Unicum è l’amaro che ha fatto la storia in Ungheria: distillato per la prima volta dal Dr. Zwack nel 1790, fu “battezzato” dall’Imperatore Giuseppe II che – come narra la leggenda – dopo averlo assaggiato lo definì “unicum”; da allora, la famiglia Zwack ne tramanda la ricetta, ancora oggi segreta.
Una storia di famiglia
La storia di Unicum e della famiglia Zwack è da sempre legata all’Italia, primo Paese per rilevanza dopo l’Ungheria. Da oggi, oltre all’iconico digestivo Unicum “sfacciatamente amaro”, si aggiunge Unicum Riserva, un prodotto la cui innovazione primaria risiede nel processo produttivo, con due distinti metodi di invecchiamento e l’aggiunta finale di Tokaji Aszu.
“Dopo quattro anni di collaborazione con Unicum”, afferma Claudio Giuliano, Marketing Manager Illva Saronno, “una nuova strategia di posizionamento e comunicazione ha portato ad una crescita di notorietà e di volumi a doppia cifra del brand. Ora abbiamo deciso di portare nei Ristoranti, enoteche e cocktail bar un progetto di eccellenza della famiglia Zwack: Unicum Riserva”.
“Siamo fieri di lanciare anche sul mercato italiano Unicum Riserva, un prodotto che nasce dalla visione di mio padre e dalla continua ricerca dell’eccellenza che contraddistingue la nostra azienda“, dichiara Izabella Zwack, Responsabile vini, Shareholder & Board Member Zwack di Unicum Plc.
L’invecchiamento nella botte ottantacinquenne
Nella prima fase, l’invecchiamento avviene nella botte più grande e antica delle cantine della storica distilleria di via Soroksari a Budapest; l’unica botte sopravvissuta alla Seconda guerra mondiale, che nel 2022 festeggia il suo ottantacinquesimo compleanno. Nel corso dei decenni, grazie alle erbe e alle spezie, il suo legno ha acquisito un rivestimento interno unico, denominato “miele nero”, caratteristica dominante dell’Unicum Riserva, che conferisce al liquore il suo carattere di base e la sua profondità.
Nella seconda fase dell’invecchiamento, Unicum viene trasferito nelle tipiche barrique Tokaji. Questo affinamento dona all’Unicum Riserva un carattere inimitabile, merito della botrytis, una muffa nobile grigio-bluastra che si forma sull’uva che nasce solo in terroir favorevoli, per via della nebbia che sale dai fiumi convergenti nel Tokaji e che è il segreto per la produzione del celebrato Tokaji Aszu.
Infine, il Tokaji Aszu della Cantina Dobogó di Izabella Zwack viene fuso nell’Unicum Riserva per esaltarne ulteriormente l’effetto sensoriale unico e intrigante. Una volta che il tipico sentore agrodolce dell’Unicum incontra la seducente essenza del Tokaji, Unicum Riserva diventa più morbido, risultando al contempo speziato e fruttato, con sentori di albicocca secca e un gusto fresco di erbe e menta.
Unicum Riserva è un incontro di expertise: nella famiglia Zwack, Sándor è un esperto di erbe e spezie, mentre Izabella una specialista di vini; Unicum Riserva fonde questi due saperi per creare un amaro inimitabile.
Il distillato ottenuto è il risultato di una ricerca in continua evoluzione nel mondo delle erbe, di come interagiscono fra di loro, con le botti che le accolgono e le maturano. E’ anche un incontro di saperi, che unisce due grandi tradizioni Ungheresi: l’amaro e il mondo del Tokaji Aszu.
“Storia, passione, esperienza, eccellenza della materia prima e saper fare, ci hanno portato al raggiungimento di un prodotto esclusivo: Unicum Riserva. Con Izabella abbiamo unito le nostre passioni per far convergere tutte le conoscenze che abbiamo acquisito nel corso degli anni: la mia expertise nella distillazione di erbe e spezie e l’attenta cura di uno dei vini più pregiati al mondo da parte di mia sorella Izabella” ha detto Sándor Zwack, COB, Zwack Unicum Nyrt, il quale, assieme alla sorella, rappresenta la sesta generazione della più nota famiglia ungherese di distillatori.