Il nostro è un Paese davvero singolare e meraviglioso; tra i tanti meriti che abbiamo c’è anche quello di annoverare la migliore località del mondo tra quelle di cui non si è mai sentito parlare ed una di queste è Castelmezzano.
A decretarlo una decina d’anni fa è stato il sito americano di viaggi “Budget Travel”, parlando proprio di questo piccolissimo borgo sulle Piccole Dolomite Lucane, in provincia di Potenza; per giungere nel piccolo borgo potentino è necessario attraversare una galleria scavata nella roccia al termine di una gola; Castelmezzano appare come un piccolo presepe arroccato e protetto dalle Dolomiti Lucane, abbarbicato in una conca rocciosa sulle montagne che le fanno da sfondo, ad 830 metri slm.
Il paese, che conta quasi novecento abitanti, ha una struttura tipicamente medioevale, con case che talvolta sono addossate alle pareti rocciose della montagna, e non di rado con alcune stanze scavate al suo interno, lungo ripide scalinate e stretti vicoli.
Castelmezzano, tra i borghi più belli d’Italia
Inserita tra i borghi più belli d’Italia, Castelmezzano è punto di partenza per visitare le montagne circostanti, vette non elevate come quelle alpine, ma dalle cui cime si godono panorami altrettanto belli.
Al centro del piccolo borgo la piazza è il nucleo vitale, dominata dalla facciata romanica della duecentesca chiesa madre di Santa Maria dell’Olmo, al cui interno sono contenute diverse opere d’arte tra cui una scultura lignea del XIII secolo.
Risalendo la strada principale si raggiungono i ruderi dell’antico castello normanno, frequentato, pare, anche dai cavalieri templari dei quali sono state rinvenute diverse testimonianze, con una scalinata scavata nella roccia che conduce al posto di vedetta dal quale il panorama sulla vallata del Basento e sul Parco di Gallipoli Cognato e le Piccole Dolomiti Lucane è d’incomparabile suggestione e bellezza.
L’aspetto medioevale e rinascimentale di Castelmezzano è evidente anche in alcuni palazzi nobiliari del centro storico, come il Palazzo Ducale e Palazzo Coiro, dotati di splendidi portali, loggiati e balconate in ferro battuto, oltre che da chiese e cappelle cinque-seicentesche.
Castelmezzano, che fa rimanere i visitatori a bocca aperta
Ma rimane quella esterna al borgo la parte che fa rimanere i visitatori a bocca aperta, con le tracce delle millenarie mura megalitiche, guglie e pinnacoli scavati dal vento e dalle piogge nel corso dei secoli, modellandoli in forme particolari cui la popolazione locale ha dato nomi come “becco di civetta”, “bocca di leone”, “incudine”, “aquila reale” e via dicendo.
Da tempo Castelmezzano ha scoperto una sua vocazione turistica che l’ha fatta apprezzare a tanti viaggiatori, soprattutto giovani e sportivi; qui in estate si svolge “il Volo dell’Angelo”, un adrenalinico volo da Castelmezzano a Pietrapertosa o viceversa, a circa 1000 metri di altezza, in cui si è sospesi in aria legati con un’apposita imbracatura ed agganciati ad un robusto cavo d’acciaio, ad una velocità di circa 120 km orari.
Tra i vari eventi di rilievo che richiamano turisti anche da lontano, la settembrina festa del “Maggio”, celebrazione religiosa in onore di S. Antonio, che rappresenta un inno alla fertilità della terra, attraverso il rito dell’unione di un tronco di cerro e di una cima di agrifoglio trasportati dal bosco al paese, è uno dei più sentiti.
Altre manifestazioni sono la Festa patronale di San Rocco e la Sagra della Cuccia, che si svolge nel giorno di Santa Lucia a dicembre, un piatto tipico locale a base di fave, grano, ceci e cicerchie che viene benedetto e, alla fine della Messa, distribuito a tutti i fedeli in segno di buon auspicio; un tradizionale piatto tipico locale fatto di ingredienti poveri ma dal sapore molto intenso, preparato seguendo un rituale che si tramanda di generazione in generazione.
Castelmezzano, tanti prodotti tipici per buongustai
In ogni occasione di festa, comunque, il borgo lucano mette in vetrina anche altri prodotti locali di cui va fiera, come la “Pizzatl”, la focaccia tipica di Castelmezzano, o la “sauze’z” un salame piccante o dolce, particolarmente saporito la cui preparazione si protrae per più fasi in diversi periodi dell’anno, ma anche le classiche “collane” di peperoncini dolci o piccanti, forme di profumato caciocavallo e ricotta fresca,
Tra i piatti tipici di Castelmezzano troviamo le orecchiette al sugo con la salsiccia; “u cuttiridd”, un secondo di carne di pecora in umido con patate, verze ed altri ortaggi; l’agnello o capretto con le patate alla brace e i dolci con il miele, come le famose ”crostl”, dolci fatti un tempo principalmente in occasione dei matrimoni, a Pasqua e a Natale.