Tra le tante particolarità del Belpaese, ce n’è una che è davvero strana ed è quella di Nonio, borgo nascosto tra il monte Cregno ed il monte Pizzo, non lontano dal lago d’Orta, in provincia di Verbania-Cusio-Ossola, a circa 500 metri slm, a picco sul lago.
Il piccolo borgo di meno di 900 abitanti, infatti, in un certo periodo dell’anno e per alcuni giorni, fenomeno probabilmente unico nel mondo, gode di un doppio tramonto perché il sole, nel pomeriggio, scompare dietro la vetta del “Monte Castello”, che sovrasta il paese, per rispuntare alcuni minuti dopo e quindi tramontare definitivamente più tardi.
Le origini del piccolo borgo sono quasi certamente di epoca celtica e quindi romana, anche se prove certe non ve ne sono, nonostante alcuni ritrovamenti archeologici di quel periodo rinvenuti nei pressi dell’abitato.
Nonio, bellissimo panorama sul lago d’Orta
Da Nonio il panorama sul lago d’Orta è bellissimo; tutto attorno al borgo c’è il bosco dei suoi monti con diversi sentieri per chi ama camminare in mezzo alla natura e godere della pace e della tranquillità.
Fra le testimonianze di carattere storico ed artistico conservate dal trascorrere del tempo vi sono in paese alcune chiese che denotano la fede religiosa profondamente radicata nella popolazione.
Tante testimonianze religiose
Quella più importante è la Parrocchiale di S. Biagio, di originale impianto romanico, del XIV secolo, ristrutturata un paio di secoli dopo, con un antico portale realizzato con pietra del luogo tratta dalle cave di Oira, la vicina frazione del comune sulle rive del lago.
Il campanile risale alla stessa epoca della chiesa, anche se alla base sembra più antico, costruito probabilmente sui resti di una torre precedente; al suo interno c’è il campanone, il più grande della zona dopo quello dell’isola di S. Giulio.
Si trova nel centro dell’abitato, sull’omonima piazza, c’è il seicentesco Oratorio di San Rocco, con un bell’altare in legno scolpito, laccato e dorato.
Nonio e le sue frazioni
Oltre alla bellissima Oira, nella vicina frazione di Cesara, la Parrocchiale di San Clemente è circondata da una elegante Via Crucis del ‘700 mentre a Pianella, sopra ad uno scoglio si erge quello della Beata Vergine Addolorata, semplice, snello ed elegante.
A Brolo, l’altro centro di particolare rilievo storico di Nonio, conosciuto anche “il paese dei gatti”, c’è invece la settecentesca chiesa parrocchiale di S. Antonio Abate, al cui interno è conservato un un grande Crocifisso ligneo ricoperto di un leggero strato di teloplastica, dipinto a colori naturali.
Questa scultura è valorizzata da una preziosa reliquia che poche chiese al mondo hanno la fortuna di avere: una piccola scheggia del legno della Croce su cui fu inchiodato Gesù Cristo, autenticata da due decreti vescovili.
Notevole anche Villa Tarsis, una villa-palazzo con uno splendido giardino all’italiana realizzato tra il XVII e il XVIII secolo.
Nella piccola frazione di Centonara, esiste ancora un’antica macina per la pesta della canapa e delle noci, quale testimonianza di un’attività ormai scomparsa.
Nell’antichissimo e pittoresco villaggio di Oira che si affaccia come balcone sul lago c’è il duecentesco Oratorio di S. Silvestro, ricavato da una primitiva cappella; Oira ha avuto un passato di notorietà per la presenza di cave da cui si estraeva il serpentino, preziosa pietra verdastra che ancora oggi abbellisce chiese, case e palazzi, non solo nel borgo stesso ma in molte chiese e cattedrali.