Nel cuore della pianura padana, nell’assolata e spesso nebbiosa terra veneta, troviamo Cittadella, in provincia di Padova, meno di 20000 abitanti, circondata da una poderosa cinta muraria.
La citta, sorta nel 1220, fu eretta in una posizione strategica e dotata di questo particolare anello di mura di protezione costruite per contrastare il potere dei signorotti locali, che rappresenta la peculiare caratteristica di Cittadella.
I bastioni, con un’altezza media di 14 metri, integri e perfettamente conservati nel tempo, sono uno dei rari esempi in Europa di sistema difensivo con un camminamento di ronda ancora percorribile.
Di forma ellittica, lunghe quasi un chilometro e mezzo, le mura sono intervallate da 36 torri, alcune alte fino a 30 metri, quattro delle quali sono in corrispondenza delle porte d’accesso al borgo.
Le mura merlate e le torri
Tra le varie torri, alcune anche a base quadrata ed altre più basse e piccole, corre un parapetto di merlature guelfe, a due spioventi lisciati; in alcuni punti, nel corso di rifacimenti posteriori sono stati realizzati anche dei merli ghibellini, o a coda di rondine.
All’interno ed all’esterno delle mura vi sono dei terrapieni; attorno vi corre un ampio fossato alimentato da acque sorgive che serviva da difesa quando, nella fortezza medievale, i ponti levatoi sostituivano gli attuali ponti in muratura.
Un recente restauro ha messo in sicurezza l’antico camminamento di ronda permettendo ai visitatori di ammirare la città da punti di vista inediti e privilegiati.
La città è organizzata con uno schema militare tipicamente medioevale, ma con un sistema geometrico a scacchiera, derivato dalle tipiche strade romane, imperniato sui due assi principali che raggiungono le quattro porte, orientate secondo i punti cardinali, a sud verso Padova, a ovest verso Vicenza, a nord verso Bassano e a est verso Treviso.
Fin dalla nascita, per la sua posizione strategia nelle vie di comunicazione e per l’intraprendenza della popolazione, Cittadella ha sempre goduto di una certa floridità economica, nonostante anche qualche saccheggio seguito alle continue guerre tra le tante fazioni in lotta per il potere.
Tra le cose da vedere, oltre al camminamento di ronda sulle mura, una passeggiata gradevole e romantica che permette anche di vedere dall’alto i tetti del borgo medioevale, c’è la Torre di Malta, cantata anche da Dante nel Paradiso della Divina Commedia, sede del Museo Civico Archeologico, con reperti archeologici che vanno dall’Età del Bronzo fino al Rinascimento.
Il Torrione di Porta Bassano è il punto più fortificato e importante dell’intera cinta muraria; il mastio, con i suoi 30 metri d’altezza offre ancora oggi una meravigliosa vista sui dintorni; la parete del torrione conserva un affresco che raffigura il carro dei Carraresi e lo stemma di Padova.
All’interno della rocca, nella Casa del Capitano, sono stati ritrovati alcuni affreschi con ambientazioni di vita quotidiana dell’epoca; interessante anche il Palazzo della Loggia con il suo porticato sul cui muro vi è un fregio con gli stemmi dei podestà veneti e il bassorilievo quattrocentesco del Leone di S. Marco.
Nei pressi di Porta Treviso vi è il Palazzo Pretorio, che fu sede dei podestà inviati dalla Serenissima, con decorazioni, fregi policromi, tondi e medaglioni ed un interessante portale d’ingresso in marmo rosato.
Ancora oggi Cittadella è una delle città più ricche d’Italia: nel suo territorio vi sono oltre 2.500 imprese di tutti i settori, che danno lavoro a decine di migliaia di persone.
La tradizione enogastronomica
Nel Cittadellese c’è grande rispetto per le antiche tradizioni enogastronomiche, con una cucina le cui radici risentono dalla vita agreste e di campagna.
Il piatto caratteristico universalmente conosciuto è la polenta nelle sue versioni, gialla, bianca e persino dolce, una torta chiamata “La Polentina di Cittadella ”, dolce tipico dal 1850.
Assieme alla polenta la cucina locale propone “gli osei”, vari tipi cacciagione, ma anche pesce, soprattutto di acqua dolce; altri prodotti tipici sono il riso, il radicchio e il baccalà.
Tra i primi piatti tipici più famosi ci sono il risotto con asparagi di Fontaniva, il risotto ricco alla padovana, la pasta e fagioli ed i bigoli all’anitra; il cappone alla canevera, i bolliti come lo storione e la trota del Brenta sono tra i secondi più noti.