Il ricetto è una tipica struttura medioevale caratteristica del Piemonte e di alcune zone dell’Europa centrale; una struttura fortificata protetta all’interno di un paese dove si accumulavano i beni del signore locale o della popolazione, cioè il foraggio, il vino e le vettovaglie e dove si ritiravano i popolani in caso di attacchi al paese ed il Ricetto di Candelo, in provincia di Biella, è uno dei più caratteristici e meglio conservati di questo tipo di borgo dentro ad un paese.
Il Ricetto di Candelo è composto da circa duecento edifici non comunicanti tra oro, costruiti all’interno di un’area con cinque lati, perimetrali di 4710 metri; al suo interno vi sono alcune strade, chiamate “rue”.
Mentre il paese, Candelo, pare abbia origini attorno al cavallo del millennio, non è noto quando sia stato realizzato il Ricetto: probabilmente un paio di secoli dopo il paese.
Ricetto di Candelo, un’immersione nel medioevo
La struttura è ancora quasi interamente circondata dalle mura originarie, con torri cilindriche agli angoli; solo sul lato meridionale circa due secoli fa è stato costruito il palazzo comunale, nello stile neoclassico dell’epoca, che stona però con la parte medioevale del Ricetto.
Per entrare all’interno del Ricetto c’era una sola massiccia torre a pianta quadrata, con due aperture, una grande per i carri ed una più piccola per i pedoni, chiuse da altrettanti ponti levatoi.
Le mura sono in ciottoli a spina di pesce con un coronamento merlato che protegge il camminamento di ronda; le quattro torri rotonde, agli angoli, in origine, erano tutte aperte verso l’interno per facilitare le operazioni di difesa.
Oltre alle tante celle adibite a magazzino costruite dentro al borgo, nel cinquecento un piccolo feudatario vi fece costruire la propria abitazione sopraelevando alcuni degli edifici preesistenti, ottenendo così una torre fortificata, la più alta del Ricetto, nota come “Casa del Principe”.
All’interno, varcata la poderosa porta d’accesso, ci si ritrova in una piazzetta pavimentata con le pietre tondeggianti del vicino torrente, le “rue” sono a ciotoloni inclinati verso la mezzaria della strada e con pendenza da sud a nord per permettere il deflusso delle acque superficiali verso la torre di cortina.
Ricetto di Candelo, pagine di storia d’Italia
Candelo ed il suo Ricetto, subiscono nei secoli gli eventi storici che hanno caratterizzato il territorio, con le lotte per il potere tra famiglie e dinastie regnanti, guerre e battaglie, alleanze e tradimenti.
Il Ricetto, fortunatamente, è arrivato a noi nella sua integrità e rappresenta la memoria della gente di Candelo, che lo utilizzava come deposito per i prodotti agricoli in tempo di pace e come rifugio in tempo di guerra o di pericolo; fino a pochi anni fa nelle sue “celle” si faceva il vino e si mettevano al sicuro i prodotti della terra.
Dal Ricetto, costeggiando un piccolo viottolo che passa sotto la torre di sud-ovest e prosegue lungo una roggia, un canale cioè, che da mezzo millennio porta acqua alle campagne del biellese ed alle risaie del vercellese, è possibile raggiungere la Chiesa di Santa Maria.
Oggi le circa duecento celle abitative, ristrutturate, sono quasi tutte appartenenti a privati e ad associazioni con sede a Candelo, tra cui alcune attività di artigianato artistico e botteghe d’arte, il Centro documentazione dei ricetti d’Europa, il Piccolo Museo delle cose di Cucina e Pasticceria, che raccoglie oggetti, macchinari ed attrezzature di uso popolare o professionale nell’ambito della cucina e pasticceria, il museo del territorio candelese, e l’Ecomuseo della vitivinicoltura.
Ricetto di Candelo: tante iniziative culturali ed enogastronomiche
Il piccolo borgo è sede di manifestazioni culturali e di spettacolo durante tutto l’anno, fra le quali “Candelo in fiore”, “Sapor di Medioevo”, il concorso musicale internazionale “Ricetto in musica”, la Festa di Sant’Antonio, con sfilata di cavalli e carrettieri; il Carnevale storico, e “Vinincontro”, degustazione di specialità locali accompagnate dall’ascolto di musica popolare.
Tra questi prodotti, quelli tipicamente candelesi sono il “salam ‘d l’ula”, un salame sotto grasso; la paletta candelese, un salume costituito dalla scapola di suino sgrassata e refilata, salata e massaggiata manualmente e prodotta secondo tradizione in limitate quantità ed i dolci croccanti del Ciavarin. Un altro prodotto tipico della zona è il riso di Baraggia Biellese.