Percorrendo la statale che attraversa il Salento, si nota, appollaiata sotto il sole, la bellissima e bianchissima Ostuni, in cima ad un esteso uliveto che digrada verso il pianoro.
La città è situata in un territorio fertile ed intensamente coltivato, compreso tra la fascia costiera adriatica e l’entroterra collinare delle Murge meridionali, Ostuni è un luogo abitato fin dalla preistoria; sotto il suo colle sono passati nel corso della storia le truppe di tutti gli eserciti: da Annibale ai greci ed ai romani; dagli Ostrogoti e Longobardi, Saraceni e Mori, Svevi e Normanni, fino agli Aragonesi e Borboni, prima di diventare la prima città della Puglia a sventolare il tricolore, sotto le insegne del Regno d’Italia.
L’antico centro abitato domina dal colle ad est sulla piana di ulivi secolari sino al mare e ad ovest sulla zona collinare interna punteggiata da trulli, masserie, vecchi tratturi e muretti a secco.
Il centro storico, chiamato Terra, è protetto da bastioni aragonesi che ne racchiudono la pianta circolare; ha un aspetto molto caratteristico per le tipiche case imbiancate a calce tra un groviglio di stradine, scalinate e piazzette; incassati nelle mura ci sono ancora otto dei quindici torrioni originari e parti dei baluardi che chiudevano la città medioevale, un groviglio di strette e tortuose stradine, cortili, piazzette, scalinate e vicoli.
Ostuni, la città bianca
Le case del borgo sono spesso scavate nella roccia, unite da archi o semiarchi di sostegno; i palazzi gentilizi, i portali e le chiese, con le loro macchie d’ocra dorato spiccano qua e là nell’accecante bagliore delle semplici abitazioni bianche.
Sulla cima del colle svetta la Cattedrale, con elementi romanici, gotici e veneziani, a dominare la Piana degli ulivi secolari fin quasi alla costa, caratterizzata dal succedersi di insenature naturali, di notevole bellezza paesaggistica e naturalistica, arenili di sabbia fine, scogliere che si specchiano in un mare azzurro e cristallino.
Tra Torre Canne e Torre San Leonardo c’è una Riserva Naturale Regionale a tutela di alte dune coperte di ginepri, e poco distante la Riserva Naturale Statale di Torre Guaceto, un’area naturalistica con acquitrini, dune, macchia mediterranea e una ricchissima fauna di uccelli migratori acquatici che qui stazionano e si riproducono.
Nell’entroterra, invece, c’è l’area naturalistica di Lamacornola, un fenomeno carsico tipico delle Murge, con numerosi insediamenti rupestri utilizzati nel medioevo come abitazione, riparo per attrezzature agricole e luoghi di culto.
Ostuni, dall’agricoltura al turismo
L’economia di Ostuni e del suo territorio è sempre stata basata sull’agricoltura, a partire dalla coltivazione dell’olivo; il costante lavoro dell’uomo sui pascoli ha permesso di preservare l’ambiente rurale e le produzioni tipiche della zona, favorite dalle acque che scorrono nel sottosuolo e dal clima mediterraneo adatto per molte erbe aromatiche quali il rosmarino, il timo, il basilico, la salvia, il mirto, l’origano, l’alloro e il finocchio selvatico, usati per insaporire molti piatti tipici della zona.
Da qualche decennio il turismo balneare, con la scoperta delle bellissime spiagge e delle sue numerose ed organizzate strutture ricettive, ha soppiantato l’agricoltura nel primato, anche se ultimamente le due economie hanno cominciato a marciare su un binario parallelo di pari passo
Numerosi infatti gli eventi organizzati ad Ostuni per turisti che ormai non si accontentano più solo del sole, del mare e della spiaggia; alcuni della tradizione religiosa, come il Corteo storico-biblico dei Magi, la festa di San Biagio, quella della Madonna della Nova, dopo Pasqua, o la Cavalcata di S. Oronzo ad agosto.
Altre più prosaicamente ludiche e goderecce, come la festa del Barco, l’Estate Ostunese o la bella Sagra dei Vecchi Tempi di ferragosto, quando lungo le pittoresche stradine del centro storico antichi costumi, mestieri, tradizioni e sapori del passato rivivono grazie agli stessi abitanti del vecchio quartiere.
Ostuni, l’olio extravergine d’oliva ed il turismo i suoi tesori
Oltre all’olio extravergine d’oliva Dop, tra i prodotti ed i piatti tipici di origine contadina che la città offre ai suoi turisti vi sono carni provenienti dai numerosi allevamenti bovini, caprini, equini ed ovini delle masserie della zona, come anche formaggi freschi e stagionati, in particolare di latte ovino e caprino, come il canestrate, il cacioricotta e la ricotta forte.
Il piatto tipico per eccellenza di Ostuni è rappresentato dalle orecchiette, le “stacchiodde” al sugo di pomodoro o cime di rapa, condito con foglie di basilico e cacio ricotta grattugiato, ma vanno alla grande anche i piatti a base di pesce, pescato freschissimo nel mare antistante, generoso di frutti di mare e di pesce azzurro.
Anche la pasticceria è molto apprezzata con le diverse produzioni dolciarie a base di miele, mandorle, ricotta e marmellate; come anche la frutta secca di mandorle, noci e fichi “maritati” con le mandorle cotti al forno; tra i vini, apprezzati sono i bianchi Ostuni e Martina ed il rosso Ottavianello, tutti con la Doc.