Al centro dell’Umbria, ai piedi del monte Subasio, in un territorio suddiviso tra montagne, colline e sottostante pianura, c’è Spello, uno dei borghi più belli d’Italia.
Di origini antichissime, Spello fu una fiorente città romana la cui presenza è tutt’ora visibile nelle mura e le porte augustee, Porta Venere, Porta Consolare e Porta Urbica, nelle terme e nei resti dell’ anfiteatro.
Le successive invasioni barbariche ridussero la cittadina ad una misera borgata, che si risollevò solamente nel periodo alto medioevale, quando le varie famiglie nobiliari vi costruiscono prestigiosi palazzi, chiese e conventi, tra cui il Palazzo Comunale, la Colleggiata di Santa Maria Maggiore, la Chiesa di Sant’Andrea, la millenaria chiesa di San Claudio ed altri edifici di notevole interesse.
Tra l’altro in alcune delle chiese di Spello, che conta circa 8000 abitanti, si possono ammirare alcune pregevoli opere del Pinturicchio, in particolare gli affreschi della Cappella Baglioni, in Santa Maria Maggiore.
Spello, un borgo tranquillo e pieno di fascino
Spello è una cittadina da visitare tutta a piedi, percorrendo i vicoli lastricati di sanpietrini dove scoprire le piccole caratteristiche botteghe, passare sotto gli archi che uniscono i palazzi, fermarsi nelle piazzette per ammirare il panorama delle colline vicine.
La passeggiata per questo borgo, che arriva fino al Belvedere di Posterula, punto più alto dell’ abitato, è all’insegna della tranquillità, della pace e della spiritualità; ovunque, nei negozietti e nei tanti ocali, si è accolti col sorriso sulle labbra.
Al centro della verde Umbria
Il terreno circostante Spello è fertilissimo; qui si coltivano cereali, viti e soprattutto olivi; l’olio extravergine d’oliva di Spello è una risorsa economica importantissima per la città, con una produzione rilevante sia sotto l’aspetto qualitativo che quantitativo.
Anche il turismo, soprattutto il “turismo verde” che negli ultimi decenni ha caratterizzato il territorio umbro, è una voce rilevante dell’economia locale.
Nel territorio di Spello vi sono molti agriturismi, b&b e dimore rurali sparse per le colline, in mezzo agli uliveti ed ai vigneti, dov’è possibile anche trovare tanti prodotti della gastronomia tipica umbra, ricca di tantissime cose e gusti.
Una cucina sopraffina
L’affermazione “a Spello si mangia bene” non è una frase retorica, ma pura verità; il ricco patrimonio di storia e tradizioni è stato trasferito anche ai prodotti tipici, spesso garantiti dalla filiera corta che gli spellani hanno saputo creare; da provare la tipica Crescia, il prosciutto di cinghiale, le tante varietà di formaggi, i ceci piccini e le lenticchie, ma anche il Brustengolo, un classico pane povero con frutta secca, la Ciaramicola e i Crostini alla norcina, le Olive nere con buccia d’arancia, gli spaghetti al tartufo nero o gli Umbricelli.
Tra le tante iniziative che richiamano in città moltissimi turisti, tra cui la “Festa dell’Olivo e Sagra della Bruschetta”, ed anche “Hispellum”, la rievocazione storica dell’epoca romana, l’Infiorata del Corpus Domini è certamente quella più importante, quando la veglia notturna si trasforma in una festa collettiva in attesa che il sole della mattina sveli le bellissime opere d’arte realizzate dagli infioratori lungo i vicoli della città.