Tipico borgo marinaro, centro turistico noto per il suo porticciolo e per i palazzi variopinti sul lungomare, Camogli, in provincia di Genova, 5.500 abitanti, è anche chiamata la “città dei mille bianchi velieri”.
Situata ad ovest della più nota Portofino, Camogli, costruita lungo le pendici di un rilievo quasi a picco sul mare, si affaccia sul Golfo Paradiso, nella riviera di Levante; il mare prospicente il piccolo centro ligure fa parte dell’Area Naturale Protetta di Portofino.
La principale caratteristica del paese sta nei suoi grandi edifici colorati che si affacciano sul mare, che servivano ai pescatori per riconoscere da lontano la propria abitazione.
Avendo le spalle coperte dalla montagna, Camogli gode di un clima particolarmente mite in ogni stagione; ciò ha favorito un flusso turistico notevole, specialmente di persone della terza età.
Il borgo di Camogli ha origini preistoriche, per poi attraversare i secoli di storia romana e medioevale che hanno caratterizzato quest’area; la costruzione del Castello della Dragonara è del XII secolo, mentre le opere di fortificazione contro le scorrerie piratesche dei secoli immediatamente successivi.
Nell’800 si sviluppa notevolmente l’attività cantieristica per la costruzione di grandi velieri mercantili, favorendo il fiorire degli scambi commerciali e un considerevole miglioramento delle condizioni economiche della cittadina che porterà anche al conseguente sviluppo urbanistico del borgo.
Diverse le vestigia religiose del passato, dalla Basilica Minore di Santa Maria Assunta del XII secolo, che conserva le spoglie di san Fortunato, all’Oratorio quattrocentesco di San Prospero e Santa Caterina ed al Monastero di San Prospero.
Poco fuori città ci sono la millenaria e famosa Abbazia di San Fruttuoso di Capodimonte e la chiesa di San Rocco, dalla quale si gode una vista panoramica incantevole sull’intero Golfo Paradiso.
Il Castello della Dragonara, dove i camogliesi si rifugiavano durante le incursioni dei pirati saracene, è oggi sede di mostre ed eventi culturali dopo essere stato, fino ad una dozzina d’anni fa, sede dell’Acquario Tirrenico.
Camogli, non solo mare
Da Camogli partono numerosi sentieri per escursioni nei dintorni; alcuni raggiungono la vetta del monte Portofino per godere della splendida vista del Golfo di Genova; altri scendono verso Porto Pidocchio, affascinante minuscolo porticciolo presso Punta Chiappa, una striscia di pietra sul mare, meta di turisti durante tutto l’anno.
Dalla piccola spiaggia della baia di San Fruttuoso si può seguire un percorso per escursionisti esperti che passa a strapiombo sul mare, con passaggi spettacolari.
I fondali del mare prospicente Camogli fanno parte della rete Natura 2000 della Liguria per il loro particolare interesse naturale e geologico, con un particolare habitat formato da praterie di posidonia oceanica, formazioni coralline e diverse grotte.
Numerose le manifestazioni organizzate per allietare il soggiorno dei turisti; tra queste la Festa di San Fortunato, la Sagra del Pesce e la Stella Maris, festa è dedicata ad una raffigurazione della Madonna come protettrice dei marinai.
L’economia basata sulla pesca e sul turismo
L’economia di Camogli si è sorretta per secoli sull’attività marinara e sulla pesca; il turismo ha sostituito in parte queste attività, tuttavia Camogli è rimasta una delle poche località liguri dove ancora viene praticata professionalmente la pesca, con lampare ed una tonnara centenaria e dove opera una Cooperativa Pescatori per la commercializzazione del pescato e della salagione e vendita delle sue famose acciughe nelle tipiche “arbanelle” di vetro.
Oltre ai prodotti ittici che la caratterizzano, la cittadina rivierasca ligure è nota anche per i “camogliesi al rhum”, dei baci di cioccolato preparati con l’impiego del famoso liquore che portano nel loro nome.