“Investiamo nel nostro Pianeta” è il tema scelto per celebrare il 53o Earth Day, la giornata mondiale dedicata alla sostenibilità ambientale e alla salvaguardia del nostro Pianeta che si celebra appunto il 22 aprile.
FederBio non ha dubbi, il miglior investimento per tutelare la Terra è la transizione ecologica verso sistemi agroalimentari sostenibili e rispettosi degli ecosistemi. In linea con le politiche Ue che, con il Green Deal, le strategie Farm to Fork, Biodiversità e il Piano d’Azione europeo per il bio, si sono date l’ambizioso obiettivo di triplicare i terreni coltivati a biologico entro il 2030, riconoscendo i benefici ambientali sociali ed economici che l’agricoltura biologica può offrire, FederBio invita ad adottare stili produttivi più sostenibili e a scegliere un’alimentazione a base di cibo biologico, attenta alla stagionalità e alla prossimità di produzione, con un ridotto apporto di carne.
Il Rapporto “Study on the environmental impacts of achieving 25% organic land by 2030” di Nicolas Lampkin and Katrin Padel, recentemente presentato, delinea e quantifica i benefici – in termini ambientali, di mitigazione dei cambiamenti climatici, riduzione dell’inquinamento da azoto e miglioramento della biodiversità – che si otterrebbero con il raggiungimento del 25% di terreni agricoli biologici nell’Ue.
In particolare, sottolinea lo studio, le emissioni totali di gas serra sarebbero ridotte fino a 68 milioni di tonnellate di CO2 l’anno con una diminuzione del 15% delle emissioni totali di gas serra dell’agricoltura dell’UE-27, mentre la biodiversità aumenterebbe del 30% sui terreni agricoli biologici rispetto a quelli non bio.
Lo studio evidenzia, inoltre, che la conversione al biologico determinerebbe la riduzione del 90-95% dell’uso dei pesticidi, consentendo così di raggiungere un altro obiettivo ambizioso della strategia Farm to Fork: la diminuzione del 50% dell’utilizzo dei pesticidi chimici entro il 2030.
“Abbiamo solo una Terra e va tutelata – sottolinea Maria Grazia Mammuccini, Presidente di FederBio – Come attesta l’autorevole Rapporto Lampkin-Padel, la transizione agroecologica verso sistemi sostenibili e circolari come quello biologico contribuirebbe a ridurre significativamente l’inquinamento da azoto, a salvaguardare le risorse ecologiche e la biodiversità, mitigando contemporaneamente gli effetti sempre più devastanti del cambiamento climatico. Serve dunque un veloce cambio di paradigma sia nel modo di produrre che di consumare cibo. Scegliere bio significa salvaguardare le risorse naturali del Pianeta per le generazioni future, ecco perché riteniamo importante sensibilizzare a scelte alimentari amiche della Terra”.