Sulla costa laziale, a sud della capitale, sorge fin dall’epoca romana una delle località turistiche più antiche, Minturno, in provincia di Latina, già luogo di soggiorno per alcuni potenti consoli dell’antica Roma, che vi costruirono le loro ville.
Costruita lungo l’antica via Appia, Minturno, poco meno di ventimila abitanti, si erge su un’altura dei monti Aurunci, dalla quale si gode un invidiabile panorama della valle del fiume Garigliano e delle isole Pontine.
Minturno, cittadina medioevale in centro Italia
Il suo centro storico si è sviluppato attorno al castello ed al palazzo municipale, di epoca medievale; il borgo fu distrutto dai longobardi nel corso delle loro incursioni, quindi ricostruito e consegnato alle vicende storiche che hanno caratterizzato l’intero medioevo, con continui passaggi di mano in mano alle potenti signorie dell’epoca, anche ecclesiastiche.
Scauri, sul litorale, è il centro principale del comune, luogo vocato al turismo balneare, frequentatissimo in estate, con il suo mare cristallino, le spiagge dorate ed attrezzate e l’ampio lungomare incastonato tra le alture del monte d’Oro e monte Argento, all’interno del Parco Regionale della Riviera d’Ulisse.
La parte principale dell’abitato oggi si estende dalla collina fino alle sue località sulla costa, Scauri e Marina; Minturno, l’antica Traina, ha notevoli vestigia del periodo romano da ammirare; le “villae” e le rovine del centro ausone di Pirae ed i resti della villa del console Marco Emilio Scauro.
A pochi passi dal castello c’è la trecentesca chiesa di San Francesco, ad una sola navata in pietra viva, al cui interno contiene un affresco della Madonna delle Grazie, cui è dedicata la Sagra delle Regne, la Festa dei covoni di grano e ed il Festival internazionale del Folklore.
Contemporanea è anche la chiesa dell’Annunziata, anch’essa con affreschi di angeli musicanti ed una crocifissioni d’epoca trecentesca di scuola giottesca; ancora più antica la chiesa parrocchiale di San Pietro, col suo campanile a tre piani di bifore romaniche.
Minturno, cucina di mare e di campagna
La duplice connotazione marinara-collinare del comune pontino si riflette anche nella gastronomia, dove troviamo piatti a base di pesce e minestre di legumi, le freselle, un pane biscottato condito con olio d’oliva, origano e pomodoro, salumi, olive, agrumi, vino e prodotti caseari quali il marzolino, dei formaggi a forma cilindrica e la mozzarella di bufala.
L’antica Sagra delle Regne è una manifestazione religiosa che risale all’epoca romana, quando era dedicata ai Dei pagani della terra affinché benedicessero i raccolti e il lavoro dei campi.
Nel medioevo assunse l’attuale connotazione religiosa, senza tuttavia modificare l’importanza del grano durante la manifestazione; il grano, infatti, rappresenta l’elemento principale al centro dei festeggiamenti, con i suoi caratteristici covoni, le Regne, appunto.
Interessantissimo è anche l’evento chiamato l’Incendio al Castello Baronale che si tiene durante la seconda domenica di luglio. Uno spettacolo che presenta da una parte la bellezza e il fascino dei fuochi d’artificio e che dall’altra tramanda una tradizione che vive dal 1552 e che simboleggia il ritorno alle attività quotidiane.
Il Castello Baronale fu fatto costruire tra l’VIII e il IX secolo dal Vescovo Leone ed appartenne a quella che veniva considerata la donna più bella d’Italia: Giulia Gonzaga, duchessa di Fondi e di Traetto, antico nome quest’ultimo di Minturno.