La riserva naturale Valle del Freddo è un’area naturale protetta che si trova nel territorio dell’Alto Sebino, in Val Cavallina, in provincia di Bergamo, nella fascia esterna delle Alpi Orobie, non molto distante dal Lago d’Iseo.
La riserva ha una particolarità tutta sua; da alcune “buche” nel terreno, dovute all’erosione glaciale, fuoriesce una corrente di aria fredda che consente, nonostante la relativa altitudine, tra i 350 e i 700 metri slm, lo sviluppo un cospicuo numero di specie vegetali tipiche degli ambienti alpini, un fenomeno studiato da decenni da parte di ricercatori ed esperti.
Dal 1983 la Valle del Freddo, lunga poco più di 600 metri, viene istituita come Riserva Naturale al fine di tutelarne il patrimonio geologico, vegetale e zoologico e da una decina d’anni l’area fa anche parte della rete ecologica di zone protette Natura 2000, a difesa della biodiversità, divenendo “Sito di importanza comunitaria”.
La riserva naturale è collocata all’interno del territorio comunale di Solto Collina e si estende su una superficie di circa 70 ettari, compresa tra il versante occidentale del Monte Nà, il corso del torrente Oneto e il lago di Gaiano.
L’origine di questa valle risale a 15-20.000 anni fa, all’epoca dell’ultima glaciazione; il ritiro del ghiacciaio ha lasciato materiale roccioso, macigni molto grandi e ciottoli di piccole dimensioni, che formano uno strato detritico di origine morenica, il macereto, che ricopre la dorsale del Monte Nà.
Valle del Freddo: temperature polari anche d’estate
Nel periodo invernale le correnti fredde entrano nelle buche per poi riaffiorare in superficie raffreddando le rocce sottostanti; persino in estate le temperature arrivano ad essere di poco superiori allo zero.
Se altrove il regresso del ghiacciaio ha lasciato campo libero a specie appartenenti al clima temperato, nel fondo della piccola valle il fenomeno delle correnti fredde ha creato invece un fragile microclima che ha permesso la sopravvivenza, fino ai giorni d’oggi, di flora di ambiente tipicamente alpina.
Valle del Freddo: un’oasi di pace e tranquillità
La fauna presente delle riserva non presenta specificità rispetto a quella caratterizzante le aree limitrofe, appartenenti alla medesima fascia altitudinale media delle Alpi Orobiche: i boschi ed i pascoli ospitano merli, verdoni, fringuelli, pettirossi, cinciallegre, averle, ghiandaie, upupe.
I boschi, a nocciolo e pino presenti, della valle favoriscono la presenza di specie piccoli mammiferi roditori, offrendo ospitalità a ghiri, moscardini, scoiattoli ed mammiferi di taglia maggiore come la volpe, la lepre e la donnola.
Oltre 160 le diverse specie botaniche individuate, di cui una trentina sicuramente di ambiente alpino.
All’interno della riserva sono numerosi i sentieri per gli escursionisti; molte anche le attività didattiche che vi si svolgono nel periodo estivo.