Parole d’ordine: lavorazione manuale, qualità, valorizzazione del territorio!
Di cosa sto parlando? Della Galup, azienda leader in Italia e all’estero per la produzione di panettoni e di colombe. Sono stato invitato a visitare la linea di produzione, a partire dagli impasti, e finire nel confezionamento, nello stabilimento di Pinerolo (Torino) e mi sono reso conto immediatamente che qui le mani sono davvero in pasta!.

Stabilimento della Galup. Credits Andrea Di Bella
Cosa significa? Vuol dire che esistono pochi macchinari, che è sviluppata poca automazione lungo la linea di produzione, però c’è la mano dell’uomo (molte donne in verità Ndr) che ancora lavora, confeziona, mette lo spago alle colombe e ai panettoni, appende le etichette. E se pensiamo che siamo nell’era dell’Intelligenza Artificiale, tutto questo diventa quasi sorprendente.
Accorgersi che esistono grosse aziende dove l’artigianalità viene espressa, ancora, con orgoglio e come valore aggiunto, mi riempie di soddisfazione non solo, ma mi fa pensare che il lavoro di tante donne e di uomini (con parecchi giovani impegnati) è ancora una realtà, salvaguardando così un’occupazione che in moltissime aziende è ormai ridotta, sostituita da una robotizzazione spinta.
E allora evviva Galup e il suo management per avere scelto di lavorare in modalità tradizionale, tutelando il posto di lavoro di tante famiglie locali e portando avanti un discorso territoriale molto importante, strategico per l’economia di questa valle. Mantenere un marchio storico e importante sul territorio piemontese e in questi luoghi significa riaffermare un forte senso di appartenenza a questa terra.

Confezionamento manuale alla Galup. Credits Andrea Di Bella
Un’azienda che ha fatto la storia di questo territorio e che ribadisce la manualità nella lavorazione dei propri prodotti merita soltanto applausi. E non venitemi a parlare di sfruttamento e di poca attenzione nei confronti dei dipendenti, perché, durante il mio giro, ho potuto constatare un sacco di sorrisi e di gioia dipinti sui volti di tante giovani signore che sono riuscite a rispondere al mio saluto senza mai togliere lo sguardo dalle loro funzioni.
Profumo di colombe pasquali: era ancora febbraio ma qua e là si leggevano cartelli scritti a mano che indicavano anche mete lontane! Queste colombe sarebbero “volate” in alto, sopra gli oceani, avrebbero addolcito i palati di mezzo mondo.
Ma non solo Colombe e Panettoni!. La gamma Galup ormai è ricchissima di tantissimi prodotti: dalla tradizione all’innovazione, le golosità fanno ormai parte dell’essenza aziendale, dai piaceri quotidiani alle delizie di cioccolato e tante altre galuperie dell’arte pasticcera piemontese. Ed ecco, quindi, i Canestrelli, le Torte di Nocciole, i Baci di Dama, i Krumiri, le Paste di Meliga, le Uova al cioccolato e le Praline: gioielli del gusto che allietano le nostre ore del giorno e con materie prime di altissima qualità.

Galuperie in vetrina alla Galup di Pinerolo. Credits Andrea Di Bella
Un viaggio nella dolcezza, nella golosità piemontese, sorprendente per certi aspetti, ma anche emozionante… e sappiamo che le emozioni portano lontano… servono anche per costruire sogni… e di questi ne abbiamo tanto bisogno. E se sono dolci si chiamano felicità.
E dire che tutto partì tanti anni fa, nel 1922, da un’intuizione del panettiere di Pinerolo Monsù Pietro Ferrua. “A le propri Galup” dissero i piemontesi al primo assaggio. “è proprio goloso!”.
Oggi è tutto il mondo a pronunciare queste parole, ad assaggiare una bella storia italiana!.