Il Brunello di Montalcino Riserva 2018 di Carpineto è tra i 6 “Best in Show” italiani ai “Decanter Wine Awards” 2024, cioè il meglio del vino prodotto in Italia secondo la più prestigiosa competizione vinicola del Regno Unito e tra le più importanti al mondo, firmata dal magazine “Decanter”. Carpineto inoltre conquista anche la medaglia di platino con il Brunello di Montalcino 2019.
L’unica tra le 6 aziende italiane selezionate tra i 6 Top ad avere conquistato anche la medaglia di platino per un’altra annata. Segno di una straordinaria continuità e standard di qualità.
Uve raccolte unicamente da Vigneto Paradiso quelle della Riserva, uno dei più alti della denominazione, laddove lo sguardo si abbandona al respiro più vasto.
“La freschezza di questo territorio alto e scosceso è testimoniata dal fatto che in larghi tratti del vigneto abbiamo addirittura il muschio che cresce sotto il filare, caratteristica questa da vigneto di montagna, se così possiamo dire” racconta Antonio Michael Zaccheo, con Caterina Sacchet la seconda generazione dei produttori Carpineto.
A firmare la Riserva del Brunello di Montalcino 2018 è ancora una volta Caterina Sacchet, enologa e produttrice: “Sono molto contenta e orgogliosa di come sta andando in degustazione la Riserva 2018, un’annata particolarmente piovosa che però, essendo il vigneto Paradiso su terreno ben drenante e ben ventilato, ha portato a raccogliere un’uva del tutto sana e con un’ottima maturità delle componenti nobili, dando così vini di grande personalità. Un’annata destinata a dare grandi soddisfazioni nel segno soprattutto della tipicità territoriale e della tradizione. Per questo quindi abbiamo deciso di fare anche la Riserva 2018. Il nostro esordio con la Riserva è stato con la 2015, poi la 2016, la 2017 e da ultimo la 2018.”
Il vigneto Paradiso, essendo su terreni ben drenanti, fa sì che anche durante le annate più piovose qui si raccoglie un uva perfettamente matura, grazie anche alla posizione ventilata che favorisce la sua qualità dal punto di vista sanitari
La Tenuta di Montalcino di Carpineto, in posizione privilegiata, a 500 mt sul livello del mare, in località Rogarelli, è uno degli insediamenti più alti della denominazione e più panoramici con la vista che spazia dal centro storico di Montalcino (da cui dista 2 km in linea d’aria) del quale s’inquadra l’intero perimetro della cinta muraria, alla Val d’Arbia, dove all’antica Cassia si unisce la via Francigena, e nelle giornate limpide fino anche a Siena. Alzando lo sguardo poi, oltre la prima linea di colline all’orizzonte verso nord, si possono scorgere addirittura le colline del Chianti Classico sopra Siena.
La più piccola delle cinque tenute di Carpineto è tra le più suggestive: una sorta di wine boutique con antichi casali in pietra circondati da querce secolari e tutto intorno 53 ettari di terreno di cui 10 di vigneto piantati a sangiovese grosso allevato a cordone speronato (3,5 h di Brunello, 5 di Rosso di Montalcino, il resto Sant’Antimo Rosso), a una densità di 5700 piante per ettaro, un uliveto e un fitto bosco di querce, lecci e macchia mediterranea.
Dal punto di vista geologico, la tenuta o Appodiato di Montalcino si trova sul complesso indifferenziato delle argille scagliose, costituito prevalentemente da scisti, calcari marnosi e arenarie quarzose.
La leggera esposizione verso nord, in posizione panoramica e ventilata, dona ai vini di questa tenuta un microclima unico, caldo di giorno e temperato e fresco di notte, che conferisce al Brunello profumi intensi e complessi, una bella freschezza, mineralità, eleganza, raffinatezza e grande longevità.
La posizione elevata dei vigneti, grande risorsa considerato il cambiamento climatico, permette infatti una maturazione prolungata, quindi una vendemmia tardiva, come si faceva in passato. Tra le ultime vigne ad essere vendemmiate nel territorio, spesso anche l’ultima in assoluto. Questo progredire lento permette di attendere la perfetta maturazione fenolica delle uva mantenendo giusta acidità e tenore zuccherino.