Una delle più belle città di impianto medioevale del centro Italia è Spoltore, in provincia di Pescara, placidamente adagiata su una collina che domina dall’alto il corso e le vallate dei fiumi Pescara e Tavo, poco distante dalla costa adriatica.
Città di origini romane, Spoltore ha mantenuto nel suo centro storico le caratteristiche architettoniche del ‘400 e ‘500, quando il borgo iniziò ad espandersi, passando da una signoria all’altra fino all’Unità d’Italia.
Il borgo faceva parte del gruppo delle quattro città vestine più importanti per il commercio e non solo; infatti essendo ben collegata, e vicina al mare, subì varie incursioni e saccheggi da parte dei saraceni, per cui i signori dell’epoca la fortificarono costruendovi il “castello” intorno al quale vennero erette mura possenti e difficilmente espugnabili.
La città del farro
Lo stesso nome della cittadina, Spoltore, che oggi raggiunge quasi i 18.000 abitanti, sembra derivare dal tedesco “Spelt”, cioè farro, la cui coltivazione probabilmente introdotta dai longobardi un tempo era diffusissima nel territorio circostante, probabilmente un componente immancabile nella dieta dei suoi abitanti, oltre che nel commercio con i borghi vicini.
Il suo centro storico medievale è caratterizzato da una viabilità tipica, con le strette “rue acquarie” destinate allo smaltimento delle acque piovane e di quelle sporche, che si trovano un po’ ovunque negli antichi quartieri di Sant’Antonio, Santa Maria, San Pietro e San Giovanni, che formano Spoltore.
Fanno parte del Comune diverse zone e frazioni: Villa Raspa, poco distante da Pescara, Santa Teresa si trova nella zona opposta del paese, mentre Caprara d’Abruzzo è una frazione molto caratteristica.
Nel borgo vi sono due chiese principali: San Panfilo fuori le mura e San Panfilo dentro le mura; la prima era una “grancia” di epoca medioevale; è nata come una semplice costruzione in cui il paese potesse conservare derrate alimentari e dove potesse mettere al riparo i propri attrezzi agricoli e la popolazione durante i saccheggi ricorrenti.
Nel ‘600 la sede principale fu spostata nel centro del paese, diventando “San Panfilo dentro le mura”, la chiesa che è oggi la più importante, mentre la chiesa di San Panfilo fuori le mura fu affidata ai Frati Osservanti Minori conosciuti anche come “zoccolanti” perché come segno d’umiltà calzavano in qualunque stagione gli zoccoli, che l’arricchirono con oggetti d’arte barocca e con affreschi.
Spoltore, gli eventi di rilievo
Tra le manifestazioni che si organizzano a Spoltore ve ne sono un paio di particolare suggestione; la prima si chiama “Lo Scucchie” un antico gioco di origine contadina che si fa con uova variopinte.
L’altro è invece quella della cosiddetta “Madonna che corre”, anch’essa una tradizione pasquale antichissima, dove le varie confraternite locali si fanno in quattro per mettere in mostra la propria religiosità nel corso della settimana santa.
E poi la Rassegna internazionale del Folklore e lo Spoltore Ensemble, una manifestazione artistico culturale in cui Spoltore diviene “Città Palcoscenico” dove, teatro, danza, musica, arte visiva sono rappresentati direttamente nelle piazze e nelle strade, con il pubblico interagente con gli stessi artisti.