Nel centro Italia, in provincia di Roma, c’è un posto noto in tutto il mondo perché è sede di periodi di riposo dei Papi; si tratta di Castel Gandolfo, un piccolo borgo nell’area dei Castelli Romani, sulle rive del Lago di Albano.
Il territorio che circonda lo specchio d’acqua è stato frequentato fin dalla preistoria; sulle sue sponde sono stati rinvenuti infatti numerosi reperti archeologici di diverse epoche storiche; sul fondo non sono rari i reperti che risalgono all’epoca romana, quando sul lago venivano svolte le “naumachie”, spettacoli sotto forma di battaglie navali.
Un cratere vulcanico
Il lago di Albano si è formato all’interno di un cratere vulcanico ormai spento; i suoi bordi interni sono infatti formati da detriti di falda, mentre il versante orientale è caratterizzato da valloni schoscesi scavati dalle acque che scendono dal monte Cavo.
Tra le sue caratteristiche vie sono le spiaggette, in parte formaste da ghiaia ed argilla alluvionale, ed in parte da sabbia nera formata dalle rocce di origine vulcanica che sovrastano il lago.
Diversamente dagli altri laghi vulcanici, come quelli di Bracciano, Bolsena e altri, che sono generalmente di forma circolare, il lago di Albano è di forma ovale, con pendii molto ripidi nella parte meridionale e solo leggermente più addolciti in quella opposta.
Alimentato da falde sotterranee
Non vi sono corsi d’acqua che lo alimentano, così come non vi sono suoi emissari; il lago viene alimentato da falde sotterranee mentre i prelievi avvengono artificialmente con prelievi d’acqua destinata prevalentemente all’agricoltura del territorio circostante.
Trovandosi non molto distante dalla capitale, il lago di Albano è sempre stato un punto di interesse della nobiltà legata allo stato pontificio, fin dal medioevo, quando vennero fondate alcune abbazie ad Ariccia e Castel Gandolfo.
All’inizio del Novecento le cittadine dei Colli Albani si proposero come luogo di villeggiatura a due passi di Roma, ed il lago iniziò a subire alcuni mutamenti radicali; il bordo settentrionale del cratere iniziò a popolarsi di villini e vi arrivò anche la ferrovia.
Castel Gandolfo, la villeggiatura dei Papi
Il paese più importante del lago è Castel Gandolfo, abitato fin dal X secolo, e sede del Palazzo Pontificio, dove fin dal tempo di Papa Urbano VIII i pontefici si recano per brevi periodi di villeggiatura.
Molti papi frequentarono nei secoli successivi Castel Gandolfo, progressivamente ampliando il complesso pontificio, ed arricchendolo di notevoli opere d’arte, come la Collegiata di San Tommaso da Villanova del Bernini.
All’interno del perimetro delle Ville Pontificie, che è riconosciuta come zona extraterritoriale della Città del Vaticano, si trovano la Specola. l’osservatorio astronomico situato sopra al Palazzo Pontificio ed i ruderi della parte residenziale della grande villa di Domiziano.
Albano Laziale è l’altro centro importante del lago; il suo centro storico sorge sugli antichi accampamenti militari romani; in epoca medioevale, dopo un lungo periodo feudale, passò sotto il dominio diretto della santa sede, con la fondazione di importanti istituzioni culturali e la costruzione di numerose ville e residenze gentilizie.
Nella parte meridionale del lago c’è invece Ariccia, cittadina di origini romane sorta di fatto nel ‘400 poco distante dall’antica acropoli di Vallericcia; in epoca rinascimentale il paese fu arricchito da notevoli opere architettoniche, come la Collegiata di Santa Maria Assunta, il santuario di Santa Maria di Galloro e di Palazzo Chigi, la barocca Piazza di Corte, dove si vede la mano del Bernini.
la Repubblica di Rocca di Papa
Sulle pendici di Monte Cavo, c’è invece Rocca di Papa, che a metà dell’800 fu sede di una singolare esperienza rivoluzionaria in polemica con la dominazione feudale e pontificia, nota come “Repubblica di Rocca di Papa”, oggi importante centro di villeggiatura alle porte di Roma, dotato di alberghi, ristoranti e servizi.
Circondato dal Bosco Ferentano, invece, è il piccolo borgo di Marino, i cui campanili del centro storico svettano sopra le chiome degli alberi che circondano il paese, noto per la sua fiorente attività vitivinicola e per la sua Sagra dell’Uva, la prima in Italia, con quasi novant’anni di vita.
A partire dagli anni Sessanta, grazie alle infrastrutture realizzate in occasioni delle Olimpiadi di Roma, il lago si è aperto al turismo di massa; sul lungolago sono sorti ristoranti, stabilimenti balneari e locali, che attirano numerosi visitatori e turisti nella bella stagione, e che oggi non si limitato alla balneazione nelle acque lacustri, ma si spingono nei boschi delle sponde e del monte Cavo, pieni di flora e fauna molto interessanti.