Nella parte meridionale della regione Lazio, in provincia di Frosinone, nel cuore dei monti Ernici, adagiato su un colle di circa 600 metri di altezza, c’è Collepardo, piccolo paese di nemmeno 1.000 abitanti.
Anche se la presenza una nella zona è di antichissima data, l’origine del borgo è di epoca medioevale, da parte degli Ostrogoti di Teodorico, che organizzò attorno al “Castello di Trisulti” i pastori nomadi locali in una comunità dotata di una certa autonomia.
Tra Collepardo e la confinante Alatri c’è sempre stata una continua disputa per i confini finchè a metà del ‘400 i Colonna non ne assunsero definitivamente il possesso.
Collepardo ha un aspetto tipicamente medievale, con case, vicoli e piazzette raggruppate attorno al Palazzo comunale ed alla quattrocentesca chiesa parrocchiale.
Nel suo centro storico molte case hanno interessanti portali, uno dei quali, del 1600, è anche nella trecentesca Rocca dei Colonna. Attorno al borgo gira una circonvallazione panoramica, con resti dell’antica cinta muraria, con tre porte e sei torri.
Nel suo territorio si possono ammirare bellezze naturali ed artistiche di grande interesse, che ne fanno una località di particolare richiamo turistico. Nei dintorni del monte di Collepardo vi sono delle grotte chiamate “Grotte dei Bambocci”, piene di stalattiti e stalagmiti note per la singolarità delle forme che richiamano figure umane ed animali.
Nei pressi c’è anche il “Pozzo d’Antullo”, una voragine carsica naturale unica in Europa per dimensione, circa 300 metri di diametro per 60 di profondità, collegato con le stesse Grotte, attraverso un articolato sistema di cunicoli sotterranei.
Uno dei posti più suggestivi di Collepardo è la Certosa di Trisulti, fondata nel 1200 dai monaci Certosini ed ampliata poi dai Cistercensi, con la chiesa piena di opere d’arte, la farmacia seicentesca e la biblioteca con più di 25.000 volumi.
Non distante dalla Certosa sui versanti opposti della vallata, ci sono i resti di due millenari Monasteri, quello di San Domenico e quello di San Nicola. A pochi minuti dalla Certosa si può visitare anche il Santuario della Madonna delle Cese, un piccolo eremo situato in una suggestiva grotta.
Particolarmente interessante a Collepardo anche il Museo Didattico delle Erbe, uno dei più caratteristici del genere non solo in Italia, per la ricchezza di varietà di piante officinali essiccate in esposizione, oltre alla collezione di strumenti di lavorazione per l’estrazione e l’uso dei principi attivi medicamentosi.
Moltissimi gli eventi che vengono organizzati e che richiamano ogni volta a Cellepardo moltissimi visitatori, per lo più collegati a ricorrenze religiose; tra queste l’Infiorata del Corpus Domini, la Notte di San Giovanni, la Festa Patronale del Santissimo Salvatore, la Notte di San Lorenzo sul Monte Rotonaria e la Sagra delle Fettuccine.