Luino, nella parte lombarda del Lago Maggiore, in provincia di Varese a pochi chilometri dal confine italo-svizzero, adagiata sulle acque placide del lago, con alle spalle i dolci declivi delle prealpi, ancora oggi conserva l’immagine che ne ha avuto Hemingway arrivando in battello.
Sbarcando sul porticciolo, sembra di calarsi in un set cinematografico, magari tratto da un racconto di Piero Chiara o Vittorio Sereni, due luinesi doc che hanno descritto l’atmosfera locale pigra e lenta dei decenni anteguerra.
Luino, antico borgo medioevale
Il paese ha origini antiche; durante il Medioevo fu contesa da potenti famiglie milanesi e comasche contro le quali si batté a lungo in difesa della propria autonomia comunale.
Il suo centro storico, il “rione dei mercanti”, conserva palazzi signorili, alcuni con cortili interni porticati, a testimoniare come i commerci in queste vallate di confine erano un elemento fondamentale dell’economia dell’epoca, dato che il paese era punto di transito praticamente obbligato.
Tra i monumenti religiosi degni di nota, la Chiesa prepositurale di San Pietro e Paolo; la Chiesa di San Pietro, con una pala d’altare di notevole fattura; la Chiesa di San Giuseppe, con un seicentesco organo tardobarocco restaurato ai primi del ‘900.
Luino, il lungolago
Il lungolago di epoca napoleonica/austriaca attira i turisti per una lunga passeggiata che parte dal “porto vecchio”, su cui si affaccia la piazza della Libertà, creata con terrazzamenti fin dal 1500; da qui partono le passeggiate nel verde, tra giardini e monumentali alberature.
Per il clima, per la morfologia del territorio circostante, per i giardini e per i parchi, Luino è la tipica cittadina rivierasca di un lago mediterraneo; qui i turisti arrivano fin da fine ‘800, quando fu inaugurata la ferrovia che, oltre al turismo, diede sviluppo anche alle attività industriali.
In quei decenni infatti Luino era una città fortemente industrializzata soprattutto nel settore tessile, grazie all’abbondanza di acqua; dopo che questo tipo di industria ha subito una fortissima crisi, la maggior parte del aree industriali sono dismesse ed un processo di riqualificazione si prospetta lungo e lento.
Per i turisti, sono stati approntati bellissimi percorsi panoramici tra il verde rigoglioso di ville e giardini con ampie visuali panoramiche sul lago Maggiore: dal golfo di Luino a nord con la millenaria Canonica di Bedero al golfo Borromeo a sud, col monte Mottarone e Pallanza.
Un mercato ultracentenario
Se oggi il turismo e l’artigianato ad esso legato è il fulcro dell’economia locale, un tempo era la pesca nel lago, lo sfruttamento dei boschi, l’allevamento e l’agricoltura praticata sui caratteristici terrazzamenti della montagna, a dare sostentamento ai luinesi.
Uno degli appuntamenti da non perdere è il mercato storico del mercoledì, che si tiene in paese fin dal 1541, per il quale giungono numerosissimi compratori italiani e stranieri, a volte anche decine di migliaia.
Una delle specialità gastronomiche della cittadina lacustre è il lavarello carpionato, un pesce di lago di taglia medio-piccola, servito freddo come vuole l’antica ricetta.