La Val di Lei è una valle italiana situata nel comune di Piuro, nella provincia di Sondrio, in Valtellina, che per un brevissimo tratto è posta anche sotto sovranità svizzera.
Si trova ad un’altezza di circa 2000 metri ed è lunga 15 km. È l’unica valle alpina italiana che appartiene al bacino idrografico del Reno. Delle acque del lago artificiale posto sul fondo della valle è immissario ed emissario il Reno di Lei.
Una valle disabitata
Attualmente la Val di Lei è disabitata e viene usata come alpeggio d’estate, dove i malgari producono anche dei pregiati formaggi, mentre d’inverno, dopo la transumanza a valle di migliaia di pecore, capre e bovini, è possibile sciare sul versante del Pizzo Groppera che scende verso la valle stessa. Le piste da sci che qui si trovano fanno parte del comprensorio di Madesimo.
I monti principali che contornano la valle sono: il Piz Timun – 3.209 m; il Pizzo della Palù – 3.179 m; il Pizzo Stella – 3.163 m; il Cima di Lago – 3.083 m; il Piz Bles – 3.045 m; il Pizzo d’Inferno – 3.026 m; il Pizzo Mater – 3.025 m ed il Pizzo Groppera – 2.948 m.
La valle, per lo sfruttamento come pascolo, fu acquistata dal comune di Piuro già nel 1462. L’intera Valchiavenna fu poi occupata dai Grigioni, successivamente uniti alla Svizzera, ma nel 1797 chiese, insieme alla Valtellina, di far parte della Repubblica Cisalpina, e nel 1814/15 il Congresso di Vienna confermò il passaggio al Regno Lombardo-Veneto, in deroga al principio di legittimità. La definitiva conferma del confine di stato con l’inclusione della Val di Lei nel Regno d’Italia avvenne nel 1863.
La diga e il lago
Dopo la seconda guerra mondiale una società con interessi misti italiani e svizzeri chiese le autorizzazioni per lo sfruttamento idroelettrico. Ci fu però l’opposizione delle autorità militari elvetiche, perché un crollo o un attentato alla diga avrebbe provocato gravissimi danni alla popolazione svizzera della Val Ferrera e della Val Schons.
Dopo una lunga trattativa tra i due governi la soluzione fu trovata in un accordo internazionale. L’Italia cedette alla Svizzera una striscia di terreno di circa mezzo km2, sulla quale costruire la diga, ottenendo in cambio una porzione equivalente di territorio poco più a nord. Si ha perciò una linea di confine molto curiosa: il lago artificiale alimentato dal Reno di Lei è in territorio italiano, mentre la diga è in territorio svizzero, nel territorio del comune di Ferrera.
Vie di comunicazione
La valle è raggiungibile con la macchina solo attraverso la strada che la collega con il comune svizzero di Ferrera (GR), mentre dall’Italia si può giungere fin qui solo a piedi, superando il passo Angeloga o uno degli altri passi minori che separano la Val di Lei dalla valle Spluga.
Anticamente era in funzione una funivia che partiva dal comune di Campodolcino, in frazione Tini e, attraversando il Pizzo Stella, portava soprattutto gli operai in Val di Lei.