Situato su una piccola collina del potentino, Noepoli, un migliaio di abitanti, è un paese di antiche origini preromaniche, come testimonia la necropoli ritrovata poco distante.
La storia romana passa senza lasciare tracce visibili; in epoca medioevale, dopo il mille, Noja, com’era chiamata, faceva parte della contea di Chiaromonte e rimase infeudata fino al XV secolo, diventando un centro strategico della vallata del Sarmento, col suo castello e la fortificazione del borgo.
I secoli successivi videro il borgo passare da una signoria all’altra, una delle quali impose agli abitanti la pratica dello “jus primae noctis” nel cosidetto “Palazzo del Piacere”, uno dei primi e rari bordelli della Lucania.
Solo con l’Unità d’Italia, Noja, che significava “terra umida e grassa adatta al pascolo”, cambio il proprio nome in Noepoli, che significa “città nuova” nella lingua greca.
Noepoli, la città vecchia e il borgo nuovo
Infatti la cittadina si divide in due parti: la città vecchia, intorno al suo castello e il borgo nuovo, detto Casale; il primo, in alto sul colle, è fortificato con due porte di accesso, ha un impianto urbano tipicamente medioevale con abitazioni di architettura massiccia; il secondo, ai piedi del colle, ha case più piccole e più moderne, prive di ornamenti.
Il castello quattrocentesco, oggi sede del municipio, con un bel portale in pietra e la sua “Torretta”, oltre al suo contemporaneo Palazzo del Piacere, sono gli edifici civili più rilevanti di Noepoli:
L’antica Chiesa della Visitazione della Beata Vergine Maria, con le sue seicentesche statue lignee e la quattrocentesca il fonte battesimale, è invece l’edificio religioso più importante; nel quartiere inferiore c’è invece la Chiesa di Maria SS. del Rosario, che risale al ‘500.
Fuori dal paese, in località Calorio, sulla parete esterna di una casa colonica, incastonato in una nicchia di pietra e tufo, c’è un un Cristo del XV secolo, mentre in prossimità del torrente Rubbio sono visibili i ruderi del monastero baronale di S. Maria della Saectara, sorto a cavallo del millennio.
Diverse le manifestazioni che vi vengono organizzate, come la Festa di Sant’Antonio con una suggestiva processione nelle vie del paese della statua del Santo; la festa patronale della “Madonna di Costantinopoli”, con la benedizione delle “gregne”, tronetti alti circa un metro e rivestiti di spighe, portati in testa dalle donne del paese durante la successiva processione; la festa della “Madonna del Rosario”, sempre con fiera e processione, a testimoniare la grande devozione della popolazione noiana.
Durante le manifestazioni e le fiere sono sempre presenti bancarelle con i prodotti tipici noiani e lucani, come i salumi di Noepoli: la Lucanica, un insaccato piccante di antichissima tradizione, lievemente affumicato; la Soppressata, il salume più tipico e la pezzenta, una salsiccia povera fatta con le parti di scarto di maiale, vitello, agnello e castrato, cui vengono mescolati anche ad aglio, peperoncino e varie spezie, senza dimenticare gli ottimi vini locali, rosati e rossi, a partire dall’Aglianico locale.