Situata sulla sinistra del fiume Tenna, Amandola, 3.800 abitanti in provincia di Fermo, è uno dei centri più importanti del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
La città nacque attorno al 1250 dall’unione dei tre castelli di Agello, Leone e Marrubbione, che decisero di diventare un libero comune, con una fiorente industria della tessitura tra medioevo e rinascimento.
Situata in una posizione invidiabile, sopra una collina panoramica con alle spalle il massiccio dei Monti Sibillini, Amandola ha ancora oggi un centro storico che attesta la ricchezza del suo passato.
Il borgo, a 550 metri slm., è adagiato sui colli dei tre originali castelli, Marrubbione, Castel Leone, Agello, mantenendone le tipiche architetture medioevali civili e religiose, con palazzi imponenti e sontuosi, vicoli nascosti, botteghe invitanti.
Tra le costruzioni religiose più significative ci sono la quattrocentesca chiesa di Sant’Agostino, caratterizzata da un portale gotico di ispirazione veneziana; San Francesco, altra chiesa romanico-gotica anche se rimaneggiata, con un portale e gli affreschi situati alla base del campanile.
Nella Piazza alta si trova il trecentesco Palazzo del Podestà, con la torre parzialmente ricostruita nel cinquecento ed il Palazzo del Popolo, trasformato in un convento di benedettine.
Ma nel borgo e nei suoi dintorni sono numerosi altri i luoghi di culto, come l’Abbazia di San Vincenzo e Anastasio, l’Abbazia di San Ruffino e Vitale, la Chiesa di San Bernardino e il Convento dei Cappuccini, la Chiesa di Santa Maria della Misericordia a Piè d’Agello, la Chiesa di San Pietro ed il Monastero di San Lorenzo, a testimoniare la secolare devozione della popolaione amandoliana.
Artigianato, antiquariato e turismo
L’artigianato, che è sempre stato fonte di ricchezza per il paese, anche oggi ha nella lavorazione del legno, nel restauro e nell’antiquariato del mobile, punte di eccellenza e d’importanza non solo provinciale e regionale.
Dopo il periodo delle emigrazioni del dopoguerra, oggi Amandola, già da diversi anni, si è caratterizzata come centro turistico montano con una efficiente ricettività, grazie anche all’istituzione del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, che sta apportando un deciso incremento dei turisti amanti della natura, del bosco e delle escursioni.
Le montagne che la circondano hanno una ricchezza, il tartufo bianco dei Monti Sibillini, apprezzatissimo e profumatissimo, cui Amandola dedica anche una grande manifestazione autunnale che richiama gente da ogni dove, anche per apprezzare i buoni piatti della cucina locale.
Una cucina fatta di cose semplici e genuine, dalle Crispelle alla Coppa Maritata, dai Vincisgrassi alla Fregnaccia, dalla rinomata pancetta al ciauscolo, dalla cicerchia al Mistrà, un liquore all’anice locale.