Al centro del Parco Regionale dei Colli Euganei, in provincia di Padova, c’è Torreglia, comune di 6300 abitanti circa, nota per essere uno dei principali centri di produzione dei vini Colli Euganei Doc e del liquore Maraschino.
Il paese è diviso in una zona pianeggiante con vari insediamenti industriali e artigianali ed una zona antica sul colle, ricca di edifici storici e bellezze artistiche e architettoniche.
La sua prossimità alle note stazioni termali di Abano, Montegrotto, Galzignano e Battaglia Terme ha sicuramente contribuito ha fare di Torreglia un punto di riferimento per i popoli che si sono avvicendati nel suo possesso, a partire dai romani che, probabilmente, l’hanno fondata.
Con la caduta dell’Impero Romano il colle su cui sorge il piccolo borgo va via via popolandosi, per sfuggire all’arrivo dei barbari; la cittadina viene cinta di mura con diverse torri d’avvistamento e difesa, determinando così con ogni probabilità l’origine del nome.
Gli ultimi periodi del primo millennio sono secoli bui per Torreglia e il territorio limitrofo; nel XIII secolo, con l’arrivo dei monaci benedettini, la situazione migliora grazie alle opere di bonifica del territorio paludoso circostante e alle coltivazioni di viti e ulivi sulle colline.
La successiva dominazione della Repubblica di Venezia ne sancisce la definitiva rinascita, anche grazie alla costruzione di diverse ville patrizie dei nobili veneziani e padovani; tra queste la Villa dei Vescovi, Villa Tolomei, Villa Ferri, Villa Verson, Villa Maluta, e Villa Medin che, in epoche successive, hanno preso il nome dei nuovi proprietari.
L’arrivo a Torreglia della nobiltà dell’epoca ha portato con sé anche quello di prestigiosi artisti: architetti, giardinieri, paesaggisti, oltre che tecnici agricoli che hanno contribuito a fare dei Colli Euganei il bellissimo territorio che oggi possiamo ammirare.
Lo sfruttamento delle acque termali dei paesi vicini produce cambiamenti anche in Torreglia, trasformandolo fin dall’inizio del ‘900 in un centro turistico e di villeggiatura.
Torreglia, tante cose belle da ammirare
Tra le cose da vedere la più importante è certo la cinquecentesca Villa dei Vescovi, che oggi fa parte dei beni del FAI, Fondo per l’Ambiente Italiano; realizzata dall’architetto Falconetto, con i suoi affreschi, i suoi giochi di ombre e luci, è stata certamente un’opera che ha ispirato il Palladio nelle sue costruzioni venete.
Particolarmente suggestivo è l’Albergo Torre, il primo a diventarlo a Torreglia, ad inizio ‘900, trasformando una villa-castello in stile liberty del tardo Ottocento.
Un altro punto di riferimento è il trecentesco Eremo di Rua, sull’omonimo colle, distrutto nel corso delle battaglie medioevali e ricostruito nel ‘500 dai monaci Camaldolesi che tuttora lo occupano; l’eremo, situato in una splendida posizione in mezzo al verde, è un’oasi di pace e di silenzio.
Nella piccola chiesetta con un campanile semplice e rustico all’interno del cortile la domenica si celebra messa, cui sono ammessi solamente gli uomini, essendo l’eremo un luogo di clausura e quindi non visitabile.
Di particolare interesse è anche il quattrocentesco Castelletto, situato su una collina percorsa da una strada che sale tra vecchi cipressi; oltre le mura e il cancello d’ingresso si entra in un bellissimo giardino all’italiana che circonda alcune case medioevali e la chiesa cinquecentesca e l’abitazione del capostipite della dinastia Aliprandi.
Altri luoghi di particolare interesse e suggestione di Torreglia e del suo territorio sono la Chiesa parrocchiale di San Martino, in frazione Luvigliano, famosa per una pala d’altare cinquecentesca ed una seicentesca Sacra Famiglia, mentre, non distante dal colle della Rua, si giunge al Passo del Roccolo, così chiamato per via della siepe eretta per la cattura degli uccelli migratori, località oggi raggiunta da molti visitatori e gruppi scolastici solo per il paesaggio suggestivo e l’interesse culturale e naturalistico.
Il Torresano di Torreglia
Torreglia ha un suo piatto tipico, la cui notorietà oltrepassa i confini del suo territorio; si tratta del “Torresano”, il colombo di torre cotto al forno, un piatto antico, per secoli riservato alle tavole dei nobili che lo allevavano nelle colombare poste sulle torri; questa portata è spesso presente sulle tavole delle famiglie di Torreglia e non manca mai nei menù dei ristoranti e delle trattorie euganee, così come ogni pasto non viene mai concluso con un bicchierino di Maraschino, prodotto tipicamente locale fatto con le ciliegie Marasche dei Colli Euganei ed esportato anche all’estero.