito contemporaneo.
Quelle forme, quei colori che ispirano da sempre artigiani illustri e stilisti di moda, un’arte sopraffina, unita alla fantasia dei designer, grazie alla quale il cibo, svincolato dalla sua funzione principe, si trasforma in oggetto cult, particolare, divertente. Un’interpretazione che va dall’iconico all’ironico del prezioso bijou.
È questo il fil rouge di “Gioielli di Gusto” che mostra come il cibo sia da stimolo per la creatività, sottolineandone la sua valenza estetica e anche culturale.

Mara Cappelletti, Mara Cappelletti, ideatrice e curatrice della mostra Gioielli di Gusto
“Il tema food, spiega Mara Cappelletti, ideatrice e curatrice della mostra e Presidente dell’Associazione Culturale Stile e Storia, è proposto in maniera ricorrente negli ornamenti. Sia i ‘pezzi’ più preziosi, ma anche i bijoux vintage, quelli contemporanei e quelli della griffe della moda, hanno interpretato nel corso della storia e in modi diversi, il mondo della tavola. Con questa mostra abbiamo voluto esplorare e rappresentare tutti questi ambiti. Grazie all’appassionato lavoro di ricerca svolto, chi visiterà la mostra al Museo del Bijou, si immergerà in una serie di ‘racconti fantastici’, che accomunano il piacere estetico a quello del gusto”.
La mostra si snoda in un percorso che conduce il visitatore tra gli ornamenti più golosi, attraverso tre aree distinte.
Il gusto della moda: le ispirazioni gustose non mancano nella moda che spesso ricorre a frutti, gelati, dolci, bacche, pasta e persino uova per dare forma ai bijoux e agli accessori più divertenti. Moschino, Ferrè, Valentino, Missoni, solo per citarne alcuni, si sono rifatti al tema ‘cibo’ per realizzare le loro creazioni.
Il gusto contemporary: la sezione presenta una collezione di pezzi unici o realizzati in piccolissime serie, inerenti al tema, tra i più interessanti del panorama italiano e internazionale, frutto di un’accurata ricerca sulle forme e sui materiali. Tra questi i gioielli di Lucilla Giovanninetti, Angela Simone, Barbara Uderzo e Eleonora Ghilardi.
Il gusto vintage: questa sezione ospita una serie di bijoux appartenenti al periodo compreso dalla seconda metà dell’Ottocento fino agli anni Novanta del Novecento, con pezzi dei grandi bigiottieri internazionali come Trifari e italiani come Ornella Bijoux e Sharra Pagano, compresi i bijoux “golosi” che appartengono alla collezione del Museo.
Il Museo del Bijou di Casalmaggiore
Visitarlo permette di ammirare, nel giusto contesto, anche gli storici accessori appartenenti alla collezione del Museo: “I bijou a tema goloso hanno attraversato i secoli cambiando fogge, colori, materiali”, afferma Letizia Frigerio, conservatore del Museo del Bijou di Casalmaggiore; ancora oggi hanno un ruolo imprescindibile nell’abbigliamento e nella moda. Un’occasione unica per ammirare pezzi di altissimo valore ma anche per valorizzare forme originali, splendide e curiose del nostro patrimonio museale”.