Nello spettacolare paesaggio della verde Val Passiria, all’imbocco della strada che conduce al Passo Giovo, c’è San Leonardo, tremilacinquecento abitanti circa, che con le sue frazioni fa parte del Parco Naturale del Gruppo di Tessa.
La storia di San Leonardo si inserisce in quella di questa valle dominata dalla natura è vecchia quasi quanto l’umanità stessa, ben prima dell’arrivo delle truppe romane, che vi costruirono una strada di collegamento che portò nella vallata nuovi commerci ed incremento dell’agricoltura e dell’allevamento.
In epoca medioevale San Leonardo segue la sorte dell’intero territorio di confine, con la costruzione di Castel Giovo, su una collina sopra il paese, oggi un’imponente rovina di cui rimane la torre diventata un piccolo museo che racconta la storia del castello, della giustizia in Passiria, dei masi scudo, dei Signori della Passiria e dei Conti Fuchs che l’anno governata.
In paese c’è la millenaria Chiesa parrocchiale di San Leonardo, con l’altare maggiore in stile neogotico, il fonte battesimale di Andreas Hofer in marmo bianco e le preziose pitture murali sopra la porta della sagrestia.
Andreas Hofer fu un militante tirolese per la libertà che nei primi anni dell’800 guidò i valligiani schützen nella lotta contro le truppe bavaresi; a San Leonardo c’è ancora la sua casa natale e la sua locanda, il “Sandwirt”; la sua memoria e la sua figura sono rappresentate in vari modi.
Andar per malghe
Oltre alla trecentesca chiesa di Sant’Ippolito a Glaiten poco fuori del paese c’è la vecchia Malga di Pfistrad, a 1350 metri slm, trasformata in museo vivente dell’alpeggio.
La Malga di Pfistrad è probabilmente la più antica costruzione in legno del Sudtirolo, dove e i visitatori entrano in contatto con aspetti della vita e dell’economia tipici dell’alpeggio nonché con lo stile abitativo medievale.
È un complesso tipico della Passiria, il maso a più edifici che presenta, oltre all’abitazione e al fienile, molte altre costruzioni accessorie: mulino, fucina, forno, granaio, follatrice per il loden, postazione con arnie. I fabbricati rischiavano la demolizione, quindi sono stati ricostruiti come in originale nell’area museale all’aperto.
I masi a più edifici sono sorti quando lo stile di vita delle generazioni passate era autarchico, uno stile che non è poi così lontano.
La malga è raggiungibile a piedi con una passeggiata della durata di un’ora e mezza; nei mesi estivi è in piena attività e viene ancora utilizzata per l’alpeggio del bestiame.
La miniera più alta d’Europa
A Monteneve c’è la miniera più alta d’Europa, ad oltre 2000 metri slm; attiva fin dal duecento, vi si estraeva zinco e piombo; è possibile effettuare escursioni sotterranee a piedi o con un trenino che percorre alcuni tratti degli oltre 150 km di gallerie e pozzi dove lavoravano oltre mille “canopi”, com’erano chiamati i minatori dell’epoca medioevale.
A San Leonardo sono tante le manifestazioni organizzate per varie ricorrenze religiose o storiche, che sono occasione per sfoggiare i costumi tradizionali locali, che hanno grande importanza negli usi e nei costumi dei valligiani sudtirolesi.
Così come sono occasione per sfoggiare tutta la tradizione gastronomica della cucina locale, fatta di piatti sostanziosi e raffinati, dove dominano le erbe aromatiche, lo speck, i tanti formaggi, i panini coperti di semi ed i dolci più caratteristici tra cui spicca il classico Strudel, senza dimenticare i profumati e gradevoli vini, vanto del Sudtirolo.