E’ stato approvato nei giorni scorsi alla Commissione Bilancio del Senato un emendamento presentato dal Sen. Dario Stefàno che inquadra per la prima volta l’ Enoturismo in una cornice normativa propria e assolutamente nuova.
Per il presidente dell’Associazione Nazionale Città del Vino, Floriano Zambon “si tratta di un importante passo avanti per dare al turismo del vino ancor più solide basi operative. Adesso occorre che l’iter della proposta di legge sull’enoturismo, che questo emendamento in parte ha accolto, possa continuare per la sua definitiva approvazione. Il settore ha bisogno di questa legge perché i territori del vino possano esprimere al meglio tutte le loro potenzialità turistiche e di accoglienza”
Anche il Movimento turismo del vino esprime grande soddisfazione per l’emendamento che riconosce per la prima volta lo status giuridico-fiscale della pratica enoturistica.
“Un risultato raggiunto soprattutto grazie alla determinazione e alla perseveranza del senatore Dario Stefàno, che ha compreso le istanze e le opportunità di un fenomeno in grande espansione con un indotto turistico di quasi 3 miliardi di euro l’anno”; così ha commentato il presidente del Movimento turismo del vino, Carlo Pietrasanta, il quale auspica ora una rapida approvazione della Legge di Bilancio per portare a termine entro Natale un iter legislativo considerato di straordinaria importanza non solo per il settore ma anche per i fruitori dell’enoturismo.
Enoturismo, un passo importante per il settore
Sull’argomento si è espresso anche Paolo Castelletti, segretario generale dell’Unione Italiana Vini che ha affermato: “Siamo ad un passo dal riconoscimento normativo dell’attività enoturistica, un momento storico per il nostro Paese. L’emendamento inserito in finanziaria definisce il quadro fiscale e legislativo entro cui, finalmente, anche in Italia si potrà essere operatori enoturistici a tutti gli effetti.
Ringraziando il senatore Stefàno, il ministro Maurizio Martina e tutte le forze politiche che si sono impegnate a fondo per raggiungere questo risultato, Castelletti auspica un ultimo sforzo per la definitiva approvazione alla Camera per vedere approvato integralmente il disegno di legge sul turismo del vino che contiene altri elementi importanti per lo sviluppo di questa attività, strategica per il futuro dei territori e del comparto vitivinicolo.
Enoturismo, servirà la Scia al Comune
L’emendamento in Manovra prevede il via libera alle attività realizzate nei luoghi di produzione, come degustazioni, didattica, iniziative ricreative, visite in cantina e altro, per cui basterà presentare la “Scia”, segnalazione certificata di inizio attività, al comune di competenza; per l’attività le disposizioni fiscali previste saranno quelle contenute nella legge fiscale sull’agriturismo, mentre il regime forfettario dell’imposta sul valore aggiunto sarà applicato solo per i produttori agricoli che svolgono la propria attività nell’ambito di un’azienda agricola.
A tali attività saranno applicate le disposizioni fiscali contenute nella legge fiscale sull’agriturismo, la n. 413 del 1991, mentre il regime forfettario dell’imposta sul valore aggiunto sarà applicato solo per i produttori agricoli che svolgono la propria attività nell’ambito di un’azienda agricola (articoli 295 e seguenti della direttiva 2006/112/CE del Consiglio, del 28 novembre 2006).
Con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, da adottare d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni, saranno ora da definire linee guida e indirizzi in merito ai requisiti ed agli standard minimi di qualità per l’esercizio dell’attività enoturistica, che peraltro saranno omogenei su tutto il territorio nazionale.