A pochi chilometri dalle placide acque del lago vulcanico di Bolsena, nella parte nord della provincia di Viterbo, lungo la storica Via Cassia, sorge Montefiascone, a 640 metri s.l.m.
La città, con oltre 12.000 abitanti, è posta in cima ad un colle in una posizione privilegiata con un paesaggio bellissimo, che va dal Mar Tirreno alla Maremma, dai Monti dell’Umbria ai Cimini, dai Monti della Tolfa alle isole Martana e Bisentina nel lago.
Il colle, completamente ricoperto di orti, uliveti, vigneti di Moscatello, è stato abitato fin dall’antichità: numerose sono le testimonianze della presenza etrusca e romana, ma tracce di insediamenti più antichi sono state rinvenute in riva al lago e verso il capoluogo provinciale.
Una storia importante
Trovandosi su una fondamentale via di comunicazione verso il nord lungo la Via Francigena, i signori di ogni epoca che hanno dominato su queste terre ne hanno predisposto fortificazioni e mura di difesa.
Dal 1000 al 1500 Montefiascone ha ospitato più di trenta Papi, che vi soggiornarono per periodi più o meno lunghi, vi convocarono parlamenti o vi si recarono per i soggiorni estivi, abbellendo la cittadina e facendo erigere chiese, conventi e monumenti, come la grande Cattedrale di S.Margherita, visibile da ogni parte della città, la cui maestosa cupola è terza in Italia per diametro interno, dopo S.Pietro a Roma e S.Maria del Fiore a Firenze.
Dell’XI secolo è invece la Basilica romanico-gotica di S.Flaviano, composta da due chiese sovrapposte ed orientate inversamente.
La grande e possente Rocca dei Papi, con alte mura, che nel medioevo divenne meta privilegiata di papi che, costretti a scappare dalla Roma assediata, la scelsero quale meta del loro esilio, spicca maestosa nel panorama cittadino.
Per otto secoli dello scorso millennio, dunque, Montefiascone è stato uno dei più importanti centri della chiesa, ospitando nelle sue rocche e palazzi, anche principi, re, regine e grandi dignitari dei vari potentati italiani ed europei.
Dopo l’annessione al Regno d’Italia, Montefiascone vide una certa rinascita, vennero ristrutturati molti edifici e palazzi, costruite fogne, strade e l’acquedotto del Cimino, tanto che venne definita da molti la “perla dell’Alto Lazio“, divenendo meta di villeggiatura nei primi decenni del nostro secolo.
La vocazione di Montefiascone e delle colline circostanti per il vino ha radici antiche; una storia narra che il principe prussiano Giovanni Deuc detto Defuk, amante del vino, nel 1111 abbia incaricato un servo di cercare per lui i migliori vini italiani; costui partì per questa ricerca e per far capire al suo padrone che era stato in quel paese e che vi si trovava del buon vino, scriveva sulla porta della locanda “Est!”, che voleva dire “c’è”.
Il principe prussiano apprezzò enormemente questo vino e ne abusò fino a morirne; venne sepolto nelle basilica di San Flaviano, dove ancora oggi si trova la sua tomba, e prima di morire espresse il desiderio che ogni anno nella ricorrenza della sua morte venisse versato del vino sulla sua tomba.
Tante le manifestazioni legate al vino
Da questa vicenda è nato il corteo storico di “Montefiascone Medioevale” e la manifestazione “Fiera del Vino”, che si svolge dal 1958 ogni anno nel mese di agosto diventando l’evento più importante del turismo locale.
Altra importante manifestazione, che richiama sempre il prodotti di punta della zona, è “Est Film Festival”, che richiama appassionati da tutt’Italia.
Montefiascone, come ogni zona d’Italia, ha i suoi prodotti tipici, le sue specialità, le sue ricette segrete, note solo a pochi del paese: vini, insaccati, dolci, olii, vini, ma anche primi, secondi di carne e pesce, vini, bianchi, rossi, rosati, birre tipiche, dolci, grappe e distillati.
L’enogastronomia tipica della Tuscia
Tra questi rivestono particolare importanza l’olio extravergine d’oliva ed il vino, appunto, l’Est!Est!Est! che si ricava dalle uve Moscatello, ma anche i prodotti caseari come il caciocavallo tipico del viterbese, un formaggio a pasta filata dura stagionato da 30 giorni fino a 6 mesi ottenuto con l’impiego di latte vaccino al 100%, di sapore da dolce ad intenso e piccante quando molto stagionato.
Tra i piatti tipici del colle di Montefiascone, ma un po’ in tutta la Tuscia, troviamo tra i primi i Frascarelli di acqua e farina; la Panzanella; i pici o la scafata, una minestra con le fave, la cipolla, i pomodori ed il guanciale tagliato a dadini.
Tra i secondi, troviamo l’immancabile “Abbacchio alla cacciatora”, magari condito con olio all’alloro e pepe nero, accompagnati da un contorno di carciofo romanesco o lenticchie, conditi con olio extravergine d’Oliva Tuscia Dop, per chiudere con un dolce caratteristico, le Tisichelle, ciambelline dure ricoperte da semi di anice, da inzuppare nel vin santo ma ottime anche con l’Est!Est!Est!.