Seppur Cesenatico sia passata all’onore delle cronache recenti per aver dato i natali all’indimenticabile campione di ciclismo Marco Pantani, la sua storia antica e recente è molto più complessa.
Sorta presumibilmente durante l’età del bronzo, circondata da zone paludose, fu in epoca preromana che la cittadina romagnola si sviluppò grazie ai traffici commerciali, sia quelli marittimi con le altre città dell’Adriatico e dell’Egeo, sia con le popolazioni umbre, etrusche e celtiche dell’entroterra.
Con l’arrivo dei Romani, il territorio venne bonificato abbattendo boschi e pinete, creando le centuriazioni, con vaste aree agricole e strade, trasformando la zona tra Cesenatico e Cesena più o meno com’è oggi: un territorio prevalentemente votato all’agricoltura e all’allevamento.
Cesenatico fu probabilmente una stazione di posta intermedia lungo la storia via Popilia che collegava Ravenna con Rimini, pochi anni prima dell’inizio del I millennio, attorno alla quale vennero costruite ville e case rurali.
Con lo sfaldarsi dell’impero romano e l’arrivo dei barbari dal nord, le città costiere romagnole subirono un rapido arretramento demografico, civile, culturale ed economico e la popolazione di Cesenatico, così come quella del resto della penisola, tornò a praticare un’agricoltura di sussistenza, fin quando tornerà sotto il dominio bizantino e attorno all’anno Mille riprende il nuovo periodo di sviluppo, diventando nel ‘300 il “porto” della potente Cesena, notevolmente osteggiato e conteso dalle diverse signorie romagnole, per diversi decenni.
Il porto leonardesco
L’importanza del porto di Cesenatico venne certificata ai primi del ‘500, quando venne chiamato Leonardo da Vinci a progettarne l’incompiuta costruzione fino a Cesena, quando il borgo assunse la sua connotazione prevalentemente mercantile e peschereccia.
In epoca risorgimentale il paese ospitò Giuseppe Garibaldi e successivamente venne annessa al Regno d’Italia.
Dopo la II guerra mondiale, che causò al paese costiero romagnolo danni incalcolabili, venne fondata la cooperativa dei pescatori e si diede nuovo impulso al turismo.
Cesenatico, tra le capitali del turismo balneare
Molte delle antiche ville vennero trasformate in alberghi e vennero edificate le “colonie”; la costruzione del “grattacielo” alla fine degli anni ’50 consacrò Cesenatico tra le capitali del turismo balneare italiano, dando il via al turismo di massa, che si è mantenuto e sviluppato fino ai giorni nostri, facendo del centro balneare romagnolo una delle mete più ricercate dai vacanzieri di tutt’Europa.
Il porto canale leonardesco, nella sua parte a mare, offre riparo ai pescherecci; sui moli si affacciano le case colorate con negozietti, bar, ristoranti e taverne frequentati in ogni stagione dell’anno da migliaia di persone, attirati anche dalle numerose manifestazioni folkloristiche ed enogastronomiche organizzate in città.
Il Museo della Marineria e la piazzetta delle Conserve
La parte meridionale del porto canale è invece sede del Museo della Marineria, parte della quale si trova all’aperto, sull’acqua del canale, dove fanno bella mostra le imbarcazioni grandi e piccole che i pescatori locali usavano in mare e nelle paludi e saline dell’entroterra, che nel periodo natalizio, sapientemente illuminate, sono uno dei soggetti più fotografati del mondo.
Poco distante dal porto, dietro il mercato del pesce, si apre la “piazzetta delle Conserve”, con le ghiacciaie o “conserve”, le antenate del frigorifero, strutture in muratura, sotto le quali era costruita una stanza in gran parte interrata a forma di imbuto, contenente il ghiaccio, dove per secoli i pescatori conservavano ciò che pescavano prima di venderlo.
Il Grattacielo nella piazza che fronteggia il Grand Hotel, sul lungomare, è senza dubbio il simbolo della Cesenatico moderna e turistica, caratterizzata anche dalla presenza di molte villette in stile liberty d’inizio ‘900 e dall’ininterrotta sequenza degli stabilimenti balneari in spiaggia, che negli anni sono diventati il motore dello sviluppo economico della città.
Cesenatico, tanti gli eventi, soprattutto enogastronomici e cicloturistici
Tante le manifestazioni organizzate a Cesenatico nel corso dell’anno; quella più nota è la conosciuta “Nove Colli”, una gara ciclistica di Gran Fondo che porta in città migliaia di appassionati, che spesso tornano con le famiglie anche in altri periodi dell’anno per le varie altre manifestazioni ciclistiche organizzate, sfruttando anche la notorietà del compianto, amatissimo “pirata” Marco Pantani, la cui statua mentre scala una rampa è meta di migliaia di visitatori e appassionati.
La gastronomia locale viene celebrata con le numerose rassegne dedicate al pesce azzurro, il “pesce povero” dell’Adriatico; “Azzurro come il Pesce”, in primavera e “Il Pesce fa Festa” in autunno, sono solo le più importanti, quando le strade del centro cittadino e la storica Colonia Agip del lungomare si popolano di punti di degustazione dove assaggiare i piatti della tradizione marinara a base di pesce fresco, bagnati dai tradizionali vini delle colline romagnole: sangiovese, trebbiano, albana, pagadebit.
Nell’ultimo decennio anche a Cesenatico, come in ogni angolo della costa romagnola, nel primo week-end di luglio, si celebra il capodanno dell’estate con la Notte Rosa; centinaia di migliaia di giovani e meno giovani riempiono la spiaggia ed il paese per assistere a spettacoli di ogni tipo, divenendo spessi essi stessi parte dello spettacolo sotto al grattacielo illuminato di rosa.