Comincia domani a Düsseldorf la tre giorni di ProWein 2025, uno degli eventi storici internazionali dedicati al mondo del vino e degli alcolici.
Come ogni anno, la fiera sarà il punto d’incontro tra produttori, importatori, distributori e professionisti del settore, pronti a confrontarsi sulle nuove tendenze, sulle evoluzioni di mercato e sulle strategie per affrontare un comparto sempre più dinamico e competitivo.

il sommelier Andrea Moscariello
In questa edizione di ProWein il sommelier Andrea Moscariello supporterà, in qualità di Brand Ambassador Italia, Freschi&Bufano Wine Merchant, un’agenzia che rappresenta eccellenze vinicole con grande passione e professionalità e che, nel corso dell’evento, sarà un punto di riferimento per chi cerca vini selezionati con cura in giro per il mondo, capaci di raccontare storie di territorio e qualità.
A pochi giorni di distanza dall’inizio di una delle fiere di settore più attese dell’anno, dunque, ecco alcune riflessioni di Andrea Moscariello su trend di mercato, vini no-alcol e aspettative.
Le tendenze del mercato del vino nel 2025
L’industria del vino sta vivendo una fase di grande trasformazione con trend che riflettono le nuove esigenze dei consumatori e l’evoluzione della domanda a livello globale. Questi alcuni aspetti chiave da tenere sotto osservazione in questa edizione di ProWein:
Sostenibilità e produzione etica – La sensibilità ambientale continua a guidare il mercato con un incremento di vini biologici, biodinamici e sostenibili. I consumatori sono sempre più attenti all’impatto della filiera produttiva, premiando aziende che adottano pratiche virtuose.
Bollicine e Rosé protagonisti – Il mercato delle bollicine non conosce rallentamenti, con un’attenzione crescente ai metodi classici e ai terroir emergenti. Anche il rosé conferma il suo ruolo da protagonista, con interpretazioni sempre più sofisticate e gastronomiche.
Vitigni autoctoni e unicità territoriale – L’interesse per i vitigni meno conosciuti e le espressioni autentiche dei territori è in forte crescita, con una ricerca costante di vini che raccontano una storia e hanno una forte identità.
Premiumization e investimenti nel vino – Il segmento dei fine wines continua a crescere, con un interesse crescente da parte di collezionisti e investitori. La qualità e l’esclusività sono sempre più premiate rispetto al semplice volume di produzione.
Digitalizzazione e nuovi mercati – Le vendite online e il ruolo dei social media stanno ridefinendo il modo in cui il vino viene comunicato e distribuito. Mercati emergenti come l’Asia e il Nord America si confermano strategici per la crescita del settore.
Il boom dei vini no-alcol: moda o evoluzione?
Uno dei temi più dibattuti a ProWein 2025 sarà senza dubbio il fenomeno dei vini no-alcol e low-alcohol, un segmento in forte espansione che sta dividendo il mondo del vino tra scetticismo e innovazione.
Il crescente interesse per prodotti a basso contenuto alcolico o completamente privi di alcol è legato a nuove tendenze di consumo, con un’attenzione maggiore alla salute, al benessere e alla moderazione. Se fino a pochi anni fa i vini no-alcol erano considerati un’alternativa di nicchia e poco qualitativa, oggi sempre più produttori stanno investendo nella ricerca e nelle tecniche di produzione per garantire esperienze sensoriali più soddisfacenti.
Resta da capire se questo trend rappresenta una vera rivoluzione o una moda passeggera. Personalmente, credo che la qualità sarà il fattore determinante: se i produttori riusciranno a mantenere identità, struttura e complessità anche senza alcol, allora potremmo assistere a una svolta importante nel mercato globale del vino.
Le aspettative su ProWein 2025
ProWein è sempre un momento di grande confronto e crescita. È l’occasione per scoprire nuove tendenze, stringere collaborazioni e capire come il mercato sta evolvendo a livello internazionale. Mi aspetto una fiera ancora più orientata verso la sostenibilità, la ricerca di qualità e l’innovazione ma soprattutto con un po’ di sprint in più rispetto alle ultime annate.
Sarà interessante osservare come i diversi mercati stanno rispondendo alle sfide attuali: dai cambiamenti climatici, che influenzano direttamente la viticoltura, alla crescente attenzione dei consumatori per vini con una forte impronta territoriale e produttori con valori ben definiti.