Con i suoi 36.000 abitanti circa, Fermo, arroccata a 320 metri sul colle Sabulo, tra le valli dei fiumi Tenna ed Ete, è uno dei centri più importanti delle Marche.
La conformazione della cittadina segue quella del colle sul quale si inerpica: le case e le strade si susseguono in cerchi e gironi secondo l’uso medioevale, fino a giungere sulla sommità, al Girifalco, un belvedere da cui si gode un panorama spettacolare sulle dolci colline circostanti, spingendosi fino al mare ed alle vette dei Monti Sibillini.
Città d’antichissime origini
Fermo è una città di antichissime origini, ricca d’arte e di cultura, sede di una antichissima e prestigiosa università fino al 1850 circa, è oggi un importante centro industriale ed apprezzabile stazione balneare con otto chilometri di spiaggia, dove storia, arte, natura, divertimento, gastronomia ed ospitalità sono gli ingredienti fondamentali di uno sviluppo invidiabile.
Oltre venti secoli di storia sono racchiusi fra le sue mura quattrocentesche d’epoca sforzesca con varie torri e porte d’accesso; nelle vie e nei vicoli che si arrampicano lungo la collina, sembra di trovarsi in una sorta di galleria, fin quando non ci si trova nella quattrocentesca Piazza del Popolo, tra i luoghi più suggestivi della città, con i suoi bellissimi palazzi di un rigore architettonico assoluto.
Tra questi il Palazzo dei Priori, edificato a fine XIV secolo, con la pinacoteca, dove si possono ammirare opere notevoli anche di epoca medioevale e rinascimentale ed il museo archeologico con reperti della Fermo villanoviana e pre-romana.
Accanto al Palazzo dei Priori c’è la biblioteca, la più ricca della regione, che conserva codici miniati, incunaboli del ‘400, “cinquecentine”, stampe e disegni di autori famosi ed un grande mappamondo del 1700 opera di un cartografo veneziano, che da il nome alla sala omonima, interamente decorata in legno di noce, in cui è conservato il nucleo originario della Biblioteca.
Uscendo dalla piazza per la suggestiva Via degli Aceti, si possono vedere le Cisterne Epuratorie Romane che risalgono al I secolo d.C.: 30 grandi sale collegate tra loro su file parallele; si tratta di un monumento unico nel suo genere in Italia così ben conservato, che raccoglieva l’acqua piovana e sorgiva che serviva a rifornire la città e la zona circostante.
Nel centro storico, all’interno delle mura medioevali, si possono vedere molti altri antichi palazzi e luoghi di culto, tra cui la Chiesa di S. Agostino e l’Oratorio di S. Monica, all’interno della quale si c’è un pregevolissimo ciclo di affreschi, capolavoro dell’arte tardo-gotica fermana.
L’industria ed il turismo, più che l’agricoltura, sono le voci trainanti dell’economia locale; quest’ultimo è legato alla ricettività alberghiera della costa ed alla presenza di numerosi campeggi, ma anche a diverse aziende agrituristiche realizzate nell’entroterra.
Anche sul piano economico la città marchigiana è estremamente vivace, con numerose attività collegate al turismo e con un ruolo di primaria importanza per l’industria e il terziario, che si affiancano ad attività produttive tradizionali ancora fiorenti, come l’allevamento di suini e torelli nonché la coltivazione di frutta, ortaggi, barbabietole da zucchero e foraggi. Numerose le piccole e medie imprese, attive principalmente nei comparti alimentare, delle calzature, della pelletteria, del legno, della lavorazione dei metalli ed elettronico.
Tra le numerose manifestazioni che si organizzano in città, particolare rilevanza ha assunto Tipicità Festival, una manifestazione trentennale, nata per far conoscere al mondo le innumerevoli eccellenze marchigiane ed italiane, con particolare attenzione al cibo e alle specialità gastronomiche, insieme ad attrattive territoriali, icone del fashion e simboli del “saper fare”, e da qualche anno entrata a far parte del circuito turistico Grand Tour delle Marche.