È stato presentato ieri alla Fattoria Roceta di Rocchetta Tanaro, con un seguito in quel di Alessandria in serata, Rebarba, il vino frutto di un insolito quanto stravagante, innovativo e divertente progetto.
Rebarba è il risultato della collaborazione tra il cuoco astigiano Beppe Sardi e il maestro, compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra Peppe Vessicchio.
“Abbiamo scelto alcune barbere d’Asti docg che la cantina ci metteva a disposizione, ha detto Sardi, e le abbiamo “musicate” nella vasca di sei ettolitri, sotto gli sguardi piuttosto scettici dei tecnici e dell’enologo della Cantina. Stupore che è evaporato come neve al sole al momento della comparazione tra il campione di vino conservato prima del trattamento e quello ottenuto dopo l’intervento “musicale”.
Rebarba è il barbera d’Asti affinato in musica da Giuseppe “Peppe” Vessicchio che ha raccontato in modo divertito questa novità assoluta nazionale, una scommessa vinta assieme all’amico Beppe Sardi.
Rebarba, dalla vendemmia 2016
La nuova Barbera d’Asti Docg, vendemmia 2016, è firmata dalle Cantine Post dal Vin di Rocchetta Tanaro, 79 soci conferitori, cento circa ettari di vigneti, 85.000 bottiglie.
“Il maestro Vessicchio, ha affermato Giulio Porzio, presidente della cantina, ha prima fatto una prova su una nostra bottiglia di barbera e abbiamo visto che il vino armonizzato con la musica era più buono e piacevole, così abbiamo sposato questo stravagante progetto; sono già pronte quattromila bottiglie, mentre il vino per altre quattromila è in fase di trattamento “musicale”.
L’accompagnamento della banca musicale del paese fino alla sede della Cantina Post dal Vin, con le autorità municipali al seguito, per la degustazione di Rebarba, accompagnata da risotto al Barbera, carne cruda e tagliere di formaggi, sono stati una festa in piena regola, che è proseguita in serata ad Alessandria per la doppia presentazione-degustazione sempre accompagnata da risotto al Barbera, al “Barlicin”.
Rebarba, un nome, un programma
Il nome Rebarba è stato scelto da Vessicchio e il disegno sull’etichetta ricorda il volto del maestro napoletano.
“Dopo tre anni di risultati positivi, confermati da palati eccellenti in seguito a test dimostrativi, ha detto Vessicchio, la tecnica di “armonizzazione” del vino promossa e attuata da me in collaborazione con Michele Carone e Andrea Rizzoli è arrivata anche nelle terre del Barbera. Le nuove aggregazioni supramolecolari indotte da questo affinamento chiamato Freman, FREquenze e Musica Armonico-Naturale, sono riscontrate come migliorative del prodotto sotto vari aspetti, anche quello della digeribilità. Questa nuova condizione, ha affermato ancora il musicista, è anche testimoniata da strumentazioni usate in ambito fisico”.
Nel basso Piemonte l’originalità di Peppe Vessicchio e la sua musica non è una novità ed ha abituato i produttori vitivinicoli locali e la gente a queste genere di innovazioni, in quanto già in passato aveva utilizzato le musiche di Mozart tra i filari per tenere lontani oidio e peronospora dalle viti di nebbiolo nel territorio del Roero