Scendendo dal Passo della Cisa o dal Cerreto, costeggiando il torrente Magra, verso il versante tirrenico, poco prima di giungere al piano, si incontra Aulla, cittadina medioevale di circa 11.000 abitanti.
Il borgo sorge in una posizione strategica tra la Lunigiana e la Garfagnana; da sempre infatti è stato un punto nevralgico nella viabilità locale a difesa dei ponti e delle strade verso la Lucchesia, la Liguria ed il passo della Cisa verso la pianura padana e le città del nord.
Una di queste strade era la Via Francigena, percorsa da migliaia di pellegrini che dal nord Europa andavano verso Roma e dalla città eterna tornavano a casa.
Quando, verso la fine del IX secolo venne fondata l’Abbazia di San Caprasio, attorno ad essa, nell’anno 889, nacque anche il piccolo borgo di Aulla; nei secoli successivi il borgo fu oggetto dei classici passaggi di proprietà delle varie signorie in lotta tra loro per il potere.
Aulla, la Fortezza e la grotta delle streghe
Entrando in paese non si può non notare, in posizione strategica a dominio della vallata, la Fortezza della Brunella, edificio militare cinquecentesco a struttura quadrangolare, fatto costruire da Giovanni delle Bande Nere, oggi sede del Museo di storia naturale della Lunigiana.
Nel borgo c’è anche il duecentesco Palazzo del Centurione che custodisce resti della porta di accesso alla città; il Vico della Dovana; l’Abbazia di San Caprasio; i ruderi di Burcione vicini al Monte Grosso, con le sue Grotte delle Donaneghe attorno alle quali sono nate diverse leggende di stregoneria.
Dell’antico borgo medioevale di Aulla purtroppo rimane poco altro; la cittadina venne infatti quasi interamente distrutta nel corso dell’ultima guerra e fu ricostruita durante gli anni ’50, divenendo ben presto il centro più importante della zona, il capoluogo commerciale della Lunigiana.
Aulla, turismo ed enogastronomia
Nei dintorni vi sono alcune frazioni che rivestono un certo interesse turistico: Caprigliola e la sua torre medievale; Bibola e l’antico castello bizantino; Pallerone con il suo borgo malaspiniano, Albiano con le sue case medioevali e Quercia, famosa per le sue iniziative gastronomiche e culturali e per la calza più grande del mondo esposta per tradizione tutti gli anni per l’occasione appunto dell’epifania.
Nei dintorni di Aulla sono tanti gli itinerari naturalistici che consentono piacevoli passeggiate su antichi sentieri tra i boschi, portando anche ad una certa altitudine da dove si arriva a vedere il mar Tirreno verso La Spezia o Viareggio.
Tante le feste e sagre estive che vengono organizzate in questa città che ama particolarmente la gastronomia e la convivialità; tra queste la Sagra delle Focaccette e del Chiodo di Maiale e la Fiera di San Caprasio.
Ogni occasione è buona per preparare le focaccette, che si fanno con farina di grano mescolata a farina di granturco, cotte tra “testelli” di terracotta surriscaldati al fuoco e servite con salumi e formaggi.
Oppure gli gli antichissimi “panigacci”, preparati con una pastella molto liquida di acqua e sale e anch’essi cotti in “testi” di terracotta e serviti con salumi e formaggi o conditi con pesto o ragù.
Ma il prodotto più prezioso dell’agricoltura aullese è il “fagiolo di Bigliolo”, con la sua buccia sottile e la pasta tenera e facilmente digeribile, cotto in umido, con salsicce e cotechini di produzione locale, oppure semplicemente condito con l’olio d’oliva di Caprigliola.