Valbrevenna è un classico “comune sparso” dell’entroterra genovese di poco più di ottocento abitanti, formato da numerose frazioni distribuite fra il fondovalle dove scorre il torrente Brevenna, affluente dello Scrivia ed i lati dei rilievi che la sovrastano.
La località principale, sede del comune, è nella località di Molino Vecchio, nel fondovalle, in posizione centrale rispetto alle altre frazioni, molte delle quali contano pochi residenti stabili che aumentano notevolmente nei mesi estivi, quando arrivano paesani emigrati nelle città o anche oltreoceano, o turisti in cerca di tranquillità e aria salubre.
I diversi centri abitati sono per lo più disposti a mezza costa, parzialmente nascosti dalla fitta boscaglia dei pendii, spesso allineati lungo i percorsi delle antiche mulattiere che attraversavano la valle verso nord.
Le vicende storiche dei diversi paesi della Valbrevenna si riflettono anche nella tipologia edilizia dei borghi, i cui nuclei storici sono caratterizzati da case arroccate sui pendii in marna, la tipica pietra locale, con le strette vie pavimentate anch’esse in pietra e la chiesa, generalmente staccata dalle case e in posizione dominante sulla valle.
La valle era abitata fin dall’epoca pre-romana, come testimonia il ritrovamento di tombe risalenti all’età del ferro nei pressi di Molino Vecchio e Pareto; successivamente i vari piccoli nuclei abitati cresciuti attorno alle parrocchie hanno attraversato i secoli feudali senza particolari eventi, sotto le diverse signorie e municipalità che governarono l’entroterra genovese.
Valbrevenna, un’economia di sussistenza
L’economia locale è stata per secoli un’economia di sussistenza, con gli abitanti che ricavavano dalla terra quanto occorreva per la sopravvivenza, limitando allo stretto necessario gli acquisti fuori del paese, pagati con il ricavato dei prodotti dell’allevamento o con quanto ricavato dal bracciantato agricolo.
Pochi i terrazzamenti in pietra rimasti tra quelli ricavati lungo i ripidi pendii della valle nel corso dei secoli, per qualche coltivazione orticola d’integrazione all’economia familiare, mentre grande importanza ha sempre avuto la raccolta delle castagne, fatte essiccare in appositi locali e poi macinate nei mulini, un tempo numerosi lungo il corso del torrente di fondovalle, per ricavarne la farina.
Il territorio è sovente colpito da alluvioni, smottamenti e dissesti idrogeologici, l’ultimo dei quali, quattro anni fa, ha causato danni ingentissimi.
Il Museo Storico dell’Alta Valle Scrivia
Tra i diversi borghi del territorio di Valbrevenna spicca quello di Senarega, posta all’estremità della vallata, in posizione panoramica, ad un’altitudine di 715 metri slm; un gruppo di case rurali di impianto medievale e centro della Sezione Etnologica del Museo Storico dell’Alta Valle Scrivia, che si raggruppa attorno al suo castello.
Le vecchie case, coi tetti in lastre di marna, attorniano la seicentesca cappelletta di Nostra Signora delle Grazie, presso l’antico ponte in pietra all’ingresso del paese.
Nel capoluogo comunale c’è invece il Santuario di Nostra Signora delle Acque mentre, in un bosco di castagni presso Caserza si trovano i pochi ruderi dell’antica chiesa costruita dai monaci benedettini nel XIII secolo.
Nelle vicinanze di Porcile si trova un antico mulino ad acqua alimentato da tre piccoli bacini formati sbarrando un ruscello con muretti in pietra che, recentemente restaurato, rimane l’unico ancora in buone condizioni di conservazione tra i tanti che caratterizzavano un tempo la valle.
Tra le iniziative che vi si organizzano d’estate c’è “U Mundantigu”, una manifestazione che ha un significato particolare, legato alla volontà e alla fatica di risollevarsi e di ripartire comunque dopo ogni disastro ambientale.
Tra gli appuntamenti di U Mundantigu quello con allevatori, produttori e artigiani locali, la mostra degli animali, i carri d’epoca trainati da buoi e cavalli e i laboratori artigianali.
In estate serate gastronomiche a Ternano
Tutte le estati in località Ternano vengono organizzate le serate gastronomiche con piatti casalinghi come ravioli, trippe, pasta e fagioli, carne alla brace, verdure al forno, patatine fritte e vari dolci; delizie che i turisti ed i visitatori di questo luogo incantato e pieno di pace dimostrano di apprezzare.