Tutto il mondo conosce Sulmona attraverso il suo prodotto più tipico e caratteristico, il confetto, che viene esportato in ogni angolo del globo.
La fabbricazione dei confetti iniziò a Sulmona nel millequattrocento e la tradizione è arrivata a noi trasmessa di generazione in generazione nelle varie famiglie del paese.
La Sulmona moderna sorge al centro della Valle Peligna, tra i torrenti Vella e Gizio, in provincia dell’Aquila, ed è attorniata dai monti della Majella.
Pillole di storia
Di origine antichissime, Sulmona ha subito tutte le vicende legate alla civiltà romana, alle sue guerre ed alle sue conquiste, delle quali rimangono numerose tracce sia nel paese che nella Valle Peligna.
In epoca medioevale con l’avvento dei normanni prima e degli angioini poi, la città venne arricchita di numerose opere civili e religiose, tra cui l’acquedotto, una seconda cerchia di mura, sei porte, l’ospedale, il Palazzo dell’Annunziata e l’eremo di Sant’Onofrio al Morrone, con la cella di fra Pietro da Morrone, meglio conosciuto come papa Celestino V.
Nel corso del XVI secolo si svilupparono la Scuola Orafa Sulmonese e l’industria della carta e delle stoffe preziose, la seta sermontina, seguite dall’artigianato legato alla costruzione di organi per le chiese e cattedrali.
Dopo il terremoto che nel 1706 la distrusse pressoché totalmente, Sulmona iniziò a riprendersi solo nel secolo successivo, anche grazie all’arrivo della linea ferroviaria tra Roma e l’Adriatico.
Sulmona, devozione, cultura e tradizioni
Diversi gli edifici di culto presenti in città, la maggior parte pesantemente restaurati dopo il terremoto di tre secoli fa; tra questi la cattedrale di San Panfilo del 1075, così come le architetture civili, come Palazzo Sardi, Palazzo Sanità, Palazzo Corvi o l’antico acquedotto e le tante porte costruite tra il 1300 ed il 1700.
La storia e la devozione della gente di Sulmona viene ripresa e manifestata nel corso dell’anno con numerosi eventi; tra le feste religiose c’è la Festa dei fuochi di San Giuseppe quando, a sera inoltrata, i vari sestieri della città accendono enormi cataste di legna in piazza, dando vita a uno spettacolo suggestivo, contornato da canti e balli tipici.
Così come i riti della Settimana Santa organizzati dalle confraternite cittadine dei Trinitari e Lauretani, la cui origine risale al Medioevo; inoltre, in estate si svolge in due giornate, la “Giostra Cavalleresca” dove cavalli e cavalieri dei rioni cittadini si contendono il Palio, un dipinto realizzato ogni ann da un artista di fama mondiale.
Ma Sulmona è anche cultura, con il suo “Sulmonacinema”, festival del giovane cinema italiano ed i concorsi di arte contemporanea, musica lirica e d’autore, che richiama in città un pubblico appassionato e competente.
I confetti di Sulmona
Oltre che per le sue iniziative, Sulmona è oggi famosa in Italia e all’estero soprattutto per la produzione di suoi confetti artigianali, la cui anima è formata da una mandorla intera di Avola sgusciata e pelata, rivestita da strati di zucchero sovrapposti per successive bagnature; la superficie esterna è liscia, bianca, o colorata, con riflessi porcellanati.
La gastronomia tipica di Sulmona
Oltre al confetto, l’agricoltura sulmonese e della Valle Peligna comprende anche l’aglio rosso di Sulmona, prodotto unico in Italia per il colore rosso vinoso delle tuniche e per il sapore particolarmente intenso.
In cucina, accanto agli immancabili maccheroni alla chitarra conditi con sugo d’agnello, alle sagne e fagioli, agli arrosticini con la carne di pecora o d’agnello, vi sono alcuni piatti particolari e locali, come le zolle dell’aglio lessate in insalata o sott’olio, i fiori di zucca in pastella e fritti.
Tra i dolci, non ci sono solo i confetti, ma anche torroni artigianali, i natalizi scarponi e ceci ripieni, i fiadoni, dolci al formaggio pecorino del periodo pasquale e la regina dei dolci, la cassata sulmonese.